TOUR: VOECKLER VINCE MA CONTADOR PRENDE LA MAGLIA

Contador attacca Schleck quando è colpito da un guasto meccanico e conquista la maglia gialla tra i fischi del pubblico di Bagnères-de-Luchon

Thomas VoecklerIl Tour entra nell’ultima settimana di corsa, continuando sulla strada dei Pirenei già intrapresa col tappone di ieri. I 187.5 km tra Pamiers e Bagnères-de-Luchon scorrono infatti tra i monti e le valli che segnano il confine franco-spagnolo, attraversando il Col de-Portet-d’Aspet, con la sua maledetta discesa dove trovò la morte Fabio Casartelli, il Col-des-Ares e il Port-de-Balès, oltre 19 km di ascesa al 6.1%. La salita termina a 21 km dal traguardo, dove si giunge attraverso una picchiata lunga e tecnica. La città termale di Bagnères-de-Luchon, sede di arrivo della prima tappa pirenaica della storia, esattamente cento anni fa con la vittoria di Octave Lapize.

Per i primi novanta chilometri, il gruppo rintuzza con determinazione ogni tentativo di fuga: solamente dopo svariati attacchi, prende il largo la fuga di giornata, composta da Alessandro Ballan (BMC), Francesco Reda (Quick Step), Brian Vandborg (Liquigas-Doimo), Johan Vansummeren (Garmin), Sergei Ivanov (Team Katusha), Lloyd Mondory (Ag2r-La Mondiale), Luke Roberts (Team Milram), Aitor Pérez (Footon-Servetto) e i compagni di squadra Sébastien Turgot e Thomas Voeckler (Bbox Bouygues Telecom). Questo plotoncino, ben assortito tra passisti puri come Vansummeren, Vandborg e Roberts e corridori completi come Pérez Arrieta, Voeckler e il nostro Ballan, guadagna rapidamente un vantaggio interessante: ai piedi del Port-de-Balès il margine è di oltre 8 minuti sul gruppo maglia gialla. Sin dai primi chilometri dell’ascesa, Turgot, Mondory e il cosentino Reda non riescono a tenere il ritmo scandito dai compagni di fuga, in particolare dal longilineo Vansummeren, 197 cm x 79 kg.  Lo stesso Ballan, già attivo due giorni or sono, sembra brillante, reagendo prontamente agli scatti di Vansummeren, ma non può nulla quando, verso metà salita, Voeckler allunga in modo deciso, restando in testa da solo. Con il suo stile un po’  a ciondoloni, sgraziato come pochi ma efficace, il ragazzo alsaziano guadagna rapidamente un buon margine su Ballan, il suo primo inseguitore, e non perde eccessivamente dal plotone della maglia gialla, condotto dagli uomini della Saxo Bank di Andy Schleck, nel quale gradualmente restano solo i migliori della classifica generale. Ai 2 km dalla vetta, succede l’imprevedibile: Schleck ha un salto di catena e Contador, accortosi immediatamente del problema meccanico del rivale, gli scatta in faccia, seguito da Sánchez e Men’šov. Il lussemburghese, staccato di una trentina di secondi, reagisce con un’azione di pura adrenalina, e in cima alla montagna ha già dimezzato il suo ritardo, lanciandosi in discesa. Su questo terreno, Contador riprende a guadagnare, ben aiutato da Men’šov e da Sánchez, mentre la maglia gialla può contare solo su qualche sparuto cambio offertogli dal belga Van den Broeck. Mentre dietro si lotta per la leadership del Tour, davanti Thomas Voeckler va a compiere l’impresa forse più bella di una carriera che lo ha sempre visto all’attacco, sin dalla prima stagione da professionista: campione nazionale francese in carica, questo ragazzo cresciuto nei Caraibi, in Martinica, coglie il suo secondo trionfo alla Grande Boucle, nella quale era anche stato maglia gialla per ben dieci giorni nel 2004. Il veneto Ballan difende egregiamente la seconda posizione, ma gli occhi di tutti sono puntati sui secondi che separeranno Contador e Schleck: alla fine sono 39, e lo spagnolo può così conquistare la divisa di leader della corsa, mentre il lussemburghese è comprensibilmente deluso ed arrabbiato per il colpo di sfortuna che lo ha privato della prima posizione. Ma il Tour non è certo finito oggi.

