È MORTO HAROLD CONNOLLY, MARTELLISTA ROMANTICO

Harold ConnollyIl campione olimpico di lancio del martello Harold Connolly è morto il 18 agosto, per un attacco cardiaco mentre stava facendo ginnastica in una palestra di Catonsville nel Maryland, la cittadina dove viveva con la sua seconda moglie.

Nove volte campione nazionale statunitense e medaglia d’oro nel martello alle Olimpiadi di Melbourne del 1956, Connolly era nato nel Massachussets nel 1931 con una malformazione al braccio sinistro che ne aveva menomato lo sviluppo.

Proprio per tonificare la muscolatura delle braccia, aveva cominciato a praticare il lancio del martello negli anni del college a Boston, e nel 1955 era diventato il primo statunitense a superare il muro dei 200 piedi, con un lancio di 61,42 m.

Durante le Olimpiadi di Melbourne era balzato agli onori delle cronache per la sua love story con un’altra medaglia d’oro nei lanci: la discobola cecoslovacca Olga Fikotovà, conosciuta al villaggio olimpico.

Sbocciata in piena guerra fredda, la loro passione, al pari di due moderni Romeo e Giulietta, era stata ostacolata dai pessimi rapporti diplomatici tra i loro rispettivi paesi; e solo la titanica determinazione di Connolly, che nel 1957 andrà a chiedere (e ottenere) la mano di Olga ai massimi dignitari del regime cecoslovacco, renderà possibile il loro matrimonio a Praga, con una spettacolare cornice di due ali di folla festante.

La coppia andrà a vivere negli Stati Uniti, farà un figlio che diventerà un discreto decatleta, per poi scoppiare e divorziare a metà degli anni settanta. Nel frattempo Connolly partecipa ad altri tre giochi olimpici, quelli di Roma 1960, Tokyo 1964 e Città del Messico 1968. Fallisce di poco la qualificazione per quelli di Monaco 1972, classificandosi al quinto posto nei Trials alla veneranda età di quarantun anni.

Sia durante la carriera sportiva (da dilettante), che dopo il ritiro, Harold Connolly aveva lavorato come insegnante alle scuole superiori, e nel 1983, nel corso di un’intervista al New York Times aveva candidamente ammesso l’uso di steroidi anabolizzanti. Niente di illegale per quei tempi, comunque. Gli steroidi anabolizzanti verranno banditi ufficialmente solo nel 1976.


Giuseppe Ottomano

EUROPEI ATLETICA: BLANKA VLAŠIC STELLA DELL’ALTO

Blanka Vlasic
Giancarlo Colombo/FIDAL

E’ sicuramente la finale del Salto in Alto femminile la gara più intensa dell’ultima giornata dei Campionati Europei di Atletica Leggera di Barcellona con il previsto duello tra la croata Blanka Vlašic e la tedesca Ariane Friedrich e il tipico terzo incomodo, in questo caso la svedese Emma Green alle prese con il suo primato personale. A 1.99 le tre medagliate sono decise e i favori per la vittoria vanno alla tedesca impeccabile fino a quel momento mentre la croata accusa qualche problema di rincorsa e ha segnato un errore sia a 1.95 sia a 1.97. Emma Green, arrivata a Barcellona con un personale di 1.98, si supera al terzo tentativo a 1.99 e sembra la chiara predestinata al ruolo da spettatrice nella lotta over 2.00.

Vlašic è una macchina da medaglie e vola 2.01 al primo tentativo, alla svedese riesce il miracolo nella gara giusta e per la prima volta nella carriera supera i due metri saltando 2.01 al secondo tentativo mentre alla Friedrich riesce solo al terzo. La gara è segnata: la croata è l’unica a superare l’asticella a 2.03 e conquista la medaglia d’Oro, argento per la Green e amaro bronzo per la Friedrich.

Si vede una delle poche migliori prestazioni mondiali stagionali di questa rassegna continentale nel Lungo maschile grazie al tedesco Reif che atterra a 8.47, in una gara altrimenti mediocre dal punto di vista tecnico dove Andrew Howe dà buona prova di ritrovata efficienza dopo l’intervento al tendine dello scorso settembre.

