LONDRA CHIAMA, IL SETTEBELLO RISPONDE

Gli azzurri “matano” la Spagna (10-6) ai quarti di finale e si qualificano ai Giochi di Londra. Figlioli immenso.

Chissà, forse l’appellativo di banderillero suona poco calzante per un giocatore nato in Brasile, cresciuto in Australia e poi naturalizzato italiano. Eppure Pietro Figlioli, asso del Settebello, quel nomignolo spagnolo se lo merita tutto: è lui il protagonista indiscusso della vittoria azzurra sulla Spagna ai quarti di finale dei Mondiali di Shanghai, che fa il pari con quella di ieri del Setterosa. Quattro gol in una sola partita, dopo un principio di torneo senza squilli di tromba, quattro scatti iniziali vinti con impressionante semplicità, passaggi deliziosi per i compagni da spingere in rete: se l’Italia affossa gli iberici e, otto anni dopo, torna tra le prime quattro al mondo lo deve soprattutto al centrovasca recchelino, indubbiamente uno dei punti di forza del Settebello tornato ad essere bellissimo.

Com’è lontano quell’undicesimo posto rimediato al Mondiale romano, de profundis della pallanuoto nazionale. E non solo perché, oggi, l’Italia ritrova la sua sedia al tavolo delle grandi. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: è cambiata la mentalità. Penalizzati sul piano atletico rispetto alle nazionali balcaniche o all’Ungheria, i ragazzi di Sandro Campagna sono ormai pienamente coscienti del proprio potenziale, più sicuri di sé e delle proprie capacità: lo si vede da come hanno controllato sin dalle prime battute il match con la Spagna che, è bene ricordarlo, due anni fa si dovette accontentare dell’argento mondiale solo a causa di un rigore. Già: se si eccettua il momentaneo pareggio di Español nel primo tempo, siglato in superiorità numerica, gli iberici sono sempre stati costretti a rincorrere. Il paragone con la popolarissima corrida rischia di essere forte, non fosse altro che la pallanuoto è sport nobilissimo che non prevede la mattanza di animali. Ma la squadra di Aguilar è sembrata davvero un toro che corre nell’arena, nel tentativo di inforcare il torero – cioè l’Italia – che, però, schiva con destrezza gli attacchi del suo avversario.

E se tutta la squadra incarna idealmente la figura del torero, Figlioli è il banderillero, colui che conficca appunto le asticciole nel dorso del toro per sfiancarlo, indebolirlo. I suoi tiri dal perimetro fanno davvero male. E, tutti assieme, costituiscono una vera antologia della pallanuoto: nel primo tempo fa schizzare la palla sul palo, e poi in gol, in superiorità numerica. Poi delizia il pubblico del “fiore di magnolia” con una palombella dai cinque metri nel secondo parziale, si concede nuovamente nei seguenti otto minuti con un diagonale imprendibile e, infine, dà il colpo di grazia con un destro violento che schizza sotto il braccio di Aguilar. Nel mezzo ci sono assist per i compagni, vedi lo splendido servizio sul palo per Aicardi in occasione dell’8-4, e la vittoria in tutti e quattro gli scatti iniziali per ghermire il pallone. E poi ci sono anche i miracoli di Tempesti, decisivo in almeno una dozzina di circostanze.

La Spagna ha lottato, provando a tenere testa agli azzurri, a far sentire il fiato sul collo ed ad annegare il minimo tentativo di fuga: ci è riuscita nella prima metà gara, quando ha tallonato il Settebello rimanendo indietro di un gol appena. Poi si è inchinata, complice anche la mancanza di lucidità nelle fasi di superiorità numerica e l’impotenza di Iñaki Aguilar sui tiri centrali dal perimetro. Non ha inciso il senatore Iván Pérez, autore di un gol bellissimo ma inibito dai due falli personali a metà gara. Soprattutto, hanno deluso i giocatori più attesi: Molina, Xavi García, Perrone, tutti a secco. Sarebbe un delitto accusarli di mancanza di valentía, di quel valore eroico che Hemingway esaltava nei toreri protagonisti dei suoi libri: semplicemente, non hanno mantenuto le promesse nella sfida che poteva valere subito la qualificazione olimpica. A Londra, invece, ci andrà sicuramente il Settebello di Campagna che ritrova ancora la Croazia del maestro Rudić: lo ha superato un mese fa, ai rigori, alla World League di Firenze. Non diteglielo, ma anche in quel caso era una semifinale…