Domani il più classico dei tapponi pirenaici, 199.5 km tra Bagnères-de-Luchon e Pau, attraverso il Peyresourde, l’Aspin, il Tourmalet e l’Aubisque, salite storiche che, per quanto lontane dal traguardo, faranno sicuramente la differenza.

Lunedì 19 luglio 2010
Tour de France, quindicesima tappa
Pamiers- Bagnères-de-Luchon (187.5 km)

ORDINE D’ARRIVO:

Ciclista Squadra Tempo
1. Thomas VOECKLER
Bbox Bouygues Tlc 4h44’51”       (media 39.5 km/h)
2. Alessandro BALLAN
BMC a 1’20”
3. Aitor PÉREZ Footon Servetto
stesso tempo
4. Lloyd MONDORY
Ag2r a 2’50”
5. Luke ROBERTS
Team Milram stesso tempo

CLASSIFICA GENERALE:

Ciclista Squadra Tempo
1. Alberto CONTADOR
Astana 72h50’42”
2. Andy SCHLECK
Saxo Bank a 8″
3. Samuel SÁNCHEZ
Euskaltel-Euskadi a 2’00”
14. Ivan BASSO
Liquigas Doimo a 9’15”

MAGLIA VERDE (punti):

Ciclista Squadra Punti
1. Alessandro PETACCHI
Lampre-Farnese Vini 187
2. Thor HUSHOVD
Cérvelo 185
3. Mark CAVENDISH
Team Htc-Columbia 162

MAGLIA A POIS (montagna):

Ciclista Squadra Punti
1. Anthony CHARTEAU Bbox Bouygues Tlc 115
2. Jérôme PINEAU
Quick Step 92
3. Thomas VOECKLER
Bbox Bouygues Tlc 82

MAGLIA BIANCA (giovani):

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 72h50’50”
2. Robert GESINK
Rabobank a 4’53”
3. Roman KREUZIGER
Liquigas-Doimo a 6’56”

Marco Regazzoni

TOUR: L’IMPRESA RIBLON NEL GIORNO DELLA GUERRA PSICOLOGICA

Schleck e Contador si sfidano sui nervi mentre il Tour arriva sui Pirenei. Ivan Basso perde ancora terreno

Gruppo verso i PireneiLa quattordicesima tappa è la prima di un terribile poker sui Pirenei. Da quindici anni a questa parte però il 18 luglio al Tour non è mai un giorno felice; troppo vivo il ricordo di Fabio Casartelli oro olimpico a Barcellona 1992 morto sulle strade di queste montagne quindici anni fa.

Si parte dal borgo medievale di Revel per arrivare dopo, 184 chilometri, a Ax 3 Domaines. Come sempre si parte a tutta e, dopo una serie di scatti e contro scatti, al quarto chilometro si forma un gruppetto di nove corridori. Di questi cinque sono francesi: Christophe Riblon dell’Ag2r, Pierre Rolland della Bouyigues Telecom, Benoît Vaugrenard della Française de Jeux e i due della Cofidis, Amaël Moinard e Stéphane Auge. Con loro ci sono anche il gallese del Team Sky Geraint Thomas, il belga della Quick Step Jurgen Van De Walle, il russo della Katusha Pavel Brutt e lo statunitense della Garmin David Zabriskie.

La fuga raggiunge un vantaggio massimo di 10 minuti e a quel punto l’Astana comincia a tirare. È l’inizio della personalissima guerra che stanno combattendo Contador e Schleck. Il giovane lussemburghese pur avendo la maglia gialla si dimostra intenzionato a far ricadere gli oneri della corsa sull’Astana: i Saxo Bank non tirano un metro e per tutta la tappa Andy non si schioderà dalle ruote di Contador.