La staffetta veloce ancora una volta dimostra come in questo tipo di prove più delle prestazioni individuali dei singoli conti il duro lavoro sui cambi: sulla carta l’Italia rende quasi mezzo secondo alla Francia del bimbo d’Oro Christophe Lemâitre ma alla resa dei conti ai 350 metri è ancora l’Italia con l’ultimo frazionista Maurizio Checcucci a comandare ed a spaventare i francesi che sul filo di lana superano gli azzurri di soli 6 centesimi: Lemâitre diventa il primo a fare tripletta nei Campionati Europei, gli azzurri (Roberto Donati, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio, Maurizio Checcucci) cancellano dal libro dei primati dopo 27 anni un pezzo di storia dell’atletica italiana, la staffetta d’argento alla prma edizione dei Campionati Mondiali con Tilli, Simionato, Pavoni e Mennea.

Gara Oro Argento Bronzo
3000 s M
M.Mekhissi (FRA)
8’07″87
B.Tahri (FRA)
8’09″28
J.L.Blanco (ESP)
8’19″15
MaratonaM
V.Röthlin (SUI)
2h15’31”
J.M.Martínez(ESP)
2h17’50”
D.Safronov (RUS)
2h18’16”
Lungo M
C.Reif (GER)
8.47
K.Gomis (FRA)
8.24
C.Tomlinson(GBR)
8.23
Disco M
P.Malachowski(POL)
68.87
R.Harting (GER)
68.47
R.Fazekas (HUN)
66.43
4×100 M
Francia
38″11
Italia
38.17
Germania
38.44
4×400 M Russia
3’02″14
Gran Bretagna
3’02″25
Belgio
3’02″60
1500 F
N.Fernández (ESP)
4’00″20
H.Dehiba (FRA)
4’01″17
N.Rodríguez (ESP)
4’01″30
5000 F
A.Bekele (TUR)
14’52″20
Abeylegesse(TUR)
14’54″44
S.Moreira (POR)
14’54″71
Alto F
B.Vlašic (CRO)
2.03
E.Green (SWE)
2.01
A.Friedrich (GER)
2.01
4×100 F
Ucraina
42″29
Francia
42″45
Polonia
42″68
4×400 F
Russia
3’21″26
Germania
3’24″07
Gran Bretagna
3’24″32

Massimo Brignolo

EUROPEI ATLETICA: LA SICILIA VA A MEDAGLIA

Matthias De ZordoPer comprendere quanto i Campionati Europei di Atletica abbiano ormai un valore tecnico relativo (soprattutto nelle corse e nei salti) è forse sufficiente considerare le finali degli 800 metri di Barcellona e dei contemporanei Campionati africani di Nairobi: il polacco Lewandowski si è ieri aggiudicato il titolo correndo in 1’47″07 mentre venerdì il kenyano Rudisha ha fermato i cronometri a 1’42″84. Non è, peraltro, un caso se l’ultimo record del mondo stabilito durante i Campionati Europei risale al 1990 (la staffetta veloce francese).

A risollevare le sorti della rassegna di Barcellona è arrivata ieri una splendida gara di Lancio del Giavellotto (e qui l’Europa non ha rivali): vince l’esperienza del norvegese Thorkildsen che fa atterrare l’attrezzo a 88.37 ma la vera rivelazione è Matthias De Zordo, tedesco di 22 anni con la famiglia di origine veneta, che mette sotto pressione il norvegese e arriva fino a 87.81. I prossimi anni potrebbero essere suoi.

Il Salto con l’Asta maschile è ormai una partita a scacchi tra saltatori dall’autonomia limitata o in cerca del colpaccio: non c’è strategia che tenga, vince il favorito, il francese Lavillenie che è l’unico a valicare i 5.85 mentre l’ucraino Mazuryk si ferma a 5.80 e il polacco Czerwinski e Giuseppe Gibilisco tentano l’azzardo ma si fermano a 5.75. E’ un quarto posto per l’astista siciliano che sta ritornando protagonista a 31 anni.

Sono siciliani anche i due squilli da podio della giornata: in mattinata Anna Incerti arriva alla medaglia di Bronzo nella Maratona vinta dall’outsider Balčiūnaitė mentre nel pomeriggio Simona La Mantia esce dal tunnel di tre anni di infortuni ai tendini piazzando un salto triplo che vale l’Argento.