 

Martedì 26 luglio 2011
ITALIA-SPAGNA 10-6 (2-1, 3-3, 3-1, 2-1)
Natatorium, Shanghai

 

ITALIA: Tempesti, Amaurys Pérez, Gitto, Figlioli 4, Giorgetti 1, Felugo 1, Figari, Gallo 1, Presciutti 2, Fiorentini, Aicardi 1, Deserti, Pastorino. All. Campagna.

SPAGNA: Iñaki Aguilar, Mario García 1, Marsal 1, Fernández 1, Molina, Minguell, Roca, Español 1, Vallés 1, Perrone, Iván Pérez 1, Xavi García, López-Pinedo. All. Rafael Aguilar.

ARBITRI: Margeta (SLO) e Naumov (RUS).

NOTE: superiorità numeriche Italia 3/5, Spagna 3/10. Espulso definitivamente Figari a 2’40” tt per somma di falli.

SHANGHAI, AL VIA I QUARTI

Australia per il Setterosa, Spagna per il Settebello: in palio semifinali e un posto per Londra 2012.

Tre giorni di riposo, tre giorni per ricaricare le pile, tre giorni per studiare vizi e virtù degli avversari. Adesso, però, è il momento di tuffarsi nuovamente, consapevoli che è vietato sbagliare. I Mondiali di nuoto di Shanghai entrano nel vivo della competizione nei due tornei di pallanuoto: domani le nazionali femminili scendono in acqua al Natatorium per disputare i quarti di finale, martedì toccherà agli uomini. Chi vince la seconda tornata di partite da dentro o fuori – ieri e oggi è stata la volta degli spareggi per i quarti – entra in zona medaglie e, soprattutto, si qualifica per le Olimpiadi di Londra.

Il Setterosa, dopo la vittoria con qualche brivido sulla Cina, si appresta ad affrontare l’Australia che, ieri, ha sconfitto in dirittura d’arrivo l’Ungheria (10-9). Avversario ostico e sulla carta superiore, il gruppo allenato da Greg McFadden: ai Mondiali giocati in casa a Melbourne, nel 2007, ottenne l’argento ed in quella squadra comparivano le esperte sorelle Rippon – Rebecca e Melissa -, il centroboa Gemma Beadsworth – il fratello Jamie è stato in nazionale maschile – e Bronwen Knox. Ma il vero spauracchio del Setterosa si chiama Rowena Webster: attaccante classe 1987, può occupare più ruoli ed è la miglior marcatrice delle Stingers con undici reti personali, quattro segnate nella sola partita con l’Ungheria. Se la difesa azzurra riesce a limitarla, le semifinali potrebbero non essere un miraggio. Esperienza da vendere anche in porta con Alicia McCormack, altra reduce dal secondo posto di quattro anni fa.

