TRENTINO, BUONA LA PRIMA

Il Trentino Cricket Club stravolge i pronostici, vince di dodici runs Gara1 e ribalta il fattore campo. Domenica prossima, nel ritorno al campo Ghiaie, i gialloblù potrebbero aggiudicarsi il primo scudetto della loro storia; una vittoria del Pianoro invece rimanderebbe tutto al 4 settembre, data in cui si ritornerebbe all’Ovale di Rastignano per giocare la “bella”. In serie B vincono le prime tre della classe e rimane tutto immutato. Infine in serie C saranno Verona, Azzurra, Olgiata e Florence a contendersi il titolo sullo splendido campo di Medicina.

Trentino 139/10 batte Tecnessenze Pianoro 127/10

I trentini espugnano con merito l’Oval di Rastignano dopo un’incerta partita che ha esaltato soprattutto i lanciatori. Il Trentino, pur battendo per primo, non riusciva ad essere realmente incisivo. Tutti i suoi battitori, fra i quali si salvano solamente  Fida Hussain (27 runs), Hasnat Ahmed (22) e Riwan Mohammad (19), venivano limitati a 139 punti. Il Pianoro, pur concedendo qualche extras di troppo sembrava quindi inarrestabile, trascinato dai propri lanciatori fra i quali spiccavano Hasan Ali (27/2 in 6 overs), Qureshi (22/1 in 7 overs), Di Giglio (9/1 in 6 overs) e soprattutto capitan Jayasena (6/2 in 6 overs). Nella pausa pranzo fra i due inning tutto faceva pensare a una vittoria degli emiliani campioni in carica, invece nel secondo over accadeva l’incredibile. Sul lancio di Ahmed Shakeel, uno strepitoso catch a una mano di un fielder trentino costava l’eliminazione, dopo solo cinque runs, al capitano del Pianoro Hemanta Jayasena. Come d’incanto cambiava l’inerzia della partita. Con l’eccezione di Rodrigo (46) e sul finire di Hasan (21), che hanno cercato disperatamente un compagno con cui costruire una solida partnership,  i wicket emiliani sono continuati a cadere con un’inquietante velocità sotto i chirurgici lanci di Attieq Anwar (4 wicket) e di capitan Alaud Din e all’ottimo fielding.

Un luogo comune del cricket internazionale vuole che i giocatori pakistani pratichino un fielding “rilassato” domenica però i cricketer del Trentino (in gran parte di origine pakistana) hanno dimostrato l’opposto concludendo l’incontro con ben 8 catch (eliminazioni per prese al volo).

Il pronostico ora è tutto a favore del Trentino ma il Pianoro potrebbe avere ancora la capacità tecnica e menale per ribaltare la situazione. Domenica infatti gli emiliani, già privi di Pezzi (infortunato) e Zuppiroli (impegni di lavoro) ha dovuto all’ultimo momento rinunciare anche all rounder Luca Poli.

SERIE B

Pressoché inalterata la situazione in serie B; il Latina Lanka vince per 204 a 126 contro il fanalino di coda Casteller e ipoteca la vittoria in campionato. Sul neutro di medicina il Brescia strapazza 249 a 181 lo Sri Lanka Milano, ma neanche una vittoria di 68 runs può essere consolatoria davanti all’occasione persa la scorsa settimana. La sconfitta di Campalto contro il Venezia è infatti costata il primato ai bresciani, che pur avendo recuperato un punto nella penultima giornata difficilmente riusciranno a concludere in testa un campionato che solo il Latina Lanka può ormai perdere. I laziali ospiteranno domenica prossima lo Sri Lanka Milano, squadra che dopo la penalizzazione per l’assenza del dirigente accompagnatore e il comportamento poco sportivo del suo pubblico appare in buona parte sfiduciata. Il Brescia invece affronterà in trasferta un Genoa con il dente avvelenato per l’incredibile sconfitta contro il Venezia Veneta Sanitaria. Il ritardo dell’undicesimo uomo rossoblù permetteva ai cricketer veneziani di vincere automaticamente il toss, ma molto cavallerescamente i lagunari eseguivano comunque il sorteggio consentendo così ai genovesi di battere per primi. I lanciatori e i fielder veneziani eliminavano tutti i bastman genovesi in soli 76 minuti per la miseria di 42 punti. Al piccolo trotto e con qualche wicket perso di troppo i battitori veneziani portavano quindi a casa la vittoria chiudendo l’incontro a 43/5 punti.