Quando comincia la salita che porta a Port le Pailhères, gran premio della montagna hors categorie, il gruppetto dei nove fuggitivi tirato da Riblon si sgretola di fronte all’asperità della salita. Col francese restano solamente Van de Walle e Moinard. Dal gruppo, sempre tirato dagli uomini Astana il primo a scattare è il ventitreenne Rafael Valls Ferri della Footon Servetto. Dal gruppo evade anche Sastre col compagno di squadra Gustov affiancati momentaneamente da Di Gregorio e Sivstov. A metà della salita fuoriesce anche il sempre combattivo Kiryenka che a 35 km dall’arrivo si riporta su Sastre.

Al gran premio della montagna il francese Riblon rimane l’unico davanti. Seguono Moinard e Van de Walle e il terzetto Sasre, Kiryenka e Valls Ferri. Dietro Charteau (7°) e Cunego (8°) scattano per i punti della maglia a Pois. Cunego in discesa si riporta sul terzetto di Sastre. Riblon comincia in solitaria l’ascesa verso Ax 3 Domaines con 2’ e 50’’ sul gruppo tirato da Vinokurov da cui si staccano i due Liquigas Basso e Kreuziger.

Fatta selezione, Contador e Schleck iniziano a controllarsi. Il giovane lussemburghese affronta tutta l’ultima salita incollato alla ruota di Contador disinteressandosi completamente di tutti gli altri. A quattro chilometri e mezzo lo spagnolo parte una prima volta, ci riprova ai tre km ma il lussemburghese, Men’šov, Gesink e Samuel Sánchez gli rispondono. Gli allunghi fra i due però non servono a fare selezione ma sono una battaglia della guerra psicologica che si concluderà solo sui Campi Elisi. Dopo gli scatti infatti i due favoriti si prodigano in un sur place che permette agli altri di riportarsi sotto.

Tra i due litiganti ne approfittano Men’šov e Sánchez per rosicchiare qualche secondo, ma soprattutto Riblon che corona con la sua prima vittoria al Tour un’impresa davvero fantastica durata 180 km. Il francese, ex pistard, ha sorpreso tutti per le sue eccellenti doti da scalatore.

Domani seconda tappa pirenaica si parte da Pamier e dopo 187 km si arriva a Bagnères-de-Luchon. Dopo l’omaggio a Casartelli sul Portes d’Aspet, i fuochi d’artificio esploderanno sull’ascesa del Port de Balès, Gpm hors categorie situato a 20km dal traguardo

Domenica 18 luglio 2010
Tour de France, quattordicesima tappa
Revel – Ax 3 Domaines (184 km)

ORDINE D’ARRIVO:

Ciclista Squadra Tempo
1. Christophe RIBLON
Ag2r 4h52’42”
2. Denis MEN’ŠOV
Rabobank a 54″
3. Samuel SÁNCHEZ Euskaltel-Euskadi stesso tempo
4. Andy SCHLECK
Saxo Bank a 1’08”
5. Joaquim RODRÍGUEZ
Team Katusha stesso tempo
9. Damiano CUNEGO Lampre-Farnese Vini a 1’49”

CLASSIFICA GENERALE:

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 68h02’30”
2. Alberto CONTADOR Astana a 31″
3. Samuel SÁNCHEZ
Euskaltel-Euskadi a 2’21”
10. Ivan BASSO
Liquigas Doimo a 6’52”

MAGLIA VERDE (punti):

Ciclista Squadra Punti
1. Alessandro PETACCHI
Lampre-Farnese Vini 187
2. Thor HUSHOVD
Cérvelo 185
3. Mark CAVENDISH
Team Htc-Columbia 162

MAGLIA A POIS (montagna):

Ciclista Squadra Punti
1. Anthony CHARTEAU Bbox Bouygues Tlc 115
2. Jérôme PINEAU
Quick Step 92
3. Andy SCHLECK
Saxo Bank 76

MAGLIA BIANCA (giovani):

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 68h02’30”
2. Robert GESINK
Rabobank a 4’27”
3. Roman KREUZIGER
Liquigas-Doimo a 7’11”