Quarto di finale carico di significato, invece, per il Settebello che affronta la Spagna vittoriosa di misura sull’Australia (9-8) e vicecampione in carica: sarà, innanzitutto, un derby tra cubani naturalizzati. Da una parte c’è l’azzurro Amaurys Pérez, difensore classe 1976, nella selezione iberica ha fatto il suo ritorno il centroboa Iván Pérez, 40 anni lo scorso giugno: dati i rispettivi ruoli, è molto probabile che si ritrovino a marcarsi l’un l’altro. C’è poi la cabala: nelle ultime edizioni dei Mondiali ha sempre vinto la Spagna, anche se un anno fa, a Zagabria, un successo sugli iberici segnò l’esordio dell’Italia agli Europei. Successe nel 2001 a Fukuoka in semifinale (4-2), si è ripetuto quattro anni dopo a Montréal – 7-5 nel girone eliminatorio e 7-4 nelle semifinali per i piazzamenti dal quinto all’ottavo posto – ed un paio di anni più tardi a Melbourne, ai quarti di finale (7-5). E, infine, c’è il ricordo della leggendaria finale olimpica di Barcellona 92, con la rete dell’azzurro Gandolfi che regalò l’oro al Settebello chiudendo una sfida protrattasi addirittura per sei tempi supplementari). Detto del sempiterno centroboa di origini caraibiche, quattro sono gli avversari da tenere d’occhio nel settebello di Rafa Aguilar: Guillermo Molina, possente centrovasca in forza alla Pro Recco; il compagno di club Felipe Perrone, difensore con licenza di segnare (tre gol su altrettanti tentativi a rete contro gli australiani); Marc Minguell, recentemente acquistato dal Posillipo; Javier García, fastidioso mancino del Primorje reduce da una tripletta negli ottavi di finale.

Nelle altre sfide, in campo femminile c’è già una finale anticipata, quella tra Stati Uniti e Russia, con le americane, campionesse mondiali in carica, che partono da favorite. Da seguire anche Grecia-Olanda, mentre il Canada dovrebbe spuntarla sulla Cina che sarà, come sempre, seguita dal pubblico di casa. Tra gli uomini è da appuntare il derby balcanico – ma guarda un po’… – tra Croazia e Montenegro: da questa sfida uscirà il nome dell’avversaria di Italia o Spagna in semifinale. Nell’altra parte del tabellone, l’Ungheria parte avvantaggiata contro gli Stati Uniti mentre la Germania non dovrebbe impensierire i campioni mondiali in carica della Serbia.

 

AI QUARTI ANCHE IL SETTEBELLO

Vittoria sulla Germania (7-6) dopo una rincorsa di tre tempi: la pallanuoto qualifica entrambe le nazionali ai quarti.

Se non accede direttamente ai quarti di finale dei Mondiali di Shanghai sia con la nazionale femminile che con quella maschile non è l’Italia. Se non vince di misura, e con tanta sofferenza, l’ultima partita della fase eliminatoria non è l’Italia. Viva il Setterosa, allora, che evita gli spareggi tra seconde e terze classificate domando le cinesi per 10-9. E viva anche il Settebello che sconfigge una Germania più coriacea che mai – 7-6 il finale, ma sarebbe bastato anche un pareggio -, si qualifica per i quarti di finale ed evita di incrociarvi la temibile Serbia. Chiaro, è ancora presto per dirlo, ma viene da pensare che, sulla scia del doppio argento messo al collo in World League, tanto le donne quanto gli uomini stiano ridando alla pallanuoto italiana quel prestigio che pareva oramai smarrito, dopo anni e anni di trionfi.

Due vittorie simili, quelle del Setterosa prima e del Settebello poi, nella giornata decisiva della fase eliminatoria: entrambe costituivano uno scontro diretto per la vetta del girone, entrambe sono state strappate con un solo gol di vantaggio. Eppure sono maturate in maniera diversa, quasi agli antipodi. Mentre le ragazze di Fabio Conti hanno subìto il ritorno delle cinesi dopo tre tempi da regine indiscusse dell’acqua, gli uomini di Sandro Campagna inseguono gli scorbutici tedeschi per buona parte dei ventiquattro minuti, salvo poi tramortirli nell’ultimo parziale. Dopo gli iniziali vantaggi siglati da Figlioli (1-0) e Aicardi (2-1), il Settebello smarrisce la diritta via: a destare stupore sono le reti incassate con la difesa schierata a uomini pari – quattro su sei totali – che mettono a nudo la giornata nera di Stefano Tempesti, beffato dai non irresistibili fendenti di Real e dell’ex posillipino Politze. Compassato, poco lucido in fase di conclusione, il Settebello arriva all’intervallo lungo sotto di due reti ed il distacco rimane tale per buona parte del terzo parziale.