SERIE C

Si sono conclusi infine i due gironi regionali del campionato italiano di serie C il cui titolo si assegnerà nel weekend del 15 e 16 luglio sul campo di Medicina, costruito lo scorso agosto in occasione della World Cricket League. Nel girone nord, segnato dal ritiro della Checcinese (squadra friulana di Pasiano) hanno dominato le due società della provincia di Verona. L’Azzurra, la squadra di Villafranca, ha chiuso il proprio girone imbattuta con quattro successi in quattro incontri. Alle sue spalle si qualificano i campioni in carica del Verona che nel rush finale hanno la meglio sul Milan Cricket Club. Finisce senza vittorie invece la stagione del Sud Trol e del Banglaguidizzolo.

Nel girone Centro l’Olgiata, pur sconfitta nell’ultima partita dalla terza classificata Poggio San Marcello, vince il proprio girone e si qualifica assieme al Florence. Nulla da fare invece per l’Arezzo, che nel 2008 aveva già vinto questo campionato. Chiudono la classifica San Michele e Rapallo.

Sabato 16 alle ore 10.00 il Florence sfiderà l’Azzurra mentre dalle 16.00 sarà l’Olgiata a fare i conti con i campioni in carica del Verona. Domenica le finali.

TRENTINO E PIANORO PER LO SCUDETTO

La netta vittoria casalinga contro il Milan Kingsgrove Cricket Club spalanca al Trentino le porte della finale. Domenica prossima la squadra guidata da Alaud Din, si recherà dunque all’ovale di Rastignano per sfidare in gara1 i campioni in carica del Pianoro, già qualificati. Gioisce per la prima volta in stagione anche il Capannelle che, contro un Bologna in dieci, chiude in bellezza una stagione sfortunata. In serie B invece, con la vittoria sul Genoa, il Latina Lanka ipoteca il successo in campionato pur avendo solamente 5 punti di vantaggio sul Brescia e 7 su un sempre più convincente Venezia.

Trentino 250 batte Kingsgrove 125

I trentini, guidati dalle straordinarie prestazioni del trentasettenne Attieq Anwar (83 runs) e di Frida Hussain (54), sfruttano a pieno il fattore campo e centrano la vittoria che consente di raggiungere l’agognata finale. Nulla da fare per Milano che dopo una discreta prestazione nel primo inning, subisce la furia dei lanciatori trentini nel secondo. Gli openers Abewickrama e Amjad, vengono infatti eliminati senza mettere a segno un punto, e alla caduta del quinto wicket i punti dei milanesi sono soltanto 20. Decisivo al lancio il contributo di un’Alaud Din rinato rispetto alla scorsa stagione; il lanciatore gialloblù prende 5 wicket concedendo solamente 11 runs in nove overs. Grazie a quest’ultimo incontro Attieq Anwar conclude il campionato con 356 runs, al primo posto nella “Top Run Aggregates” (più punti in stagione) risultando per altro anche il lanciatore più economico (davanti al compagno di squadra Alaud Din) fra coloro che hanno lanciato quantomeno 20 overs e preso 10 wicket. Grazie alle 5 eliminazioni contro Milano, Alaud Din si impone invece come miglior wicket taker della stagione, 16 eliminazioni contro le 15 di Chamara Hettimula. Per il Trentino si tratta della seconda finale scudetto; nel 2000 ebbe la meglio il Capannelle, ma questa volta i gialloblù, sia pure partendo da sfavoriti, faranno di tutto per scrivere un finale diverso.

Capannelle 278 batte Bologna 152

Nella partita più importante della stagione il Bologna si presenta all’ippodromo di Capannelle con soli dieci atleti a causa della defezione dell’ultimo minuto del suo uomo più talentuoso e bizzoso allo stesso tempo, l’all rounder Chamara Hettimula. All’infuriato capitan Abul (3 wicket e 12 runs) non resta quindi che provare limitare il Capannelle al lancio, ma Kekul (65 runs) Morettini (38) e soprattutto Ahmmad (97) trascinano i bianco-verdi a quota 278. Sul finire dell’inning c’è persino spazio per celebrare la partnership più esperta del campionato visto che, dopo l’eliminazione di Sabelli,il presidente Alfonso Jayarajah scende in campo per affiancare in battuta l’altro decano Max Da Costa. I due fondatori del club, vere e proprie leggende viventi del cricket italiano che insieme superano il secolo di vita, si disimpegnano con onore fino a che il wicket di Ranil Manjula non chiude l’inning.

