USA E AUSTRALIA, PRONTO RISCATTO

Americani e oceanici vincono le loro prime partite alla Super Final dopo la sconfitta all’esordio.

dal nostro inviato

FIRENZE Nessuna sorpresa nelle altre partite della seconda giornata di Super Final di World League alla piscina “Costoli” di Firenze: come era facilmente prevedibile, Stati Uniti ed Australia colgono il primo successo, rispettivamente contro Cina e Canada.

Difficile, tuttavia, etichettare come “partita da allenamento” la vittoria degli statunitensi sugli asiatici nel girone A: la Cina, infatti, resta in partita per oltre metà del primo tempo. Dopo la serata da polveri bagnate contro il Settebello, si riscatta nel migliore dei modi il capitano Tony Azevedo con ben quattro reti, con altrettanti compagni che si fermano invece alla doppietta personale. Onore, comunque, ai ragazzi di Cai Tianxiong per aver mostrato qualche segnale di crescita, anche se il dato delle superiorità numeriche (1/9) rimane impietoso come quello della partita contro la Serbia. Giornata da raccontare ai futuri nipotini per il cinese Guo Junliang: una tripletta contro i vicecampioni olimpici in carica no si verifica tutti i giorni.

Nel girone B, grande prova di forza dell’Australia, per niente distratta dalla tegola della squalifica per doping comminata al suo portiere James Stanton, comunque non convocato per la Super Final: i gialloverdi domano 13-8 il Canada prenotando, così, il terzo posto in classifica. Gli americani confermano, tuttavia, di essere squadra atleticamente preparata e solida in difesa, a dispetto della giovane età: da seguire il centroboa Nicolas Constantin, classe 1991, e l’attaccante Justin Boyd che si sta facendo le ossa in Europa con la calottina del Budva. Secondo penalty consecutivo neutralizzato da Randall: dopo il montenegrino Jokić l’altro giocatore ipnotizzato dal numero uno canadese è McGregor.

Domani giornata decisiva per stabilire le classifiche finali della fase eleiminatoria e dare così vita al tabellone dei quarti di finale: l’Italia gioca con la Cina, il match-clou è Serbia-Stati Uniti, chiudono il programma Montenegro-Australia e Croazia-Canada.

 

 

WORLD LEAGUE SUPER FINAL
FIRENZE, 21-26 GIUGNO
1a GIORNATA

GIRONE A

STATI UNITI-CINA 13-6 (4-3, 3-2, 4-1, 2-0)

STATI UNITI: Moses, Varellas 1, Hudnut 2, Powers, Wright, Alexander 2, Beaubien, Azevedo 4, Buckner, Hutten, Smith, Krumpholz 2, Mann 2. All. Schroeder.

CINA: Ge, Tan 1, Liang Zhonxing 1,  Yu, Guo 3, Pan, Li Bin, Wang, Xie, Liang Nianxiang, Zang, Jiang, Wu. All. Cai.

ARBITRI: Peris (CRO) e Brguljan (MNE).

NOTE: superiorità numeriche Stati Uniti 6/9, Cina 1/9.

SERBIA-ITALIA 13-12 dtr

CLASSIFICA: Serbia 5 pti, Italia 4, Stati Uniti 3, Cina 0.

 

GIRONE B

MONTENEGRO-CROAZIA 5-11

AUSTRALIA-CANADA 13-8 (4-2, 4-2, 2-2, 3-2)

AUSTRALIA: Quinlivan, Campbell 2, Cleland 1, Younger, Maitland, Martin 1, Cotterill 2, McGregor 3, Swift 1, Woods 2, Howden, Miller, Roach 1. All. Fox.

CANADA: Randall, Kudaba 1, Touni, Constantin 2, Boyd 2, Robinson, Conway, Graham 3, Gasic, Dakic, Vikalo, McElroy, Aleksic. All. Jovanović.

ARBITRI: Ni Shi (CHI) e Čirić (SRB).

NOTE: espulsi definitivamente Constantin a 7’29” qt e Robinson a 2’39” qt per somma di falli. A 7’29” qt Randall respinge rigore a McGregor.

CLASSIFICA: Croazia 6 pti, Montenegro e Australia 3 pti, Canada 0 pti.

Simone Pierotti

ABOLIRE IL DOPING? DITE LA VOSTRA!

Il doping nello sport: un fenomeno da legalizzare o da combattere a tutti i costi?

