BENE LE EUROPEE ALLA COPPA FINA: 4-0 CON VITTORIE PER SERBIA E ROMANIA

Serbia in trionfo sugli Stati Uniti mentre l’Australia cede il passo alla Romania: quattro vittorie su quattro per le europee.

A Oradea è stata, soprattutto, la giornata dell’Europa: alla Coppa del Mondo FINA di pallanuoto maschile, competizione che mette a disposizione alcuni posti per i Mondiali di Shangai 2011, le squadre del Vecchio Continente la fanno da padrone incontrastate nella seconda giornata di gare. Come da pronostico, la Croazia vince facile contro la Cina: i biancorossi si impongono per 14-4, con tripletta di Miho Bošković e poker del centroboa Nikša Dobud. Successivamente è il turno della Romania padrona di casa: gli uomini di István Kóvacs superano, un po’ a sorpresa, quell’Australia apparsa in grande forma alla Final Eight di World League. Nell’11-9 finale svettano le triplette di Radu e Kadar e pure la doppietta di Ramiro Georgescu, momentaneo capocannoniere della rassegna con 7 reti: gli australiani, dal canto loro, partono ancora una volta fortissimo (3-1 il vantaggio al termine del primo parziale) ma vengono poi raggiunti e sorpassati, manifestando nuovamente una certa difficoltà ad amministrare i risultati. Il big match di giornata era la sfida tra Stati Uniti e Serbia: chi si attendeva una sfida all’insegna dell’equilibrio si è dovuto ben presto ricredere. Finisce, infatti, con una goleada della formazione balcanica (17-9): il gol di Hutten illude subito gli statunitensi, incapaci successivamente di contenere l’onda d’urto dei serbi, il cui capitano Vanja Udovičić va a segno per ben cinque volte. Infine, si rivela di fatto un allenamento la partita della Spagna contro l’Iran: gli iberici emulano la Romania e si impongono con uno schiacchiante 26-1 nel quale vanno a segno tutti gli undici giocatori di movimento.

GIRONE A
Australia-Romania 9-11
Iran-Spagna 1-26
CLASSIFICA: Spagna e Romania 6, Australia e Iran 0.

GIRONE B
Croazia-Cina 14-4
Stati Uniti-Serbia 9-17
CLASSIFICA: Croazia 6, Serbia e Stati Uniti 3, Cina 0.

OGGI IN ACQUA:
ore 15.30 Cina-Serbia
ore 17.00 Romania-Spagna
ore 18.30 Stati Uniti-Croazia
ore 20.00 Iran-Australia

LA CROAZIA DI RUDIĆ BATTE LA SERBIA NELLA PRIMA GIORNATA DEL TROFEO FINA

Prima giornata della Coppa del Mondo FINA: la Croazia sgambetta la Serbia, la Romania dilaga sull’Iran.

Ha preso ieri il via a Oradea, in Romania, la Coppa del Mondo FINA, competizione che mette a disposizione alcuni posti per la qualificazione diretta ai Mondiali che si svolgeranno tra un anno a Shangai: se saranno quattro o cinque dipenderà da come si classificherà la Serbia, che ha già ottenuto il pass. Otto squadre partecipano alla competizione, suddivise in due gironi da quattro. Del gruppo A fanno parte i padroni di casa della Romania, i vicecampioni mondiali della Spagna, un’Australia apparsa nettamente in crescita all’ultima World League ed il modesto Iran; nel gruppo B, invece, spazio alla corazzata Serbia, ai vicecampioni olimpici degli Stati Uniti, alla Croazia che ospiterà i prossimi Europei ed alla Cina.

Nella prima giornata svetta il successo dei croati di Ratko Rudić ai danni dei “cugini” serbi: un 10-8 che, parzialmente, vendica le due sconfitte patite recentemente alla Final Eight di World League. Dopo il perfetto equilibrio dei primi due tempi (3-3), la Croazia prende le distanze dall’avversario nella seconda parte dell’incontro. Miglior marcatore è Sandro Sukno, punto di forza dello Jug Dubrovnik, autore di ben quattro reti. Molto combattuta anche Australia-Spagna: ottima partenza degli oceanici (4-2) che poi sono costretti a subire il ritorno della formazione di Rafael Aguilar. C’è gloria per gli “italiani” Molina e Perrone, in rete rispettivamente per due e tre volte.