Nicola Sbetti

TOUR: UN “VINO” D’ANNATA TRIONFA A REVEL

Prima dei Pirenei, Vinokurov trova la vittoria dopo la crisi di ieri in casa Astana; la mglia verde ritorna sulle spalle di Petacchi

Alexandre VinokurovAvvicinandosi sempre più ai Pirenei, il Tour de France offre una serie di tappe comunque mosse ed interessanti: se quella di ieri ha visto una vera e propria bagarre tra gli uomini di classifica, anche quella odierna presenta un percorso vallonato, ricco di insidie e adatto anche a colpi di mano nel finale. I 196 km tra Rodez e Revel presentano infatti cinque gran premi della montagna di quarta e terza categoria, con una salita di 1900 metri al 6% che termina a 8 km dal traguardo. Il comune dell’Alta Garonna dove si conclude la frazione odierna ha già ospitato il Tour in diverse occasioni: l’ultima volta fu nel 2005, con una grande vittoria del Falco della Val Seriana Paolo Savoldelli, allora compagno di squadra del dominatore Lance Armstrong.

Oggi ci vogliono soltanto 5 km prima che parta la fuga di giornata, composta da Sylvain Chavanel (Quick Step), da Juan Antonio Flecha (Team Sky) e da Pierrick Fedrigo (Bbox Bouygues Telecom). Si tratta di tre ottimi passisti: Chavanel ha già vinto due tappe in questa Grande Boucle, indossando per altrettanti giorni la maglia gialla; Flecha è il classico corridore da fuga, già vincitore della frazione di Tolosa al Tour 2003 e di un Campionato di Zurigo; Fedrigo, campione nazionale francese nel 2005, vanta già due successi al Tour de France. I tre, a differenza degli attaccanti di ieri, non rappresentano assolutamente un problema per gli uomini di classifica e per il leader Andy Schleck, e dunque il loro vantaggio sale rapidamente fino ai 5-6 minuti, ma non oltre perché comunque la Lampre-Farnese Vini di Petacchi pensa che lo spezzino, nonostante il tracciato vallonato, abbia comunque chance di vittoria, e impone dunque un ritmo regolare per tenere sotto controllo il terzetto al comando. Il lavoro di Simon Spilak e Adriano Malori per la squadra italiana e di Maxime Monfort per la HTC-Columbia di Cavendish permette al plotone principale di recuperare secondi su secondi: così, nonostante molti potessero pensare all’azione del terzetto come quella decisiva, ai -10 il gruppo è compatto, dopo aver completato l’inseguimento ai fuggitivi. Si arriva quindi all’ultima salita, sulla quale le squadre dei velocisti contano di tenere le fila serrate: tuttavia, Alessandro Ballan (BMC) prova ad attaccare in solitaria, però al termine della salita rinviene su di lui, a velocità doppia, il kazako Vinokurov (Astana), ancora deluso dal piazzamento di ieri. Per Ballan non c’è nulla da fare, e dietro nessuna squadra è in grado di riorganizzarsi per inseguire il compagno di Contador: Vinokurov, con un’azione da manuale, coglie la sua settima vittoria di tappa al Tour de France, tre anni dopo quello scandalo-doping che lo costrinse ad abbandonare la corsa e a subire una lunga squalifica. Sceso dalla bicicletta, il vincitore abbraccia Contador, ponendo fine alle polemiche nate ieri per lo scatto della spagnolo che di fatto è andato a riprendere il compagno di squadra, in fuga da inizio tappa. Ad una quindicina di secondi arriva il gruppo principale, comunque frazionato, e Cavendish precede Petacchi per il secondo posto, ma lo spezzino riconquista l’agognata maglia verde ai danni di Hushovd, solo ottavo al traguardo.

Domani, la quattordicesima tappa partirà da Revel: dopo un centinaio di chilometri relativamente tranquilli, il gruppo dovrà affrontare il Port de Pailhhères, 15.5 km al 7.9%, salita hors categorie ideale preambolo dell’ascesa sulla quale si concluderà la tappa, i 7.8 km all’8.2% che porteranno i corridori ad Aix-3-Domaines.