In battuta, nonostante la coraggiosa prova di Manjula (28 runs), Islam Swad (18) e Murthi (28), i rosso-blu non riescono mai a intimorire i romani. Prima Kekul (2 wicket) poi i Jayarajah (1 wicket il padre, uno il figlio) e infine Da Costa (4 wicket) chiudono la corsa dei bolognesi a quota 152, facendo esplodere la festa per la prima vittoria in stagione.

 

Pos ASA Giocate V N P Bonus Lancio Bonus Battuta Punti
1 Pianoro 8 5 2 1 22 22 124
2 Trentino 8 4 2 2 23 20 107
3 Bologna 8 3 0 5 28 21 85
4 Kingsgrove* 8 3 2 3 20 16 82
5 Capannelle 8 1 2 5 21 19 64

 

*Kingsgrove sei punti di penalizzazione e una partita persa a tavolino.

 

Giornata avvincente anche in serie B. Il Latina Lanka sconfigge il Genoa  354 a 119 e balza in vetta alla classifica ipotecando il successo finale. Se è vero che 5 punti di vantaggio sul Brescia e 7 sul Venezia sono un’inezia in questo incerto campionato cadetto, è altrettanto plausibile che né lo Sri Lanka Milano, né il Casteller riescano ad avere la meglio su una squadra che, dopo lo scivolone della prima giornata, è rimasta imbattuta. La sorpresa di giornata è però il Venezia che sconfigge per la prima volta nella sua storia il Brescia al termine di una gara al cardiopalma. Pur avendo concluso il proprio inning di battuta a quota 255 i bresciani non sono riusciti ad arrestare la rimonta dei lagunari guidati dal redivivo Gomes, dalla stellina Kahn e dal concreto Mollik. L’ultimo over è degno di un thriller, quando mancano sei palle alla fine ai veneziani servono 5 punti per vincere, ma nelle seguenti quattro palle Nazmul Haque e Sujon Islam ne mettono a segno soltanto due. Alla penultima però Haque manda la palla fuori dal campo conquistando quattro punti che consentono ai giocatori, ai dirigenti e ai tifosi di sciogliere la tensione con un’invasione di campo liberatoria e di dedicare poi la vittoria a Giacomo, un coetaneo di molti atleti che quella mattina aveva drammaticamente perso la vita, investito da un’auto mentre faceva jogging, a pochi metri di distanza dall’ovale di Campalto.

Nella terza partita in programma, sul neutro di Medicina, lo Sri Lanka Milano vince 194 a 182 sul Casteller.



LA CORSA ALLE OLIMPIADI INVERNALI 2018

Francia, Corea del Sud e Germania si candidano per ospitare la rassegna a cinque cerchi degli sport invernali: chi la spunterà?

Dove si svolgeranno le Olimpiadi invernali del 2018? I paradossi di un mondo sempre più interdipendente faranno sì che lo scopriremo in Sudafrica, un paese con una tradizione per gli sport invernali pressoché nulla. La città di Durban (possibile candidata per la corsa ai Giochi estivi del 2020) ospiterà, dal 4 al 9 luglio, la 123° Sessione del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) che culminerà, il 6 luglio, con la selezione della città candidata a ospitare i XXIII° Giochi Olimpici Invernali. Le tre candidature in lizza sono: Annecy, città delle Alpi francesi in Alta Savoia, P’yŏngch’ang, in Corea del Sud, e Monaco di Baviera, in Germania.

