TRENTINO, BUONA LA PRIMA

Il Trentino Cricket Club stravolge i pronostici, vince di dodici runs Gara1 e ribalta il fattore campo. Domenica prossima, nel ritorno al campo Ghiaie, i gialloblù potrebbero aggiudicarsi il primo scudetto della loro storia; una vittoria del Pianoro invece rimanderebbe tutto al 4 settembre, data in cui si ritornerebbe all’Ovale di Rastignano per giocare la “bella”. In serie B vincono le prime tre della classe e rimane tutto immutato. Infine in serie C saranno Verona, Azzurra, Olgiata e Florence a contendersi il titolo sullo splendido campo di Medicina.

Trentino 139/10 batte Tecnessenze Pianoro 127/10

I trentini espugnano con merito l’Oval di Rastignano dopo un’incerta partita che ha esaltato soprattutto i lanciatori. Il Trentino, pur battendo per primo, non riusciva ad essere realmente incisivo. Tutti i suoi battitori, fra i quali si salvano solamente  Fida Hussain (27 runs), Hasnat Ahmed (22) e Riwan Mohammad (19), venivano limitati a 139 punti. Il Pianoro, pur concedendo qualche extras di troppo sembrava quindi inarrestabile, trascinato dai propri lanciatori fra i quali spiccavano Hasan Ali (27/2 in 6 overs), Qureshi (22/1 in 7 overs), Di Giglio (9/1 in 6 overs) e soprattutto capitan Jayasena (6/2 in 6 overs). Nella pausa pranzo fra i due inning tutto faceva pensare a una vittoria degli emiliani campioni in carica, invece nel secondo over accadeva l’incredibile. Sul lancio di Ahmed Shakeel, uno strepitoso catch a una mano di un fielder trentino costava l’eliminazione, dopo solo cinque runs, al capitano del Pianoro Hemanta Jayasena. Come d’incanto cambiava l’inerzia della partita. Con l’eccezione di Rodrigo (46) e sul finire di Hasan (21), che hanno cercato disperatamente un compagno con cui costruire una solida partnership,  i wicket emiliani sono continuati a cadere con un’inquietante velocità sotto i chirurgici lanci di Attieq Anwar (4 wicket) e di capitan Alaud Din e all’ottimo fielding.

Un luogo comune del cricket internazionale vuole che i giocatori pakistani pratichino un fielding “rilassato” domenica però i cricketer del Trentino (in gran parte di origine pakistana) hanno dimostrato l’opposto concludendo l’incontro con ben 8 catch (eliminazioni per prese al volo).

Il pronostico ora è tutto a favore del Trentino ma il Pianoro potrebbe avere ancora la capacità tecnica e menale per ribaltare la situazione. Domenica infatti gli emiliani, già privi di Pezzi (infortunato) e Zuppiroli (impegni di lavoro) ha dovuto all’ultimo momento rinunciare anche all rounder Luca Poli.

SERIE B

Pressoché inalterata la situazione in serie B; il Latina Lanka vince per 204 a 126 contro il fanalino di coda Casteller e ipoteca la vittoria in campionato. Sul neutro di medicina il Brescia strapazza 249 a 181 lo Sri Lanka Milano, ma neanche una vittoria di 68 runs può essere consolatoria davanti all’occasione persa la scorsa settimana. La sconfitta di Campalto contro il Venezia è infatti costata il primato ai bresciani, che pur avendo recuperato un punto nella penultima giornata difficilmente riusciranno a concludere in testa un campionato che solo il Latina Lanka può ormai perdere. I laziali ospiteranno domenica prossima lo Sri Lanka Milano, squadra che dopo la penalizzazione per l’assenza del dirigente accompagnatore e il comportamento poco sportivo del suo pubblico appare in buona parte sfiduciata. Il Brescia invece affronterà in trasferta un Genoa con il dente avvelenato per l’incredibile sconfitta contro il Venezia Veneta Sanitaria. Il ritardo dell’undicesimo uomo rossoblù permetteva ai cricketer veneziani di vincere automaticamente il toss, ma molto cavallerescamente i lagunari eseguivano comunque il sorteggio consentendo così ai genovesi di battere per primi. I lanciatori e i fielder veneziani eliminavano tutti i bastman genovesi in soli 76 minuti per la miseria di 42 punti. Al piccolo trotto e con qualche wicket perso di troppo i battitori veneziani portavano quindi a casa la vittoria chiudendo l’incontro a 43/5 punti.

