AD AMBURGO IL BIS DI FARRAR

Tyler FarrarLa Vattenfall Cyclassics di Amburgo è una corsa relativamente giovane, visto che la prima edizione è datata 1996, ma ha saputo gradualmente conquistarsi un posto di rilievo nel panorama ciclistico mondiale: certo, non sarà caratterizzata dai muri del Giro delle Fiandre o dal pavé della Parigi-Roubaix, però la gara che si snoda attorno alla città anseatica rappresenta comunque un appuntamento irrinunciabile per molti corridori che cercano la condizione in vista della Vuelta a España e per tanti velocisti che, attratti dalla facilità del percorso, puntano ad una vittoria di particolare pregio. L’edizione odierna di questa corsa è stata caratterizzata da una lunga fuga del francese Anthony Geslin (Française des Jeux), del russo Nikolay Trusov (Team Katusha) e del giovane lettone Gatis Smukulis (Ag2r-La Mondiale),  ripresi a meno di sette chilometri dal traguardo: nel finale ci hanno provato il campione nazionale tedesco Christian Knees (Team Milram) e quello svizzero Martin Elmiger (Ag2r-La Mondiale), ma i due, pur ottimi passisti, non hanno potuto nulla contro la furia del gruppo condotto a tutta velocità dagli uomini del Team Sky, intenzionati a portare in volata la stella norvegese Edvald Boasson Hagen.

Come da copione, si arriva infatti ad uno sprint a ranghi compatti: l’aretino Bennati (Liquigas-Doimo) prova a farsi largo ma viene chiuso alle transenne, senza riuscire a rimontare, lasciando così spazio ad un duello tra Boasson Hagen e Tyler Farrar (Garmin-Slipstream), con lo statunitense che ha la meglio per pochi centimetri. Il ventiseienne nativo di Wenatchee, nello stato di Washington, bissa così il successo della scorsa edizione, centrando il sesto successo stagionale dopo una tappa alla Tre Giorni di La Panne, il GP l’Escaut, la classifica finale del Delta Tour of Zealand e le frazioni di Utrecht e Bitonto al Giro d’Italia. Per quanto riguarda gli azzurri, Bennati chiude in sesta posizione e il sempre presente Marco Marcato (Vacansoleil) è decimo: da segnalare anche un tentativo di Filippo Pozzato (Team Katusha) a pochi chilometri dal traguardo, prontamente ripreso dal gruppo. Un bilancio non proprio soddisfacente per gli italiani, visto che in quindici edizioni di questa corsa ben sei erano state vinte dagli atleti di casa nostra: purtroppo, è finita l’epoca d’oro di Bettini, Bartoli e Rebellin, veri dominatori delle classiche sino a pochi anni fa, mentre Pozzato e Ballan non stanno certo vivendo una stagione indimenticabile, e il movimento ciclistico tricolore fa una certa fatica a sfornare atleti così adatti alle gare di un solo giorno.

Ordine d’arrivo:
1°Tyler FARRAR (Garmin-Slipstream), 213.7 km in 5h02’35’’, media 43 km/h;
2°Edvald BOASSON HAGEN (Team Sky) stesso tempo;
3°André GREIPEL (Team HTC-Columbia) stesso tempo;
4°Alexander KRISTOFF (BMC) stesso tempo;
5°Allan DAVIS (Astana) stesso tempo;
6°Daniele BENNATI (Liquigas-Doimo) stesso tempo.

Marco Regazzoni

TOUR: CAVENDISH – PETACCHI 3-2

Mark Cavendish si aggiudica lo sprint dell’undicesima tappa e conquista il terzo successo ma la maglia verde è di Petacchi

Mark CavendishIl sole e il caldo non danno tregua ai corridori nemmeno nell’undicesima tappa, lunga 184.5 km tra Sisteron e Bourg-lès-Valence. La città del distretto della Drôme, nel cuore della valle del Rodano, ospita per la prima volta il Tour de France, al termine di una frazione caratterizzata da un unico gran premio della montagna di terza categoria e da lunghissimi tratti di pianura e discesa.