 

Disputatisi per la prima volta nel 1924 a Chamonix, in Francia, sotto la denominazione di Semaine Internationale des Sports d’Hiver, i Giochi Olimpici invernali hanno cominciato ad assumere un carattere globale a partire dagli anni Novanta, da quando cioè si sono smarcati da un punto di vista temporale dai Giochi Olimpici estivi. Basti pensare che alle Olimpiadi di Vancouver 2010 hanno partecipato 2629 atleti, rappresentativi di ben 82 nazioni. Rispetto alle Olimpiadi estive che, salvo qualche grande eccezione, tendono a riflettere i rapporti di forza internazionali, quelle invernali seguono inevitabilmente dinamiche legate maggiormente alla geografia e alla presenza della neve. Se è vero che al pari di quelle estive le Olimpiadi invernali sono state uno dei campi di battaglia della Guerra Fredda, durante il loro svolgimento il predominio delle due superpotenze è stato in parte bilanciato dalle prestazioni degli atleti scandinavi ed alpini. In tempi più recenti l’egemonia europea ed occidentale nei Giochi invernali è stata calmierata dall’emergere dei Paesi del Sud-est asiatico. Prima il Giappone, poi la Corea del Sud e più recentemente anche dalla Cina, hanno cominciato a presentare squadre competitive in grado di fare incetta di medaglie specialmente nel pattinaggio (velocità, short track e di figura).

 

La sfida di Durban sarà proprio fra la “Vecchia Europa” (Francia e Germania), ancora molto potente ed influente in seno al CIO, e l’emergente Asia, rappresentata dalla Corea. P’yŏngch’ang, che prova a candidarsi per la terza volta consecutiva, teme molto un possibile “inciucio occidentale”. Già nel 2010 e nel 2014, dopo essere risultata in testa al primo turno di voto, la candidatura coreana era stata sconfitta da quelle di Vancouver e Soči, proprio grazie ai voti dell’eliminata Salisburgo.

 

Secondo l’attendibile sito GamesBids.com la candidatura di P’yŏngch’ang (data a 66.29) è leggermente favorita su quella di Monaco (64.99), mentre meno credibile appare la candidatura di Annecy (53.85), la cui corsa verso Durban è stata alquanto tribolata. Pur avendo sconfitto la concorrenza interna di Grenoble, Nizza e Pelvoux, ed essendosi assicurata il sostegno governativo, la candidatura di Annecy non sembra godere di un forte sostegno dei cittadini (tanto che è stato costituito un comitato anti-Olimpiade) ed il progetto iniziale è stato interamente rivisto poiché il CIO lo aveva considerato troppo dispersivo.

La candidatura di Monaco invece ha preso forma dopo il fallimento di Salisburgo. La sconfitta della candidatura austriaca a vantaggio di Soči per i Giochi del 2014, ha infatti reso credibili le possibilità di vittoria per una candidatura europea nel 2018. Se vincesse, la città bavarese sarebbe la prima ad aver ospitato sia i Giochi estivi che quelli invernali. Molte infrastrutture sono già esistenti anche perché le gare di sci si terranno a Garmisch-Partenkirchen (sede olimpica nel 1936) che quest’inverno ha ospitato i Mondiali di sci alpino, tuttavia, così come in Francia, al sostegno governativo non pare combaciare quello dei cittadini. Il consenso alla candidatura olimpica è in calo, influenzato dall’attivismo di gruppi ambientalisti della società civile. Considerando però la tradizione tedesca negli sport invernali e le grandi capacità organizzative dimostrate anche recentemente, è impossibile non ritenere Monaco come una delle candidate favorite.

Dopo due sconfitte sul filo di lana P’yŏngch’ang vuole cercare di evitare la terza beffa. Il Comitato Organizzatore ha ulteriormente migliorato il proprio dossier e nel frattempo sono già state costruite numerose infrastrutture. Al contrario delle candidature europee quella coreana può contare sul sostegno quasi incondizionato dei suoi cittadini e sul fatto di rappresentare un mercato ancora in buona parte inesplorato da parte degli sponsor del settore. Il motto della candidatura “Nuovi orizzonti” sembra proprio ammiccare alle forze economiche degli sport invernali, che in Europa fanno i conti con un mercato ormai saturo. Probabilmente quindi il voto finirà per essere un testa a testa fra le ambizioni tedesche e quelle coreane.

 

Infine la Sessione di Durban rappresenta una tappa fondamentale anche per la diplomazia sportiva italiana, che sta lavorando per portare a Roma le Olimpiadi del 2020. Così come già avvenuto con il sostegno a Soči 2014, i dirigenti italiani cercheranno probabilmente di appoggiare la candidatura vincente per chiedere a tempo debito il sostegno per Roma 2020.