Senza storia, invece, gli altri due incontri: dopo un inizio in sordina, gli Stati Uniti prendono il largo contro la malcapitata Cina (10-6), mentre la Romania, di fronte ad un pubblico numeroso e caloroso, segna addirittura 26 reti all’Iran che trova comunque il gol della bandiera nel quarto tempo con Meisam Jafary. Capocannoniere dei rumeni è Ramiro Georgescu, ex Rari Nantes Florentia, con cinque centri personali, seguito da Alexandru Matei (poker), Radu e Negrean (tripletta per entrambi).

GIRONE A
Australia-Spagna 7-9
Iran-Romania 1-26
CLASSIFICA: Romania e Spagna 3, Australia ed Iran 0.

GIRONE B
Croazia-Serbia 10-8
Stati Uniti-Cina 10-6
CLASSIFICA: Stati Uniti e Croazia 3, Serbia e Cina 0.

OGGI IN ACQUA:
ore 15.30 Croazia-Cina
ore 17.00 Australia-Romania
ore 18.30 Stati Uniti-Serbia
ore 20.00 Iran-Spagna

Simone Pierotti

PALLANUOTO: L’ITALIA VINCE L’OTTO NAZIONI DI SIRACUSA

Otto NazioniNon è una competizione ufficiale. Non erano presenti tre grandi potenze come Croazia, Montenegro e soprattutto Serbia. Eppure la vittoria di un trofeo è sempre un evento dolce e piacevole e, specialmente se in vista di una competizione di grande rilievo, assume un significato ancor più profondo. E così la nazionale italiana di pallanuoto maschile si aggiudica l’Otto Nazioni-Trofeo Syracusae, svoltosi proprio nella città siciliana: il Settebello di Sandro Campagna, uno che qui è di casa, batte in finale per 9-6 la Germania, dimostrando di essere così sulla buona strada per gli Europei di Zagabria.

Durante il torneo la squadra ha espresso un buon gioco e lungo il cammino ha battuto Russia, Grecia e persino gli Stati Uniti vicecampioni olimpici, in semifinale: l’unica sbavatura è stata la sconfitta per mano dell’Ungheria, dalla quale però gli azzurri si sono prontamente ripresi. Buona la prova offerta nella finale: dopo un primo tempo in cui ha sofferto la fisicità degli avversari ed in fase offensiva ha commesso qualche errore, l’Italia è salita in cattedra nel secondo parziale, iniziando a distanziare sempre più i tedeschi. Due, in particolare, gli aspetti positivi da segnalare: la straordinaria determinazione della squadra (fino al 3-3 è sempre stata costretta a rincorrere la Germania, poi dopo il primo vantaggio firmato da Figlioli non c’è più stata storia) e la capacità di sfruttare nei momenti chiave le superiorità numeriche. A centroboa Campagna ha utilizzato tre elementi (Deserti, Lapenna e Napolitano): nessun gol per loro, ma tanto lavoro oscuro che ha consentito di guadagnare numerose superiorità numeriche. Agli Europei, in un girone eliminatorio che pone di fronte Croazia, Montenegro e Spagna, sarà tutta un’altra musica, ma se queste sono le premesse l’Italia può davvero provare a stupire. Questo il tabellino della finale:

ITALIA: Tempesti, Luongo 1, Bertoli, Figlioli 1, Napolitano, Felugo 2, Giacoppo 1, Gallo 2, Presciutti 1, Fiorentini, Lapenna, Deserti, Gitto 1. All. Campagna.

GERMANIA: Tchigir, Naroska, Schroedter, Real, Marko Stamm, Politze 3 (1 rig.), Bukowski, Schüler, Kreuzmann, Oeler 3, Schlotterbeck, Miers, Robing. All. Hagen Stamm.

ARBITRI: Margeta (Slo) e Dykman (Can).

NOTE: parziali 1-1, 4-2, 4-2, 0-1. Usciti per limite di falli Naroska (G) a 0’35, Real (G) a 4’30 e Schroedter (G) a 5’00 del quarto tempo. Ammonito Campagna per proteste nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 6/13, Germania 3/11. Spettatori 1000 circa. In tribuna, con il vicepresidente Lorenzo Ravina, gli azzurri Aicardi, Bini, Figari, Giorgetti, Pastorino.