Sabato 17 luglio 2010
Tour de France, tredicesima tappa
Rodez – Revel (196 km)

ORDINE D’ARRIVO:

Ciclista Squadra Tempo
1. Alexander VINOKUROV Astana 4h26’26”    (media 44,1km/h)
2. Mark CAVENDISH
Team HTC-Columbia a 13″
3. Alessandro PETACCHI
Lampre-Farnese Vini stesso tempo
4. Edvald BOASSON HAGEN
Team Sky stesso tempo
5. José Joaquin ROJAS
Caisse d’Epargne stesso tempo

CLASSIFICA GENERALE:

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 63h08’40”
2. Alberto CONTADOR Astana a 31″
3. Samuel SÁNCHEZ
Euskaltel-Euskadi a 2’45
11. Ivan BASSO
Liquigas Doimo a 5’30”

MAGLIA VERDE (punti):

Ciclista Squadra Punti
1. Alessandro PETACCHI
Lampre-Farnese Vini 187
2. Thor HUSHOVD
Cérvelo 185
3. Mark CAVENDISH
Team Htc-Columbia 162

MAGLIA A POIS (montagna):

Ciclista Squadra Punti
1. Anthony CHARTEAU Bbox Bouygues Tlc 107
2. Jérôme PINEAU
Quick Step 92
3. Mario AERTS Omega Pharma-Lotto 65

MAGLIA BIANCA (giovani):

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 63h08’40”
2. Robert GESINK
Rabobank a 4’27”
3. Roman KREUZIGER
Liquigas-Doimo a 5’16”

Marco Regazzoni

TOUR: CAVENDISH – PETACCHI 3-2

Mark Cavendish si aggiudica lo sprint dell’undicesima tappa e conquista il terzo successo ma la maglia verde è di Petacchi

Mark CavendishIl sole e il caldo non danno tregua ai corridori nemmeno nell’undicesima tappa, lunga 184.5 km tra Sisteron e Bourg-lès-Valence. La città del distretto della Drôme, nel cuore della valle del Rodano, ospita per la prima volta il Tour de France, al termine di una frazione caratterizzata da un unico gran premio della montagna di terza categoria e da lunghissimi tratti di pianura e discesa.

A differenza di ieri, oggi è il primo attacco a portar via la fuga di giornata: il terzetto che si sgancia sin dai primissimi metri è composto da Anthony Geslin (Française des Jeux), esperto passista veloce, Stéphane Augé (Cofidis), trentaseienne vincitore di otto corse in carriera, e José Alberto Benitez (Footon-Servetto), longilineo scalatore spagnolo. Tra i fuggitivi, Geslin è indubbiamente il corridore più titolato: trentenne di Alençon, sale alla ribalta al Campionato del Mondo 2005, cogliendo una prestigiosa medaglia di bronzo alle spalle di Boonen e Valverde; tra i sette successi colti in carriera, si annoverano anche una Parigi-Camembert ed una Freccia del Brabante, corse dotate di un certo prestigio.

I ragazzi in testa alla corsa si danno cambi regolari, ma le squadre dei velocisti non vogliono perdere l’occasione di portare i propri capitani allo sprint, e dunque il vantaggio dei tre davanti non assume mai proporzioni troppo grandi, restando tra i 3 e i 5 minuti.  Ai 23 km dal traguardo, Augé, Geslin e Benitez si stringono reciprocamente la mano, congratulandosi per aver resistito oltre 150 km in fuga: il gruppo li riassorbe ed inizia la lunga preparazione della volata. Sfruttando il vento laterale, gli uomini della Saxo Bank, la squadra della maglia gialla, tentano però di fare i famigerati “ventagli”, e in effetti una parte del plotone perde contatto dai primi, ma tra di essi non c’è nessun big di classifica: dopo questa sparata, entrano in scena la HTC-Columbia di Mark Cavendish e la Lampre-Farnese Vini di Petacchi, che impongono un ritmo talmente elevato da scoraggiare qualunque tentativo di fuga nel finale. Proprio Cavendish, imboccato ottimamente dai compagni di squadra, si prodiga in uno sprint molto lungo ma al tempo stesso irresistibile per gli avversari, visto che né Petacchi né Farrar riescono ad uscirgli di ruota: un unico connubio di intelligenza, potenza e forza accompagnano la vittoria dell’inglese, con i suoi rivali che si devono accontentare dei piazzamenti. In compenso, Petacchi si consola conquistando la maglia verde della classifica a punti. Per Cavendish si tratta del tredicesimo successo in carriera alla Grande Boucle, superando così McEwen, Zabel e Cipollini nella graduatoria dei plurivittoriosi in questa corsa.