Ed è proprio nella prima, vera situazione di difficoltà di questo torneo che gli azzurri dimostrano di essere squadra vera, dandosi una mano l’un l’altro e reagendo con grande determinazione ma senza affrettare le operazioni di gioco: Tempesti decide di chiudere bottega dalle sue parti, i giocatori di movimento provano a calare la carta delle controfughe e della scaltrezza. Risultato: la rete che dimezza lo svantaggio in superiorità numerica (Fiorentini), il fondamentale pareggio che arriva in ripartenza (Aicardi, autore di una spumeggiante tripletta) ed infine il gol della liberazione con una sassata di Gitto dai cinque metri. Una grossa mano, va detto che dopo due tempi abbandona il proprio fortino il grande Čigir’, infortunato, sostituito dal meno invalicabile Kong. Ma si finirebbe per sminuire la grande rimonta degli azzurri. Che, adesso, avranno tre giorni a disposizione per smaltire qualche tossina, perfezionare ciò che oggi non è andato e prepararsi per i quarti di finale, dove affronteranno la vincente della sfida tra Spagna ed Australia.

 

Venerdì 22 luglio 2011
ITALIA-GERMANIA 7-6 (2-3, 1-2, 1-1, 2-0)
Natatorium, Shanghai

 

ITALIA: Tempesti, Pérez, Gitto 1, Figlioli 1, Giorgetti, Felugo 1, Figari, Gallo, Presciutti, Fiorentini 1, Aicardi 3, Deserti, Pastorino. All. Campagna.

GERMANIA: Čigir’, Naroska, Schroedter, Real 2, Marko Stamm, Politze 2, Bukowski, Schüler 1, Kreuzmann, Oeler 1, Schlotterbeck, Eidner, Kong. All. Hagen Stamm.

ARBITRI: Borrell (ESP) e Stavridis (GRE).

NOTE: superiorità numeriche Italia 3/8, Germania 2/6. Espulso definitivamente Schroedter a 3’40” tt per somma di falli. 100 presenze in nazionale per Presciutti.

SETTEROSA, TUTTO FACILE

Italdonne a valanga nella seconda partita dei Mondiali di Shanghai: 18-2 al Sudafrica.

Gli amanti delle statistiche e della cabala saranno più che soddisfatti: nel doppio confronto Italia-Sudafrica ai Mondiali di nuoto di Shanghai il divario finale è di sedici reti. Se, infatti, ieri il Settebello aveva esordito con uno spumeggiante 17-1 ai danni della selezione africana, il Setterosa non è da meno e nella seconda “fatica” di questi Mondiali sommerge le avversarie per 18-2. Giovedì, contro la Cina, sfida decisiva per il primo posto: chi vince si qualifica subito per i quarti di finale, chi perde dovrà probabilmente giocarseli con la Spagna.

Difficile, se non impossibile, trovare qualcosa che non sia andato in questa straripante vittoria delle azzurre di Fabio Conti: la Gorlero, schierata per gran parte dell incontro tra i pali, capitola solamente in un paio di occasioni e solo nel primo tempo, l’unico in cui le sudafricane tengono, parzialmente, testa al Setterosa. Dopo il richiamo del ct, la difesa serra i battenti e l’attacco funziona a pieno regime: buono il dato della superiorità numerica (4/7), incoraggiante il fatto che siano andate quasi tutte a segno almeno una volta, tra cui cinque delle sei esordienti convocate da Conti. Miglior marcatrice la chioccia Casanova (quattro reti), seconda tripletta consecutiva sia per la senatrice Bianconi che per la Savioli, una dei volti nuovi del Setterosa.