Siccome in caso di sconfitta i comitati olimpici tedesco, francese e coreano avrebbero ancora il tempo per presentare una candidatura per le Olimpiadi estive del 2020, stringere in questa circostanza le giuste alleanze potrebbe rivelarsi determinante nel lungo periodo.

CHI SFIDERÀ IL PIANORO?

Dopo la sconfitta a tavolino del Milan Kingsgrove contro il Bologna che ha rivoluzionato la classifica, la penultima giornata di serie A è servita unicamente a certificare l’accesso del Pianoro alla finale scudetto. Bisognerà invece attendere domenica prossima per scoprire chi fra Trentino, Bologna e Milano sfiderà i ragazzi del Presidente Parisi.

Pur affranti dai ventisei punti persi tra sconfitta a tavolino e penalizzazione i cricketer di Milano hanno mantenuto accesa la fiammella della speranza, vincendo per 7 wicket contro un Capannelle ancora alla ricerca del primo successo stagionale. Dopo tre vittorie consecutive (di cui una a tavolino) si ferma invece la corsa del Bologna, sconfitta nettamente dalla capolista Pianoro che, dopo aver chiuso il primo inning a quota 341, limita i rossoblù a soli 146 punti.

A una giornata dal termine la classifica vede quindi il Trentino a 87 punti, il Bologna a 79 e il Milan Kingsgrove a 76. Di conseguenza la partita sul campo Ghiaie fra Trentino e Kingsgrove assume una rilevanza centrale nella lotta per il secondo posto. Se vincessero, i padroni di casa si assicurerebbero la finale, ma in caso di sconfitta sarebbero matematicamente sopravanzati dai Kingsgrove. A quel punto  però i meneghini dovrebbero sperare in una vittoria del Capannelle sul Bologna, altrimenti i loro sforzi si tramuterebbero in una vittoria di Pirro.

 

Ancora più contorta appare la situazione in serie B dove troviamo ben quattro squadre racchiuse in 20 punti. Alle favorite Latina Lanka e Lions Brescia si sono aggiunte la rivelazione Venezia e il rinato Genoa. I lagunari del presidente Miggiani sembrano aver fatto un notevole salto di qualità rispetto alla passata stagione, anche se talvolta cadono in qualche errore di troppo dovuto all’inesperienza. Il Genoa, che rispetto alla scorsa stagione ha perso Dilan Fernando (all’Olgiata) e Harpreet Singh (anno sabbatico per motivi di studio), è invece rinato dalle ceneri di un drammatico inizio di stagione. Dopo essersi aggiudicato un solo incontro su quattro, la sorprendente vittoria contro i Lions Brescia ha trasformato il brutto anatroccolo in un cigno. Oggi il Genoa è tornato ad essere una squadra che può lottare per il primato anche se il calendario pare altamente proibitivo. La giornata di domenica prossima, con gli scontri diretti fra Genoa e Latina Lanka e Venezia e Lions Brescia, potrà essere chiarificatrice.

 

Nel frattempo si  sono conclusi i quattro gironi regionali del campionato italiano under 15. Milan Kingsgrove, Venezia, Lions Brescia e Olgiata si sono conquistati sul campo il diritto di giocarsi lo scudetto di categoria l’1 e il 2 ottobre sul campo Navile di Bologna. Difficile fare un pronostico; Milano e Venezia esprimono da anni un settore giovanile di tutto rispetto, il Brescia ha eliminato le due bolognesi, mentre l’Olgiata (legata a Piazza Vittorio) è intenzionata a emulare il successo dell’under 13.

 

Sabato scorso la nazionale italiana under 19, in vista dei Campionati Europei di seconda divisione, che si disputeranno sui campi dell’Isola di Man dal 27 luglio al 2 agosto, ha giocato a Firenze un’amichevole contro i Crusaders, squadra di Melbourne. Contro gli australiani i ragazzi italiani hanno perso di una settantina di runs ma Michele Morettini e Roshendra Abewickerama sono stati eletti migliori in campo.