Domani sono in programma 210.5 km tra Bourg-de-Péage e Mende: cinque gran premi della montagna di terza e seconda categoria, ultimo scollinamento ad un paio di chilometri dalla conclusione, sulla cima intitolata a Laurent Jalabert. Tappa adattissima per fughe o colpi di mano nel finale.

Giovedì 15  luglio 2010
Tour de France, undicesima tappa
Sisteron – Bourg-lès-Valence (184.5 km)

ORDINE D’ARRIVO:

Ciclista Squadra Tempo
1. Mark CAVENDISH HTC-Columbia 4h42’29”
(media 39,2 km/h)
2. Alessandro PETACCHI
Lampre-Farnese Vini stesso tempo
3. Tyler FARRAR
Garmin stesso tempo
4. José Joaquin ROJAS
Caisse d’Epargne stesso tempo
5. Robbie MCEWEN
Team Katusha stesso tempo

CLASSIFICA GENERALE:

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 53h43’25”
2. Alberto CONTADOR Astana a 41″
3. Samuel SÁNCHEZ
Euskaltel-Euskadi a 2’45
10. Ivan BASSO
Liquigas Doimo a 5’09”

MAGLIA VERDE (punti):

Ciclista Squadra Punti
1. Alessandro PETACCHI
Lampre-Farnese Vini 161
2. Thor HUSHOVD Cérvelo 157
3. Robbie MCEWEN
Team Katusha 138

MAGLIA A POIS (montagna):

Ciclista Squadra Punti
1. Jérôme PINEAU Quick Step 92
2. Anthony CHARTEAU
Bbox Bouygues Tlc 90
3. Christophe MOREAU
Caisse d’Epargne 62

MAGLIA BIANCA (giovani):

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 53h43’25”
2. Robert GESINK
Rabobank a 4’22”
3. Roman KREUZIGER
Liquigas-Doimo a 5’11”

Marco Regazzoni

TOUR: A GAP LA FUGA PREMIA PAULINHO

Sergio PaulinhoIl 14 luglio è il giorno della festa nazionale francese, e migliaia di transalpini celebrano questa ricorrenza riversandosi in strada per assistere al Tour de France: per questo la tappa odierna, 179 km tra Chambéry e Gap, ha visto folle veramente immense ai lati del percorso, sebbene non fosse una frazione di alta montagna. Il tracciato vallonato di questa frazione, con una salita molto impegnativa posta però nella prima parte di gara, termina come detto a Gap, la città di quel Mondiale 1972 passato alla storia per il celeberrimo “Bitossi Bitossi Bitossi…Bassooo!!” decantato da Adriano de Zan ai microfoni Rai.  L’ultimo arrivo in questa città, nel 2006, premiò Pierrick Fedrigo davanti al nostro Salvatore Commesso, in lacrime per la delusione.