SERIE C

Si sono conclusi infine i due gironi regionali del campionato italiano di serie C il cui titolo si assegnerà nel weekend del 15 e 16 luglio sul campo di Medicina, costruito lo scorso agosto in occasione della World Cricket League. Nel girone nord, segnato dal ritiro della Checcinese (squadra friulana di Pasiano) hanno dominato le due società della provincia di Verona. L’Azzurra, la squadra di Villafranca, ha chiuso il proprio girone imbattuta con quattro successi in quattro incontri. Alle sue spalle si qualificano i campioni in carica del Verona che nel rush finale hanno la meglio sul Milan Cricket Club. Finisce senza vittorie invece la stagione del Sud Trol e del Banglaguidizzolo.

Nel girone Centro l’Olgiata, pur sconfitta nell’ultima partita dalla terza classificata Poggio San Marcello, vince il proprio girone e si qualifica assieme al Florence. Nulla da fare invece per l’Arezzo, che nel 2008 aveva già vinto questo campionato. Chiudono la classifica San Michele e Rapallo.

Sabato 16 alle ore 10.00 il Florence sfiderà l’Azzurra mentre dalle 16.00 sarà l’Olgiata a fare i conti con i campioni in carica del Verona. Domenica le finali.

TRENTINO E PIANORO PER LO SCUDETTO

La netta vittoria casalinga contro il Milan Kingsgrove Cricket Club spalanca al Trentino le porte della finale. Domenica prossima la squadra guidata da Alaud Din, si recherà dunque all’ovale di Rastignano per sfidare in gara1 i campioni in carica del Pianoro, già qualificati. Gioisce per la prima volta in stagione anche il Capannelle che, contro un Bologna in dieci, chiude in bellezza una stagione sfortunata. In serie B invece, con la vittoria sul Genoa, il Latina Lanka ipoteca il successo in campionato pur avendo solamente 5 punti di vantaggio sul Brescia e 7 su un sempre più convincente Venezia.

Trentino 250 batte Kingsgrove 125

I trentini, guidati dalle straordinarie prestazioni del trentasettenne Attieq Anwar (83 runs) e di Frida Hussain (54), sfruttano a pieno il fattore campo e centrano la vittoria che consente di raggiungere l’agognata finale. Nulla da fare per Milano che dopo una discreta prestazione nel primo inning, subisce la furia dei lanciatori trentini nel secondo. Gli openers Abewickrama e Amjad, vengono infatti eliminati senza mettere a segno un punto, e alla caduta del quinto wicket i punti dei milanesi sono soltanto 20. Decisivo al lancio il contributo di un’Alaud Din rinato rispetto alla scorsa stagione; il lanciatore gialloblù prende 5 wicket concedendo solamente 11 runs in nove overs. Grazie a quest’ultimo incontro Attieq Anwar conclude il campionato con 356 runs, al primo posto nella “Top Run Aggregates” (più punti in stagione) risultando per altro anche il lanciatore più economico (davanti al compagno di squadra Alaud Din) fra coloro che hanno lanciato quantomeno 20 overs e preso 10 wicket. Grazie alle 5 eliminazioni contro Milano, Alaud Din si impone invece come miglior wicket taker della stagione, 16 eliminazioni contro le 15 di Chamara Hettimula. Per il Trentino si tratta della seconda finale scudetto; nel 2000 ebbe la meglio il Capannelle, ma questa volta i gialloblù, sia pure partendo da sfavoriti, faranno di tutto per scrivere un finale diverso.

Capannelle 278 batte Bologna 152

Nella partita più importante della stagione il Bologna si presenta all’ippodromo di Capannelle con soli dieci atleti a causa della defezione dell’ultimo minuto del suo uomo più talentuoso e bizzoso allo stesso tempo, l’all rounder Chamara Hettimula. All’infuriato capitan Abul (3 wicket e 12 runs) non resta quindi che provare limitare il Capannelle al lancio, ma Kekul (65 runs) Morettini (38) e soprattutto Ahmmad (97) trascinano i bianco-verdi a quota 278. Sul finire dell’inning c’è persino spazio per celebrare la partnership più esperta del campionato visto che, dopo l’eliminazione di Sabelli,il presidente Alfonso Jayarajah scende in campo per affiancare in battuta l’altro decano Max Da Costa. I due fondatori del club, vere e proprie leggende viventi del cricket italiano che insieme superano il secolo di vita, si disimpegnano con onore fino a che il wicket di Ranil Manjula non chiude l’inning.

In battuta, nonostante la coraggiosa prova di Manjula (28 runs), Islam Swad (18) e Murthi (28), i rosso-blu non riescono mai a intimorire i romani. Prima Kekul (2 wicket) poi i Jayarajah (1 wicket il padre, uno il figlio) e infine Da Costa (4 wicket) chiudono la corsa dei bolognesi a quota 152, facendo esplodere la festa per la prima vittoria in stagione.