Gara Oro Argento Bronzo
800 m M
M.Lewandowski (POL)
1’47″07
M.Rimmer (GBR)
1’47″17
A.Kszczot (POL)
1’47″22
5000 m M
Mo Farah (GBR)
13’31″18
J.España (SPA)
13’33″12
H.Ibrahimov (AZE)
13’34″15
400 hs M
D.Greene (GBR)
48″12
R.Williams (GBR)
48″96
S.Melnykov (UKR)
49″09
Asta M
R.Lavillenie (FRA)
5.85
M.Mazuryk (UKR)
5.80
P.Czerwiński (POL)
5.75
Peso M
A.Mikhnevich (BLR)
21.01
T.Majewski (POL)
21.01
R.Bartels (GER)
20.93
Giavellotto M A.Thorkildsen (NOR)
88.37
M.De Zordo (GER)
87.81
T.Pitkämäki (FIN)
86.67
200 m F
M.Soumaré (FRA)
22″32
Y.Bryzhina (UKR)
22″44
A.Fedoriva (RUS)
22″44
100 hs F
N.Yanit (TUR)
12″63
D.O’Rourke (IRL)
12″65
C.Nytra (GER)
12″68
Triplo F
O.Saladuha (UKR)
14.81
S.La Mantia (ITA)
14.56
S.Bolshakova (BEL)
14.55
Maratona F
Z.Balčiūnaitė (LIT)
2h31.14
N.Yulamanova (EUS)
2h32.15
A.Incerti (ITA)
2h32.48
Eptathlon F
J.Ennis (GBR)
6823
N.Dobrynska (UKR)
6778
J.Oeser (GER)
6683

Massimo Brignolo

CHRISTOPHE LEMÂITRE E’ IL RE DI BARCELLONA

Christophe LemaitreCome Borzov, come Mennea e come più recentemente Obikwelu, Christophe Lemâitre mette il suo sigillo sui Campionati Europei di Atletica Leggera realizzando la doppietta 100-200: una finale che prova a perdere in tutti i modi con una partenza bruttissima e con una faticosa rimonta negli ultimi 50 metri dove recupera al britannico Malcolm almeno 4 metri. Il tempo non è eccezionale: 20″37 quando molti tecnici ormai si aspettano dal ventenne francese qualcosa sotto i 20″. Ci sarà tempo in altre occasioni, a Barcellona era sufficiente, come in tutti i Campionati, la vittoria.

La giornata di ieri ha rischiato di passare alla storia per il possibile en plein in campo femminile da parte della Russia, mancato solo per l’Argento nel Martello di Tatyana Lysenko superata dalla tedesca Heidler. Le russe occupano tutto il podio nei 400 metri con la cubano-italiana Libania Grenot quarta, vincono gli 800 metri, i 400 hs, si impongono con la Feofanova nell’Asta e infrangono il sogno della spagnola Domínguez nei 3000 siepi dove la Zarudneva la supera in volata negandole la soddisfazione dell’Oro in casa. Oro che la Spagna, invece, riesce a portare a casa nei 1500 metri con una condotta di gara che abbatte le resistenze britanniche, con Casado mentre Olmedo per la festa del poco pubblico presente conquista il Bronzo.

Nella Marcia maschile affonda il campione olimpico Alex Schwazer travolto da problemi muscolari ma ancora di più mentali come dichiara a fine gara; si conferma campione europeo il francese Diniz in testa in solitaria dal primo al cinquantesimo chilometro.

La giornata regala anche la favola del belga Kevin Borlée che quest’anno ha sempre vissuto all’ombra del gemello Jonathan e che in una finale dei 400 metri meno veoloce di quanto potessero fare pensare i turni preliminari si impone sul rettilineo finale risucchiando tutti gli avversari in chiara crisi da acido lattico.