 

Infine sono stati ufficializzati anche i convocati della nazionale maggiore che, guidati da Joe Scuderi e capitanati da Alessandro Bonora, affronteranno dal 19 al 24 luglio l’European Championship nelle isole britanniche di Jersey e Guernsey, valido come torneo di qualificazione ai Mondiali di Twenty20. La rosa rispetto alla World Cricket League di Hong Kong non è certo stata rivoluzionata. Al posto di Roshendra Abewickerama, impegnato a capitanare l’under 19, rientra in nazionale il lanciatore del Pianoro Luis Di Giglio mentre Chamara Siriwardane Hettimulla e Sivakumar Sivalingaperumal, autentiche colonne di Bologna e Pianoro, dopo aver passato una vita nel nostro paese si tolgono la soddisfazione di indossare la maglia della nazionale subentrando a Tushara Kurukulasuriya, che si è ritirato dalle competizioni internazionali, e a Vincenzo Pennazza, bloccato in Australia da impegni di lavoro. Per il resto confermati i vari Alaud Din, Dilan Fernando, Damian Crowley, Gayashan Munasinghe, Damian Fernando, Andrew Northcote, Hayden Patrizi, Peter Petricola, Mick Raso ed Hemantha Jayasena.

CADE LA PIOGGIA, CADONO LE BIG

In un giugno funestato da temporali e nubifragi, i campionati italiani di cricket sono entrati nel vivo. In nemmeno 15 giorni si sono disputate tre giornate di serie A, due di serie B, la classifica dei due gironi del campionato di serie C ha preso forma e il martoriato campionato under 19 ha decretato il proprio vincitore. Dopo il Brescia in serie B, arriva la prima sconfitta stagionale anche per il Pianoro; restano ancora imbattute (ma con sole 3 gare disputate) l’Azzurra e l’Olgiata in serie C.

In Serie A la prima giornata del girone di ritorno si è giocata il 2 giugno. Con il Kingsgrove Milano Cricket Club a riposo, il pronostico era tutto in favore delle prime della classe invece, mentre il Pianoro vinceva per sei wicket contro il Capannelle, il Bologna centrava la sua seconda vittoria consecutiva espugnando il campo Ghiaie di Trento. Una partita davvero incredibile se si pensa che i battitori bolognesi erano stati eliminati dai trentini per sole 79 runs. Nel secondo inning gli indiavolati Abul (5 wicket), Chamara (4 wicket) e Manjula (1 wicket) sono riusciti a eliminare i batsman biancoazzurri a quota 76. Altri quattro punti e la partita sarebbe finita in modo diametralmente opposto.

Tre giorni dopo si era nuovamente in campo per la sesta giornata, sennonché la pioggia obbligava i contendenti a dividersi la posta. Nulla di fatto a Milano, dove i Kingsgrove volevano vendicarsi per la sconfitta subita in casa dei campioni d’Italia del Pianoro, e neppure a Roma, dove il Trentino aveva ipotecato la gara grazie a un solido primo inning da 227 runs; tutti a casa con 10 punti.

L’ottava giornata risultava chiarificatrice in quanto le prime quattro della classifica si scontravano direttamente. Il Trentino, che dopo una partenza col botto nelle ultime tre partite aveva racimolato la miseria di 21 punti, riusciva nell’impresa di battere il Pianoro a cinque anni di distanza dall’ultima volta. I protagonisti di giornata sono Anwar Attieq (81 runs) e, soprattutto, Rizwan Mohammad, che in sole 37 palle centra la bellezza di 121 punti (raggiungendo quota 100 in sole 30 palle); sicuramente un record per il cricket italiano. In 50 overs il Trentino raggiunge quota 324 mentre la rincorsa di Jayasena e compagni viene fermata a 148. C’è ancora gloria per Rizwan che prende due wicket, anche se, con 3 eliminazioni e 30 punti concessi in 9 overs, la palma di miglior lanciatore va certamente ad Ahmed Shakee. Con questa vittoria il Trentino riapre la corsa alla finale, anche se al Pianoro saranno sufficienti 4 punti nel derby contro il Bologna per assicurarsi la qualificazione. Il secondo spot invece sarà probabilmente deciso prima dell’ultima giornata, nello scontro diretto tra Trentino e Milan Kingsgrove. Dopo un incontro molto equilibrato i meneghini sono riusciti ad avere la meglio SUL Bologna, squadra che dopo un inizio stentato sembra aver trovato una propria identità grazie al contributo di giovani come Opu Chowdury e Abdur Rehman. Milano però, pur perdendo molti catch, si dimostra una squadra di caratura superiore in cui il capitano Kamal (detto “il nonno”) e il presidente Marabini riescono ancora a dire la loro, come capitato in occasione dello stumpng che ha eliminato Abdur “Rambo” Rehman. Per Milano da segnalare inoltre l’ottima prestazione in battuta del sempre più concreto Roshen Liyana e l’esordio al lancio della giovane promessa Chirantana Arsakulasooriya.