 

Pos ASA Giocate V N P Bonus Lancio Bonus Battuta Punti
1 Pianoro 8 5 2 1 22 22 124
2 Trentino 8 4 2 2 23 20 107
3 Bologna 8 3 0 5 28 21 85
4 Kingsgrove* 8 3 2 3 20 16 82
5 Capannelle 8 1 2 5 21 19 64

 

*Kingsgrove sei punti di penalizzazione e una partita persa a tavolino.

 

Giornata avvincente anche in serie B. Il Latina Lanka sconfigge il Genoa  354 a 119 e balza in vetta alla classifica ipotecando il successo finale. Se è vero che 5 punti di vantaggio sul Brescia e 7 sul Venezia sono un’inezia in questo incerto campionato cadetto, è altrettanto plausibile che né lo Sri Lanka Milano, né il Casteller riescano ad avere la meglio su una squadra che, dopo lo scivolone della prima giornata, è rimasta imbattuta. La sorpresa di giornata è però il Venezia che sconfigge per la prima volta nella sua storia il Brescia al termine di una gara al cardiopalma. Pur avendo concluso il proprio inning di battuta a quota 255 i bresciani non sono riusciti ad arrestare la rimonta dei lagunari guidati dal redivivo Gomes, dalla stellina Kahn e dal concreto Mollik. L’ultimo over è degno di un thriller, quando mancano sei palle alla fine ai veneziani servono 5 punti per vincere, ma nelle seguenti quattro palle Nazmul Haque e Sujon Islam ne mettono a segno soltanto due. Alla penultima però Haque manda la palla fuori dal campo conquistando quattro punti che consentono ai giocatori, ai dirigenti e ai tifosi di sciogliere la tensione con un’invasione di campo liberatoria e di dedicare poi la vittoria a Giacomo, un coetaneo di molti atleti che quella mattina aveva drammaticamente perso la vita, investito da un’auto mentre faceva jogging, a pochi metri di distanza dall’ovale di Campalto.

Nella terza partita in programma, sul neutro di Medicina, lo Sri Lanka Milano vince 194 a 182 sul Casteller.



PRO RECCO DI SERBIA

La squadra campione d’Italia ufficializza l’acquisto di Prlainović e Duško Pijetlović. E potrebbe entrare nella Jadranska Liga.

La notizia, inutile negarlo, avrebbe del clamoroso: la Pro Recco potrebbe partecipare alla prossima edizione della Jadranksa Liga, il torneo di pallanuoto che comprende squadre croate, montenegrine e slovene. Il settebello ligure, infatti, è stato – seppur non ufficialmente – invitato ad entrare nella Lega Adriatica: lo ha confermato l’allenatore Pino Porzio, il quale ha anche strizzato l’occhio ad un’eventuale partecipazione della sua squadra a questa competizione. “Siamo onorati e disponibili – ha dichiarato il tecnico partenopeo – è una grande opportunità per creare eventi e promuovere la vera pallanuoto spettacolo. Per la Pro Recco rappresenta anche la possibilità di fare giocare con più continuità la squadra di Coppa. Restiamo in attesa della formalizzazione dell’invito”.

Nel frattempo i recchelini hanno ufficializzato tre acquisti per la prossima stagione, tre colpi di mercato che, oltre a rafforzare il gruppo allestito esclusivamente per l’Eurolega, fanno della Pro Recco una squadra d’altri tempi. Nel senso che sembra far rivivere lo spirito della vecchia Jugoslavia unita. Arriveranno, infatti, in Liguria i serbi il centrovasca Andrija Prlainović e, notizia degli ultimi giorni, il centroboa Duško Pijetlović ed il giovane attaccante croato Sandro Sukno, capocannoniere alla Super Final di World League a Firenze, già opzionato un anno fa. Si uniranno ai vari Burić, Filipović, Ivović, Nikić e Zloković, di modo che otto tredicesimi della squadra saranno di provenienza balcanica. Chiaro l’intento dei liguri: sconfitti nella finalissima di Eurolega dal Partizan Belgrado, hanno soffiato ad una diretta concorrente due dei suoi pezzi più pregiati – Pijetlović e Prlainović, appunto – con la speranza che, tra un anno, la coppa dalle grandi orecchie segua la rotta verso Genova. Un’eventuale partecipazione alla Jadranska Liga consentirebbe, inoltre, di spiare meglio le concorrenti balcaniche in vista dell’Eurolega stessa.