Gara Oro Argento Bronzo
200 m M
C.Lemâitre (FRA)
20.37
C.Malcolm (GBR)
20.38
M.Mbandjock (FRA)
20.42
400 m M
K.Borlée (BEL)
45.08
M.Bingham (GBR)
45″23
M.Rooney (GBR)
45″23
1500 m M
A.Casado (SPA)
3’42″74
C.Schlangen (GER)
3’43″52
M.Olmedo SPA)
3’43″54
110 hs M
A.Turner (GBR)
13″28
G.Darien (FRA)
13″34
D.Kiss (HUN)
13″39
Marcia 50k M
Y.Diniz (FRA)
3h40’37”
G.Sudol (POL)
3h42’24”
S.Bakulin (RUS)
3h43’26”
400 m F T.Firova (RUS)
49.89
K.Ustalova (RUS)
49″92
A.Krivoshapka (RUS)
50″10
800 m F
M.Savinova (RUS)
1’58″22
Y.Hak (NED)
1’58″85
J.Meadows (GBR)
1’59″39
400 hs F
N.Antyukh (RUS)
52″92
V.Stambolova (BUL)
53″82
P.Shakes-Drayton (GBR)
54″18
3000 s F
Y.Zarudneva (RUS)
9’17″57
M.Domínguez (SPA)
9’17″74
L.Kharlamova (RUS)
9’29″82
Asta F
S.Feofanova (RUS)
4.75
S.Spiegelburg (GER)
4.65
L.Ryzih (GER)
4.65
Martello F
B.Heidler (GER)
76.38
T.Lysenko (RUS)
75.65
A.Wlodarczyk (POL)
73.56Â

Massimo Brignolo

EUROPEI ATLETICA: LEMÂITRE E’ IL RE DEI 100

La sfida dei 100 metri volge a favore del francese Christophe Lemaitre nella notte che regala la medaglia d’Argento al trentaseienne Nicola Vizzoni.

Christophe LemaitreLa velocità europea ha un nuovo re: si tratta del ventenne francese Christophe Lemâitre che spodesta dal trono europeo il portoghese Francis Obikwelu, vincitore 4 anni fa, e batte nella sfida annunciata il britannico Dwain Chambers che, da sessantista, parte veloce ma si indurisce negli ultimi 30 metri e si fa infilare non solo dal francese che piomba sul traguardo in 10″11 nonostante un metro di vento contrario ma anche dal connazionale Lewis-Francis e dal francese Mbandjock che piombano sulla linea in 10″18 con Chambers e Obikwelu. L’Argento va a Lewis-Francis e il Bronzo a Mbandjock per un podio storico per i transalpini. Finale storica, in qualche modo, anche per l’Italia che piazza due velocisti nei primi otto dodici anni dopo il quarto posto di Stefano Tilli. Emanuele Di Gregorio paga la stanchezza dei turni ravvicinati e chiude al settimo posto in 10″34 mentre Simone Collio si infortuna negli ultimi appoggi della semifinale.

In una gara tecnicamente non elevatissima con solo un atleta, lo slovacco Charfreitag, oltre gli 80 metri il Lancio del Martello regala emozioni intense nella lotta per le altre due medaglie. La spunta il trentaseienne Nicola Vizzoni che sale sul podio di una grande manifestazione dieci anni dopo l’argento olimpico di Sydney mentre delude, pur se con la medaglia di Bronzo, il dominatore della stagione, l’ungherese Pars che fallisce l’ennesimo appuntamento importante dopo i Mondiali di Berlino.

Nella Marcia al femminile, la scuola russa ha piazzato una tripletta che non ammette repliche portando Olga Kanis’kina al triplete Olimpiadi, Mondiali, Europei da storia del tacco e punta mentre l’etiope naturalizzata turca Abeylegesse non ha concesso spazio alle avversarie nei 10000 metri candidandosi per una doppietta 5000 -10000.

Nella giornata del ventenne Lemâitre, merita una citazione un’altra ventenne, la croata Sandra Perkovic che dopo essersi laureata campionessa europea junior nel Disco femminile sale sul gradino più alto del podio anche nella rassegna maggiore superando la trentottenne rumena Grasu: il cambio generazionale si è avviato in molte prove.

Gara Oro Argento Bronzo
100 m M
C.Lemâitre (FRA)
10″11
M.Lewis-Francis (GBR)
10″18
M.Mbandjock (FRA)
10″18
Martello M
L.Charfreitag (SVK)
80.02
N.Vizzoni (ITA)
79.12
K.Pars (HUN)
79.06
10000 F
E.Abeylegesse (TUR)
31’10″23
I.Abitova (RUS)
31’22″83
J.Augusto (POR)
31’25″77
20k Marcia F
O. Kanis’kina (RUS)
1h27’44”
A.Kyrdiapkina (RUS)
1h28’55”
V.Sokolova (RUS)
1h29’32”
Lungo F
I.Radevica (LAT)
6.92
N.Gomes (POR)
6.92
O.Kučerenko (RUS)
6.84
Disco F
S.Perkovic (CRO)
64.67
N.Grasu (ROU)
63.49
J.Wiśniewska(POL)
62.37

Massimo Brignolo