Cadel Evans (BMC), nonostante il gomito fratturato che gli ha fatto perdere la maglia gialla, parte regolarmente anche oggi. I primi chilometri sono costellati da innumerevoli tentativi di fuga: tra gli altri, ci prova anche il trentino Daniel Oss (Liquigas-Doimo), che però ha poca fortuna. I quattro che riescono invece ad ottenere il via libera del gruppo sono il portoghese Sergio Paulinho (Team RadioShack), vicecampione olimpico nel 2004 dietro Paolino Bettini; il belga Mario Aerts (Omega Pharma-Lotto), già all’attacco nei giorni precedenti; il suo connazionale Dries Devenyns (Quick Step), ventisettenne vincitore solo di una tappa al Giro dell’Austria; e il bielorusso Vasil Kiryienka (Caisse d’Epargne), ex pistard riconvertitosi in scalatore, tanto da vincere al Passo della Presolana durante il Giro d’Italia 2008. Al 65esimo chilometro, anche i due giovani francesi Pierre Rolland (Bbox Bouygues Telecom) e Maxime Bouet (Ag2r-La Mondiale) si uniscono ai fuggitivi. Dopo le fatiche di ieri, nessuno dei big ha intenzione di battagliare, e dunque il vantaggio dei sei al comando sale rapidamente sopra i 10’. Rolland, ventiquattrenne di Orléans, ha buone doti da scalatore, mentre Bouet, suo coetaneo della regione dell’Ain, è arrivato secondo nella controversa terza frazione di questo Tour, quella dello “sciopero” dei corridori.

Già a metà giornata si capisce che saranno proprio i sei coraggiosi a disputarsi la vittoria di questa tappa, visto che la Saxo Bank in vetta al gruppo impone un ritmo poco più che blando, senza alcun interesse a forzare, e i velocisti non possono essere competitivi su un percorso comunque impegnativo. Ai -15 inizia la bagarre tra i compagni di fuga: ci provano i due belgi, ma vengono ripresi da Paulinho e Kiryienka che poi fanno a loro volta la differenza, staccando tutti gli altri. Si giunge dunque ad una volata a due, col portoghese che è furbo nel mettersi a ruota del più rapido bielorusso sin dall’ultimo chilometro,  affiancandolo con lo scatto decisivo ai 300 metri e vanificando il tentativo di rimonta del corridore della Caisse d’Epargne. Paulinho, trent’anni di Oeiras, centra il dodicesimo successo di una carriera che lo aveva visto vincere tra le altre una tappa alla Vuelta 2006 e due titoli nazionali a cronometro. Il gruppo arriva a 14’19’’, senza alcun sussulto per le prime posizioni della classifica generale.

Domani undicesima tappa da Sisteron a Bourg-lès-Valence, 184.5 km con un solo GPM di terza categoria, adattissima agli sprinter. Il Tour inizia a spostarsi verso Ovest, verso quei Pirenei che saranno i protagonisti assoluti della seconda parte di corsa.

Mercoledì 14 luglio 2010
Tour de France, decima tappa
Chambéry – Gap (179 km)

ORDINE D’ARRIVO:

Ciclista Squadra Tempo
1. Sergio PAULINHO Team RadioShack 5h10’56″
(media 34,3 km/h)
2. Vasil KIRYIENKA
Caisse d’Epargne stesso tempo
3. Dries DEVENYNS
Quick Step a 1’29”
4. Pierre ROLLAND
Bbox Bouygues Tlc stesso tempo
5. Mario AERTS
Omega Pharma Lotto a 1’33”
10. Alessandro PETACCHI
Lampre-Farnese Vini a 14’19”

CLASSIFICA GENERALE:

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 49h00’56”
2. Alberto CONTADOR Astana a 41″
3. Samuel SÁNCHEZ
Euskaltel-Euskadi a 2’45
10. Ivan BASSO
Liquigas Doimo a 5’09”

MAGLIA VERDE (punti):

Ciclista Squadra Punti
1. Thor HUSHOVD Cérvelo 128
2. Alessandro PETACCHI Lampre-Farnese Vini
120
3. Robbie MCEWEN
Team Katusha 107

MAGLIA A POIS (montagna):

Ciclista Squadra Punti
1. Jérôme PINEAU Quick Step 91
2. Anthony CHARTEAU
Bbox Bouygues Tlc 90
3. Christophe MOREAU
Caisse d’Epargne 62

MAGLIA BIANCA (giovani):

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 49h00’56”
2. Robert GESINK
Rabobank a 4’22”
3. Roman KREUZIGER
Liquigas-Doimo a 5’11”

Marco Regazzoni