Nello stesso giorno arrivano ben tre soddisfazioni dal settore giovanile: poche ore prima della vittoria del Settebello a Siracusa, nella vicina Acireale la selezione 1993 vince a punteggio pieno il “Memorial 24 giugno 2000-Trofeo Sette Nazioni”, battendo nell’ultima giornata l’Ungheria per 7-2: svetta la doppietta di Vincenzo Renzuto Iodice, eletto miglior giocatore del torneo. Ad Hannover, poi, la selezione 1995 porta a casa la “Bernhard Baier Cup” vincendo 14-5 nella terza giornata contro i padroni di casa della Germania: ancor più belle le precedenti affermazioni contro Montenegro (7-6) e Serbia (10-4). Infine, agli Europei di Dneprodzerzhinsk (Ucraina) riservati alle selezioni femminili 1993, l’Italia esordisce nel migliore dei modi con un perentorio successo (21-4) ai danni della Croazia.

Simone Pierotti

LA SERBIA E’ LA REGINA DELLA WORLD LEAGUE

La Serbia, campione del mondo in carica, succede al Montenegro nell’albo d’oro della World League di Pallanuoto Maschile.

Il serbo FilipovicVendetta, tremenda vendetta. Due anni dopo la finale degli Europei di Málaga, dove – un po’ a sorpresa – vinse il Montenegro grazie ad un gol di Mlađan Janović nei tempi supplementari, la Serbia si vendica e si aggiudica la nona edizione della World League di pallanuoto maschile (vittoria per 14-12 ai rigori): i serbi succedono nell’albo d’oro proprio ai montenegrini, che un anno fa vinsero a Podgorica il loro secondo trofeo internazionale dopo la storica conquista dell’Europa. Per la nazionale balcanica è la terza affermazione nella World League, la quinta se si considerano i due titoli conquistati come Serbia e Montenegro (curiosità: nello stesso anno – 2006 – la World League fu vinta con la vecchia denominazione, gli Europei di Belgrado come sola Serbia).

Anche questa volta è stata una battaglia da cui sembrava non uscire un vincitore: un tempo per parte, altri due conclusi in parità e partita che si protrae sino ai rigori, dove si rivelano più freddi i serbi. Al terzo posto finisce la Croazia di Rudić, che a settembre ospiterà gli Europei: nella finale di consolazione i biancorossi battono un’Australia che nella fase a gironi le aveva fatto un brutto sgambetto. E così la World League sembra già fornire una prima considerazione su cosa dovremo attenderci a Zagabria: probabilmente, la vittoria arriderà ad una delle nazionali balcaniche, con la Serbia leggermente favorita. Vero è che in terra croata ci sarà la sempre temibile Ungheria, assente invece a Niš, ma i magiari hanno accusato il ricambio generazionale e – almeno sulla carta – sembrano in ritardo rispetto a serbi, croati e montenegrini.

Al quinto posto arrivano invece gli Stati Uniti, che superano di misura la Spagna: un piazzamento deludente, quello degli iberici, alla luce dell’argento conquistato un anno fa ai Mondiali di Roma. Probabile che la squadra di Rafael Aguilar abbia fatto degli esperimenti e che l’attenzione sia tutta proiettata ai prossimi Europei. Infine, la Cina lascia al Sud Africa la maglia nera del torneo: con la sconfitta nella finale per il 7° ed 8° posto, la nazionale del Continente Nero chiude la trasferta in terra serba con il poco invidiabile “bottino” di zero vittorie in sei incontri.

FINALE 7°-8° POSTO

CINA-SUD AFRICA 11-5 (6-3, 1-1, 0-0, 4-1)

CINA: Ge, Tan 2, Liang 2, Yu, Guo 1, Pan, Y. Wang 1, Xie, Li, B. Wang 1, Han 2, Liand 1, Wu. All. Cai.
SUD AFRICA: Belcher, Card, Stewart, McCarthy, Manson 1, Kyte, Samuel 1, Bell 1, Downes, Naidoo 1, Molyneux 1, Spencer, Kemp. All. Rowe.
ARBITRI: Brguljan (Montenegro) e Bock (Germania).
NOTE: superiorità numeriche Cina 11, Sud Africa 10.