Pressoché da copione gli esiti degli altri raggruppamenti: nel girone A comandano, in coabitazione a quattro punti, gli Stati Uniti dopo il formidabile 16-7 all’Ungheria e l’Olanda di Mauro Maugeri, vittoriosa sul Kazakistan per 13-3. Nel girone B il Canada guadagna, di fatto, l’accesso ai quarti: il successo, ottenuto con disarmante semplicità, sull’Uzbekistan arriva dopo quello, fondamentale, sull’Australia e adesso basterà un pareggio contro la Nuova Zelanda. Che, nel frattempo, ha perso (4-12) il derby oceanico con le australiane. Infine nel girone C, quello da cui uscirà la diretta avversaria di Italia o Cina agli ottavi, a guardare tutte dall’alto sono Russia e Grecia: le campionesse europee in carica si sbarazzano della Spagna infliggendole dieci reti di scarto (18-8), le elleniche faticano più del dovuto ma sconfiggono comunque il Brasile (11-8), compiendo l’allungo decisivo solo nel terzo tempo. Domani spazio al torneo maschile, con l’attesa sfida Italia-Stati Uniti.

IL SETTEROSA SI BEVE UN CUBA

Esordio facile facile per la nazionale femminile contro le caraibiche (12-4) ai Mondiali di Shanghai.

L’Italia della pallanuoto (femminile) debutta ai Mondiali di Shanghai con una vittoria piuttosto eloquente (12-4), ma questo fa relativamente notizia, specie se l’avversario si chiama Cuba. L’Italia della pallanuoto (femminile) inizia con una prova di carattere, dimostrando grande concentrazione piuttosto che doti tecniche fuori dal comune: eccolo, il dato significativo di questa prima partita. Il Setterosa di Fabio Conti non si cura sugli allori e nell’esordio ai Mondiali di nuoto in Cina batte con autorevolezza le malcapitate caraibiche.

Inutile spendere fiumi d’inchiostro – o meglio, inutile consumare la tastiera… – su una partita che mai ha avuto una trama: si può giusto evidenziare il dato positivo delle azzurre in inferiorità numerica (solo un gol concesso, su quattro occasioni, alle cubane), si può celebrare la loro bravura nel non sottovalutare un avversario comunque innocuo. E si può evidenziare la buona prova delle sei debuttanti portate in Estremo Oriente da Conti: se il ct romano, a fine gara, spende buone parole per la 18enne Francesca Pomeri, l’attaccante Martina Savioli ha addirittura bagnato l’esordio mondiale con una tripletta, risultando la miglior marcatrice azzurra di giornata assieme alle veterane Abbate e Bianconi. Sicure, determinate, fredde, le azzurre sono pronte ad affrontare martedì il Sud Africa, sconfitto sonoramente dalla Cina. Quel Sud Africa che, per uno strano caso del destino, domani terrà a battesimo il Settebello, nella giornata di apertura del torneo maschile.

Poche le sorprese negli altri gironi: il big match tra l’Olanda di Mauro Maugeri, detentrice del titolo olimpico, e la corazzata USA finisce in parità (7-7), con numerosi rovesciamenti di fronte e accenni di fuga ben presto annullati. Straordinaria la prova delle quasi omonime Vermeer e Wenger: entrambe hanno segnato tre reti, entrambe lo hanno fatto andando alla conclusione in altrettante circostanze, chiudendo quindi con un invidiabile 100% di realizzazione. Il Canada si conferma una candidata autorevole alla vittoria finale superando agevolmente l’Australia, mentre la sfida tra Grecia e Spagna non delude le attese: le elleniche trionfano 10-9 (triplette per Asimaki e Gerolymou), ma le dirette avversarie, trascinate da Blanca Gil, confermano l’ascesa iberica ai massimi livelli della pallanuoto anche in ambito femminile.