SETTEROSA, TUTTO FACILE

Italdonne a valanga nella seconda partita dei Mondiali di Shanghai: 18-2 al Sudafrica.

Gli amanti delle statistiche e della cabala saranno più che soddisfatti: nel doppio confronto Italia-Sudafrica ai Mondiali di nuoto di Shanghai il divario finale è di sedici reti. Se, infatti, ieri il Settebello aveva esordito con uno spumeggiante 17-1 ai danni della selezione africana, il Setterosa non è da meno e nella seconda “fatica” di questi Mondiali sommerge le avversarie per 18-2. Giovedì, contro la Cina, sfida decisiva per il primo posto: chi vince si qualifica subito per i quarti di finale, chi perde dovrà probabilmente giocarseli con la Spagna.

Difficile, se non impossibile, trovare qualcosa che non sia andato in questa straripante vittoria delle azzurre di Fabio Conti: la Gorlero, schierata per gran parte dell incontro tra i pali, capitola solamente in un paio di occasioni e solo nel primo tempo, l’unico in cui le sudafricane tengono, parzialmente, testa al Setterosa. Dopo il richiamo del ct, la difesa serra i battenti e l’attacco funziona a pieno regime: buono il dato della superiorità numerica (4/7), incoraggiante il fatto che siano andate quasi tutte a segno almeno una volta, tra cui cinque delle sei esordienti convocate da Conti. Miglior marcatrice la chioccia Casanova (quattro reti), seconda tripletta consecutiva sia per la senatrice Bianconi che per la Savioli, una dei volti nuovi del Setterosa.

Pressoché da copione gli esiti degli altri raggruppamenti: nel girone A comandano, in coabitazione a quattro punti, gli Stati Uniti dopo il formidabile 16-7 all’Ungheria e l’Olanda di Mauro Maugeri, vittoriosa sul Kazakistan per 13-3. Nel girone B il Canada guadagna, di fatto, l’accesso ai quarti: il successo, ottenuto con disarmante semplicità, sull’Uzbekistan arriva dopo quello, fondamentale, sull’Australia e adesso basterà un pareggio contro la Nuova Zelanda. Che, nel frattempo, ha perso (4-12) il derby oceanico con le australiane. Infine nel girone C, quello da cui uscirà la diretta avversaria di Italia o Cina agli ottavi, a guardare tutte dall’alto sono Russia e Grecia: le campionesse europee in carica si sbarazzano della Spagna infliggendole dieci reti di scarto (18-8), le elleniche faticano più del dovuto ma sconfiggono comunque il Brasile (11-8), compiendo l’allungo decisivo solo nel terzo tempo. Domani spazio al torneo maschile, con l’attesa sfida Italia-Stati Uniti.

IL SETTEROSA SI BEVE UN CUBA

Esordio facile facile per la nazionale femminile contro le caraibiche (12-4) ai Mondiali di Shanghai.

L’Italia della pallanuoto (femminile) debutta ai Mondiali di Shanghai con una vittoria piuttosto eloquente (12-4), ma questo fa relativamente notizia, specie se l’avversario si chiama Cuba. L’Italia della pallanuoto (femminile) inizia con una prova di carattere, dimostrando grande concentrazione piuttosto che doti tecniche fuori dal comune: eccolo, il dato significativo di questa prima partita. Il Setterosa di Fabio Conti non si cura sugli allori e nell’esordio ai Mondiali di nuoto in Cina batte con autorevolezza le malcapitate caraibiche.

Inutile spendere fiumi d’inchiostro – o meglio, inutile consumare la tastiera… – su una partita che mai ha avuto una trama: si può giusto evidenziare il dato positivo delle azzurre in inferiorità numerica (solo un gol concesso, su quattro occasioni, alle cubane), si può celebrare la loro bravura nel non sottovalutare un avversario comunque innocuo. E si può evidenziare la buona prova delle sei debuttanti portate in Estremo Oriente da Conti: se il ct romano, a fine gara, spende buone parole per la 18enne Francesca Pomeri, l’attaccante Martina Savioli ha addirittura bagnato l’esordio mondiale con una tripletta, risultando la miglior marcatrice azzurra di giornata assieme alle veterane Abbate e Bianconi. Sicure, determinate, fredde, le azzurre sono pronte ad affrontare martedì il Sud Africa, sconfitto sonoramente dalla Cina. Quel Sud Africa che, per uno strano caso del destino, domani terrà a battesimo il Settebello, nella giornata di apertura del torneo maschile.

Poche le sorprese negli altri gironi: il big match tra l’Olanda di Mauro Maugeri, detentrice del titolo olimpico, e la corazzata USA finisce in parità (7-7), con numerosi rovesciamenti di fronte e accenni di fuga ben presto annullati. Straordinaria la prova delle quasi omonime Vermeer e Wenger: entrambe hanno segnato tre reti, entrambe lo hanno fatto andando alla conclusione in altrettante circostanze, chiudendo quindi con un invidiabile 100% di realizzazione. Il Canada si conferma una candidata autorevole alla vittoria finale superando agevolmente l’Australia, mentre la sfida tra Grecia e Spagna non delude le attese: le elleniche trionfano 10-9 (triplette per Asimaki e Gerolymou), ma le dirette avversarie, trascinate da Blanca Gil, confermano l’ascesa iberica ai massimi livelli della pallanuoto anche in ambito femminile.