A differenza di ieri, oggi è il primo attacco a portar via la fuga di giornata: il terzetto che si sgancia sin dai primissimi metri è composto da Anthony Geslin (Française des Jeux), esperto passista veloce, Stéphane Augé (Cofidis), trentaseienne vincitore di otto corse in carriera, e José Alberto Benitez (Footon-Servetto), longilineo scalatore spagnolo. Tra i fuggitivi, Geslin è indubbiamente il corridore più titolato: trentenne di Alençon, sale alla ribalta al Campionato del Mondo 2005, cogliendo una prestigiosa medaglia di bronzo alle spalle di Boonen e Valverde; tra i sette successi colti in carriera, si annoverano anche una Parigi-Camembert ed una Freccia del Brabante, corse dotate di un certo prestigio.

I ragazzi in testa alla corsa si danno cambi regolari, ma le squadre dei velocisti non vogliono perdere l’occasione di portare i propri capitani allo sprint, e dunque il vantaggio dei tre davanti non assume mai proporzioni troppo grandi, restando tra i 3 e i 5 minuti.  Ai 23 km dal traguardo, Augé, Geslin e Benitez si stringono reciprocamente la mano, congratulandosi per aver resistito oltre 150 km in fuga: il gruppo li riassorbe ed inizia la lunga preparazione della volata. Sfruttando il vento laterale, gli uomini della Saxo Bank, la squadra della maglia gialla, tentano però di fare i famigerati “ventagli”, e in effetti una parte del plotone perde contatto dai primi, ma tra di essi non c’è nessun big di classifica: dopo questa sparata, entrano in scena la HTC-Columbia di Mark Cavendish e la Lampre-Farnese Vini di Petacchi, che impongono un ritmo talmente elevato da scoraggiare qualunque tentativo di fuga nel finale. Proprio Cavendish, imboccato ottimamente dai compagni di squadra, si prodiga in uno sprint molto lungo ma al tempo stesso irresistibile per gli avversari, visto che né Petacchi né Farrar riescono ad uscirgli di ruota: un unico connubio di intelligenza, potenza e forza accompagnano la vittoria dell’inglese, con i suoi rivali che si devono accontentare dei piazzamenti. In compenso, Petacchi si consola conquistando la maglia verde della classifica a punti. Per Cavendish si tratta del tredicesimo successo in carriera alla Grande Boucle, superando così McEwen, Zabel e Cipollini nella graduatoria dei plurivittoriosi in questa corsa.

Domani sono in programma 210.5 km tra Bourg-de-Péage e Mende: cinque gran premi della montagna di terza e seconda categoria, ultimo scollinamento ad un paio di chilometri dalla conclusione, sulla cima intitolata a Laurent Jalabert. Tappa adattissima per fughe o colpi di mano nel finale.

Giovedì 15  luglio 2010
Tour de France, undicesima tappa
Sisteron – Bourg-lès-Valence (184.5 km)

ORDINE D’ARRIVO:

Ciclista Squadra Tempo
1. Mark CAVENDISH HTC-Columbia 4h42’29”
(media 39,2 km/h)
2. Alessandro PETACCHI
Lampre-Farnese Vini stesso tempo
3. Tyler FARRAR
Garmin stesso tempo
4. José Joaquin ROJAS
Caisse d’Epargne stesso tempo
5. Robbie MCEWEN
Team Katusha stesso tempo

CLASSIFICA GENERALE:

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 53h43’25”
2. Alberto CONTADOR Astana a 41″
3. Samuel SÁNCHEZ
Euskaltel-Euskadi a 2’45
10. Ivan BASSO
Liquigas Doimo a 5’09”

MAGLIA VERDE (punti):

Ciclista Squadra Punti
1. Alessandro PETACCHI
Lampre-Farnese Vini 161
2. Thor HUSHOVD Cérvelo 157
3. Robbie MCEWEN
Team Katusha 138

MAGLIA A POIS (montagna):

Ciclista Squadra Punti
1. Jérôme PINEAU Quick Step 92
2. Anthony CHARTEAU
Bbox Bouygues Tlc 90
3. Christophe MOREAU
Caisse d’Epargne 62

MAGLIA BIANCA (giovani):

Ciclista Squadra Tempo
1. Andy SCHLECK
Saxo Bank 53h43’25”
2. Robert GESINK
Rabobank a 4’22”
3. Roman KREUZIGER
Liquigas-Doimo a 5’11”

Marco Regazzoni