Rimane, tuttavia, un dubbio. Qualche mese fa si era parlato di un possibile ingresso di tre squadre serbe in questo campionato internazionale: nello specifico, Partizan, Stella Rossa e Vojvodina Novi Sad avrebbero chiesto di partecipare, stufi di un campionato nazionale privo di stimoli e di avversari all’altezza. Da un lato l’ingresso delle tre serbe, con conseguente aumento a sedici squadre della Liga, non farebbe che rendere ancor più incerto e spettacolare il campionato, attirando nuovi spettatori e, forse, introiti. Ma non mancano gli ostacoli. Perché Croazia, Montenegro e Slovenia, i paesi fondatori della Jadranska Liga, difficilmente ammetterebbero un’intrusione serba o italiana nella commissione che amministra ed organizza il campionato. E perché una Liga Adriatica con sedici partecipanti coinciderebbe con più incontri e più costi da ammortizzare. Volendo poi essere pignoli: perché la squadra di una città bagnata dal Mar Ligure dovrebbe partecipare ad un torneo che deve il suo nome all’Adriatico?

CONTADOR CONTRO TUTTI, ATTO IV°

Sabato scatta la 98a edizione del Tour de France: lo spagnolo è, ancora una volta, il principale favorito.

La novantottesima edizione del Tour de France scatta sabato dalla Vandea con un favorito d’obbligo: Alberto Contador. Questo moderno cannibale, più volte al centro di inchieste e veleni, ha letteralmente dominato il Giro d’Italia, vinto con oltre sei minuti di margine su Vincenzo Nibali, e punta ora a conquistare la quarta Grande Boucle della carriera, che gli consentirebbe oltretutto di realizzare quella magica doppietta Giro-Tour assente dai trionfi di Pantani nel 1998. Per quanto apparentemente la sua Saxo Bank non sembri la squadra più forte ai nastri di partenza, soprattutto se paragonata alla Leopard o alla RadioShack, la superiorità atletica e tattica dimostrata dal madrileno nell’ultima corsa rosa è tale da consegnargli ancora una volta i ranghi di favorito assoluto, lasciando agli altri, perlomeno in apparenza, l’onere di inseguire.

Già, gli altri. Su un percorso quanto mai povero di cronometro (cronosquadre di 23 km il secondo giorno e individuale di 41 il penultimo), la corsa si farà sulle montagne: Luz Ardiden, l’Aubisque, Plateau de Beille, il Galibier, da affrontare per ben due volte, Sestriere e l’Alpe d’Huez saranno i giudici inappellabili per le speranze dei vari Andy Schleck, Ivan Basso, Robert Gesink, Samuel Sánchez e Cadel Evans. Il lussemburghese, con al fianco il fidato fratello Fränk, il sempre più brillante Jakob Fuglsang e la locomotiva di Berna Fabian Cancellara , è probabilmente il rivale più accreditato di Contador, ma dovrà veramente cercare di fare una sua corsa, senza accontentarsi di agire di rimessa rispetto alle azioni del madrileno. Ivan Basso si è preparato appositamente per questo appuntamento, pur con una caduta in uno stage in Sicilia che gli ha rallentato la preparazione: tuttavia, il varesino sembra tranquillo e motivato come non mai e ha al suo fianco un team che farà buona figura sia nella cronosquadre, sia sulle montagne. Gesink, Sánchez ed Evans sono probabilmente un gradino sotto nella griglia dei pronostici rispetto agli atleti citati finora: l’olandese, brillante scalatore, è migliorato molto anche a cronometro e avrà al suo fianco quel Bauke Mollema sorprendentemente quinto all’ultimo Giro di Svizzera. Sánchez, alla ricerca disperata del primo podio al Tour, guida una Euskaltel-Euskadi la cui età media è in drammatica crescita, ma che non mancherà certo di attaccare ad ogni occasione, nella migliore tradizione basca; Cadel Evans, maglia gialla per un giorno e gomito fratturato nella scorsa edizione del Tour, ha guadagnato negli anni un certo credito con la sorte, perlomeno per quanto riguarda le corse a tappe, e chissà mai che questa non sia l’occasione buona per fare l’impresa inseguita da una vita.

Possibili outsider per la classifica generale sono l’eterno Levi Leipheimer, carattere poco apprezzato ma regolarissimo tanto in montagna quanto a cronometro, nonché vincitore dell’ultimo Tour de Suisse e col vantaggio di avere al suo fianco una squadra davvero forte (Brajkovic, Klöden, Popovich giusto per citarne tre); Damiano Cunego è l’eterno punto interrogativo, perennemente bello ma sfortunato, sempre combattuto tra le corse di un giorno e quelle a tappe, ma l’ottima condizione intravista in Svizzera lascia ben sperare anche per questa Grande Boucle; e poi Van den Broeck, Vinokourov, Wiggins, Roche, Velits, chi all’ultima chiamata di una gloriosa carriera, chi chiamato alla conferma di un risultato insperato e chi a caccia, per la prima volta, del risultato che vale una vita.