Prima di iniziare l’avventura con Pianeta Sport avevo discusso con Marco Regazzoni (prima penna del ciclismo della nostra testata) su come affrontare il tema doping sul ciclismo. La nostra scelta comune era stata quella di commentare quello che vedevamo pur sapendo che in gruppo ci sarebbero stati dei corridori che si aiutavano con prodotti illegali e altri che invece rispettavano le regole del gioco.

A seguito della presunta positività di Alberto Contador e soprattutto della durissima uscita del procuratore antidoping del Coni Ettore Torri, si è però resa indispensabile una riflessione sull’argomento.

Tutti i ciclisti si dopano. La lotta al doping è una battaglia persa in partenza. Il doping, se non facesse male alla salute, andrebbe legalizzato. Questi, in estrema sintesi, i punti chiave delle sue esternazioni.

Poiché in questi mesi, dal Tour de France al mondiale, i lettori di Pianeta Sport sono stati molto partecipi nel commentare le imprese dei ciclisti volevo provare a coinvolgevi in un dibattito su un tema scivoloso e complesso come il doping. Raccoglieremo le vostre impressioni e nel numero 2 di novembre tireremo le somme:

1 ) Secondo voi il doping è un problema principalmente di salute o un problema etico?

2 ) Considerato il fatto che al giorno d’oggi l’uso di droghe sociali legali o illegali è ampiamente diffuso e parzialmente accettato da una buona parte della società trovate condivisibile la rappresentazione manichea che emerge dai principali media nazionali e internazionali secondo cui chi viene trovato colpevole è il “bad guy” da contrapporre invece al bravo ragazzo che piace alle mamme? (Ben Johnson Vs Michael Jordan per fare un esempio)

3 ) Nonostante i continui casi di positività che hanno colpito dal caso Festina in poi continuate a seguire il ciclismo? Perché? Avete mai avuto dei momenti di ripensamento? Quando?

4 ) Ritenete che, in termini assoluti, l’Unione Ciclistica Internazionale stia facendo abbastanza nel combattere il fenomeno? E in termini relativi, rispetto ad altri sport?

5 ) Cosa ne pensate di corridori come Millar e Simeoni che dopo essersi dopati pesantemente in passato tornano dichiarando di aver chiuso con il doping e pur abbassando di molto le loro prestazioni riescono ancora a togliersi qualche piccola soddisfazione?

6 ) Che percentuale di ciclisti dopati c’è in gruppo secondo voi?

7 ) Quanto contano le differenze di legislazione in materia di doping?

8 ) Reagite allo stesso modo se vengono pizzicati Contador, Mosquera, Heras, Valverde rispetto a Di Luca, Basso, Rebellin, Pantani?

9 ) Che cos’è per voi il doping?

10 ) Ha ragione Bode Miller? Il doping va legalizzato?

Commentate e dite la vostra!

Nicola Sbetti

PALLANUOTO: MANGIANTE SQUALIFICATO, ŠEFIK CAMBIA NAZIONE

Mentre si avvicinano gli Europei di Zagabria, l’Italia perde Andrea Mangiante per doping, mentre il portiere Šefik passa alla nazionale montenegrina.

Brutta tegola per la nazionale italiana di pallanuoto maschile: il difensore Andrea Mangiante (Pro Recco) è stato squalificato due anni, fino al 4 luglio 2012. Il giocatore era stato deferito lo scorso 28 maggio dalla Procura antidoping del CONI per “alterazione del profilo ormonale endogeno non dovuta a fattori fisiologici”. Mangiante dovrà dunque rinunciare ai prossimi Europei in programma a Zagabria dal 29 agosto all’11 settembre. Entro 30 giorni l’atleta potrà, assieme alla società, presentare ricorso presso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna. Se l’Italia rischia di perdere un giocatore, il Montenegro ne guadagna uno. Sarà infatti Denis Šefik, 34 anni, a difendere i pali della nazionale montenegrina di pallanuoto maschile ai prossimi Europei di Zagabria, dopo aver ottenuto la cittadinanza del Montenegro. In precedenza Šefik aveva giocato sotto la bandiera della Serbia-Montenegro e, dopo la separazione tra questi due paesi, aveva optato per la nazionale serba, totalizzando 220 presenze. Nel suo palmares figurano un oro mondiale (2005) e tre ori europei (2001, 2003 e 2006). In base ai nuovi regolamenti FINA, un atleta può giocare per un’altra nazionale solo se sono passati due anni dall’ultima apparizione in una competizione internazionale: l’ultima presenza di Šefik risale con la Serbia ai Giochi olimpici di Pechino 2008, conclusi con un bronzo proprio ai danni del Montenegro.