In serie B si è assistito alla seconda sconfitta dei Lions Brescia che dopo il KO di Genoa (inframmezzato dal successo con il Casteller) cadono nuovamente contro i rivali del Latina Lanka. I laziali, pur con una partita in più salgono in vetta alla classifica. Nell’anticipo del 5 giugno però, contro un agguerrito Venezia, solo un nubifragio ha salvato la squadra latino-srilankese da una sconfitta pressoché certa. La giovane squadra lagunare sta crescendo molto e ha dimostrato di avere le carte in regola per sconfiggere chiunque, allo stesso tempo però, come certifica la sconfitta sul campo di domenica contro lo Sri Lanka Milano, sembra mancare ancora qualcosa soprattutto in fase di battuta e fielding per essere considerata un top-team. Il Giudice Unico ha poi assegnato la vittoria a tavolino in favore del Venezia per l’assenza del dirigente accompagnatore e per il comportamento “not cricket” del pubblico milanese che, con lancio di sassolini per distrarre i fielders e minacce, è costato sconfitta, penalizzazione, squalifica del campo e una multa salatissima.

Nulla da fare infine per il Casteller che con una gran prova al lancio limita il Genoa a quota 75, ma non riesce poi ad andare oltre quota 54, in battuta. Una vera beffa per una società che per il lavoro che fa con i giovani e per la promozione del cricket femminile merita un grande elogio.

Così come meritano un applauso: Imran Khan, Mahmudul Islam, Taher Khalque, Munna Ahammed, Ali Afjal, Tuhin Rahman, Apu Rahman, Atikur Rahman, Abdul Helal e Asif Ali che, capitanati da Sujon Islam, hanno vinto con la maglia del Venezia Veneta Sanitaria Cricket Club il campionato under 19. Abbandonata la formula del torneo, si è trattato di un campionato vero e proprio con un solo girone d’andata. Questo ha consentito ai giovani cricketer di giocare più partite e allenarsi più spesso, tuttavia la classifica è stata influenzata da partite perse a tavolino causa ritardi e problemi di tesseramento. Con il Capannelle e il Pianoro tagliati fuori dalla corsa al successo, è stata una gara a tre fra Kingsgrove, Ancona e Venezia. Milano, la squadra dei nazionali giovanili Roshendra Abewickrama e Mohamed Adnan, ha battuto Venezia ma ha perso con Ancona e Pianoro. Alla fine dei conti è risultata decisiva la prima partita del campionato fra Ancona e Venezia con i lagunari che in trasferta ottenevano la vittoria per 4 wicket grazie a Imran, Tuhin e Taher. Per la società con sede a Marghera, quartiere operaio del capoluogo veneto, si tratta del secondo scudetto di categoria dopo quello del 2008. Raggiante il presidente Alberto Miggiani ha dichiarato: “Abbiamo fatto i salti mortali come società per trovare la copertura finanziaria e grazie anche alle varie collaborazioni con altre società sportive del territorio siamo riusciti a contenere i costi, investendo sul settore giovanile che ci ha visto in quattro anni vincere ben cinque titoli”.

Infine nel girone nord di serie C, dove purtroppo c’è da registrare il ritiro della Cecchinese, l’Azzurra è già qualificata alle fasi finali mentre i campioni in carica del Verona dovranno avere la meglio su Banglaguidizzolo e Sud Tirol se vorranno togliere la seconda piazza al Milan. Nel girone centro invece l’Arezzo e il San Michele cercheranno di insidiare il Florence e l’imbattuta Olgiata del nazionale italiano Dilan Fernando.