FINALE 5°-6° POSTO

STATI UNITI-SPAGNA 7-6 (1-3, 2-0, 3-1, 1-2)

STATI UNITI: Moses, Varellas, Sharf 1, Powers, Wright, Alexander, Bukner, Azevedo 1, Bailey 1, Hutten 2, Smith 2, Krumpholz, Stevens. All. Schroeder.
SPAGNA: I. Aguilar, M. García, Martín, G. López, Molina 1, Minguell 2, Gallego, Español, Valles, Perrone, Mallarach 1, X. García 2, D. López. All. R. Aguilar.
ARBITRI: Golijan (Serbia) e Peris (Croazia).
NOTE: superiorità numeriche Stati Uniti 8, Spagna 11.

FINALE 3°-4° POSTO

CROAZIA-AUSTRALIA 9-7 (4-1, 2-1, 3-3, 0-2)

CROAZIA: Nižić, Burić 1, Bošković 4, Dobud, Joković, Karač, Marjović 1, Bušlje, Sukno 1, Muslim 2, Paškvalin, Obradović, Pavić. All. Tucak (Rudić squalificato).
AUSTRALIA: Stanton, Maitland, Miller 3, Swift, Younger 2, Cotterill, O’Halloran, McGregor 1, Martin, Campbell, Baird, Howden 1, Dennerley. All. Fox.
ARBITRI: Naumov (Russia) e Rostard (Stati Uniti).
NOTE: superiorità numeriche Croazia 17, Australia 9.

FINALE 1°-2° POSTO

SERBIA-MONTENEGRO 14-12 dtr (1-1, 3-4, 2-2, 4-3; 4-2)

SERBIA: Soro, Avramović, Gocić 1, V. Udovičić 3, Vapenski, D. Pjetlović 2, Nikić, Aleksić, Rađen, Filipović 3, Prlainović 3, Mitrović 2, G. Pjetlović. All. D. Udovičić.
MONTENEGRO: Radić, Brguljan, Pasković 1, Danilović 2, Vukčević, Tičić 2, M. Janović, N. Janović 1, Ivović 2, Zloković 2, Gojković 2, Jokić, Šćepanović. All. Porobić.
ARBITRI: Gomez (Italia) e Fernández (Spagna).
NOTE: superiorità numeriche Serbia 17, Montenegro 17.

CLASSIFICA FINALE

1° SERBIA
2° MONTENEGRO
3° CROAZIA
4° AUSTRALIA
5° STATI UNITI
6° SPAGNA
7° CINA
8° SUD AFRICA

ALBO D’ORO

2002 Russia
2003 Ungheria
2004 Ungheria
2005 Serbia e Montenegro
2006 Serbia e Montenegro
2007 Serbia
2008 Serbia
2009 Montenegro
2010 SERBIA

Simone Pierotti

WORLD LEAGUE: LA FINALE E’ SERBIA – MONTENEGRO

Come ai Campionati Europei del 2008, la finale della World League di Pallanuoto Maschile si disputerà tra Serbia e Montenegro

World LeagueEsattamente come nella finalissima degli Europei di due anni fa: a contendersi la nona edizione della World League di pallanuoto maschile saranno Serbia e Montenegro, con i primi favoriti d’obbligo e non solo perché avranno il vantaggio di giocare di fronte al pubblico amico di Niš. La nazionale di Dejan Udovičić, infatti, appena un anno fa si laureò campione del mondo a Roma ed è l’unica squadra che fino ad ora ha avuto nella Final Eight un cammino lineare: cinque incontri, cinque vittorie. Inoltre ha dato dimostrazione di grande forza, aggiudicandosi entrambe le sfide contro gli eterni rivali della Croazia: sia nella fase a gironi, sia nella semifinale di ieri i biancorossi – allenati peraltro da un serbo quale il leggendario Ratko Rudić – avevano fatto registrare una miglior partenza, aggiudicandosi il primo parziale. Ma poi la Serbia, trascinata anche dal tifo sugli spalti, ha rovesciato la situazione a proprio vantaggio ed anche questa volta non si lascia sfuggire la vittoria. Da segnalare, per la cronaca, i cinque gol di Andrija Prlainović, nazionale serbo ma nato a Dubrovnik, in Dalmazia. Dall’altra parte ci sarà un Montenegro che non senza difficoltà ha superato l’Australia: come era già accaduto contro la Serbia i gialloverdi mettono alle corde l’avversario e chiudono il primo tempo in vantaggio (3-1). Con il passare dei minuti, comunque, i balcanici prendono le misure all’avversario e riescono a ribaltare il risultato. Ancora una volta, dunque, gli australiani escono a testa alta dal confronto con una nazionale europea (e che nazionale!, il Montenegro campione europeo in carica) e così John Fox può dormire sonni tranquilli: la squadra ha metabolizzato alla perfezione l’addio di Pietro Figlioli e sarà certamente avversario da temere ai prossimi Mondiali.