Ma il Tour non è solo montagne e classifiche: come dimenticare infatti lo spettacolo delle volate? Mark Cavendish è l’equivalente di Contador per gli sprint, un cannibale, un dominatore, un padrone assoluto. Anche in questo settore la concorrenza è ampia: dall’immortale Alessandro Petacchi a Tyler Farrar, dal campione del mondo Thor Hushovd a Tom Boonen, dall’emergente Romain Feillu al tedescone André Greipel, per il ragazzo dell’Isola di Man non sarà facile piegare questa serie agguerrita di rivali.

E infine gli uomini da un giorno, siano essi cronoman formidabili come il già citato Fabian Cancellara e il britannico David Millar, o affermati talenti delle corse in linea come Philippe Gilbert ed Alexandr Kolobnev, o giovani attaccanti come il trentino Daniel Oss e lo stellare Edvald Boasson Hagen: nessuna ambizione di classifica per loro e nessuna possibilità di sfidare Cavendish in volata, per cui questi atleti dovranno inventarsi qualcosa in quella lunga serie di tappe intermedie che non saranno appannaggio né degli scalatori, né dei velocisti.

Dunque, l’imminente Tour de France si prospetta davvero ricco di spunti di interesse: sin dalle primissime tappe, capiremo se sarà un duopolio Contador-Cavendish o se invece si combatterà fino all’ultimo giorno per tutti i traguardi.

C’È SOLO LA SERBIA

Quarto successo nelle ultime cinque edizioni per la nazionale dell’ex Jugoslavia.

FIRENZE E con questa sono quattro. Anzi, volendo includere anche i due successi ottenuti quando il Montenegro non era ancora un’entità indipendente, i trionfi sarebbero addirittura sei. Insomma, nella World League comanda una sola nazione: la Serbia. C’è la curiosità di vedere cosa saranno in grado di fare, tra meno di un mese, gli uomini di Dejan Udovičić ai Mondiali di Shangai. Nel caso in cui riuscissero a confermare il trionfo iridato di due anni fa a Roma, per la pallanuoto serba si chiuderebbe un’annata difficile da ripetere: vittoria della nazionale in World League e ai Mondiali, trionfo della sua squadra più rappresentativa, il Partizan Belgrado, in Eurolega. Il divario tra i balcanici e le avversarie, considerando il momento di crisi che sta attraversando la pallanuoto ungherese, sembra incolmabile. Eppure l’Italia ha dimostrato che anche i più forti hanno le loro debolezze, mancando davvero per un soffio la grande impresa di sconfiggerli.

Balcani protagonisti – ma non poteva essere altrimenti – anche nei premi speciali: Slobodan Soro è stato eletto miglior portiere del torneo, e con alcuni miracoli compiuti nella finalissima ha dato dimostrazione di meritare il riconoscimento. E poi lo scettro di miglior marcatore va, in condivisione, al serbo Filipović e al croato Sukno, entrambi a segno per sedici volte a Firenze: saranno compagni di squadra, tra pochi mesi, nella sempre ambiziosa Pro Recco. Questi ultimi due, assieme a Vanja Udovičić e a Prlainović, figurano poi nella squadra ideale stilata dagli inviati di quotidiani, tv e siti Internet presenti a Firenze. Gli unici atleti non slavi sono, orgoglio nazionale, italiani: Stefano Tempesti, Christian Presciutti e Alex Giorgetti. Che ha poi ricevuto il premio di miglior giocatore in assoluto della manifestazione fiorentina. Insomma, la Serbia è la Serbia. Ma che il Settebello sia tornato ad essere il vecchio Settebello?

 

FINA WATER POLO WORLD LEAGUE
FIRENZE, 21-26 GIUGNO 2011

CLASSIFICA FINALE

1 ) Serbia

2 ) ITALIA

3 ) Croazia

4 ) Stati Uniti

5 ) Montenegro

6 ) Australia

7 ) Canada

8 ) Cina

ALBO D’ORO

2002 Russia

2003 Ungheria

2004 Ungheria

2005 Serbia-Montenegro

2006 Serbia-Montenegro

2007 Serbia

2008 Serbia

2009 Montenegro

2010 Serbia

2011 Serbia