Nella parte bassa del tabellone, scontato il successo della Spagna sul Sud Africa e degli Stati Uniti sulla Cina, sfida che qualche decennio fa avrebbe assunto ben altro fascino. Oggi si giocano tutte le finali: il pubblico di Niš già assapora l’ennesimo derby balcanico della propria squadra.

SEMIFINALI 5°-8° POSTO

STATI UNITI-CINA 13-6 (1-1, 4-2, 4-0, 4-3)

STATI UNITI: Moses, Varellas 3, Sharf 1, Powers 1, Wright, Alexander, Bukner, Azevedo 4, Bailey 3, Hutten, Smith, Krumpholz 1, Stevens. All. Schroeder.
CINA: Ge, Tan, Liang, Yu, Guo, Pan 1, Y. Wang, Xie, Li 2, B. Wang 2, Han, Liand 1, Wu. All. Cai.
ARBITRI: Golijanin (Serbia) e Pinker (Sud Africa).
NOTE: superiorità numeriche Stati Uniti 7, Cina 7.

SPAGNA-SUD AFRICA 12-1 (2-0, 4-0, 4-0, 2-1)

SPAGNA: I. Aguilar, M. García, Martín 1, G. López 1, Molina 2, Minguell 1, Gallego 1, Español, Valles 3, Perrone 1, Mallarach 1, X. García 1, D. López. All. R. Aguilar.
SUD AFRICA: Belcher, Card, Stewart, McCarthy, Manson, Kyte, Samuel, Bell, Downes, Naidoo, Molyneux 1, Spencer, Kemp. All. Rowe.
ARBITRI: Peris (Croazia) e Wang Yaqi (Cina).

SEMIFINALI 1°-4° POSTO

MONTENEGRO- AUSTRALIA 8-6 (1-3, 3-0, 2-2, 2-1)

MONTENEGRO: Radić, Brguljan, Pasković, Danilović, Vukčević, Tičić, M. Janović 2, N. Janović, Ivović 3, Zloković 3, Gojković, Jokić, Šćepanović. All. Porobić.
AUSTRALIA: Stanton, Maitland, Miller 1, Swift, Younger, Cotterill 1, O’Halloran, McGregor 1, Martin 2, Campbell 1, Baird, Howden, Dennerley. All. Fox.
ARBITRI: Gomez (Italia) e Rostard (Stati Uniti).
NOTE: superiorità numeriche Montenegro 11, Sud Africa 12.

CROAZIA-SERBIA 11-14 (5-4, 3-4, 2-4, 1-2)

CROAZIA: Nižić, Burić, Bošković 5, Dobud 1, Joković 1, Karač, Marković 1, Bušlje, Sukno 2, Muslim 1, Paškvalin, Obradović, Pavić. All. Rudić.
SERBIA: Soro, Avramović, Gocić, V. Udovičić 2, Vapenski, D. Pjetlović 2, Nikić, Aleksić 1, Rađen 1, Filipović 4, Prlainović 5, Mitrović 1, G. Pjetlović. All. D. Udovičić.
ARBITRI: Naumov (Russia) e Bock (Germania).
NOTE: superiorità numeriche Croazia 20, Serbia 16.

OGGI IN ACQUA

FINALE 7°-8° POSTO ore 10.00 CINA-SUD AFRICA
FINALE 5°-6° POSTO ore 11.00 STATI UNITI-SPAGNA
FINALE 3°-4° POSTO ore 18.30 CROAZIA-AUSTRALIA
FINALE 1°-2° POSTO ore 20.00 SERBIA-MONTENEGRO

Simone Pierotti