BOXE: SAMUELE ESPOSITO RE DEI SUPERLEGGERI

A Parma il ventincinquenne napoletano si laurea campione italiano dei superleggeri.

Finalmente, dopo un po’ di tempo, si torna a parlare di boxe tricolore che stavolta, all’altezza dei superleggeri, incorona a Parma addirittura un ragazzo, il 25enne napoletano Samuele Esposito (5-1), campione italiano alle prese solamente con il suo sesto match da professionista. In una boxe italiana sconclusionata e allla ricerca della sua dimensione perduta, può succedere anche questo. La premessa non vuol dignificare che il ragazzo di Cotena e Zurlo non abbia meritato la vittoria, tutt’altro, del resto partiva senza i favori del pronostico e in casa del rivale pugliese-parmigiano Alfredo Di Feto (19-8-1).

Esposito, fino ad adesso una classica carriera con pochi match con materassi dell’Est tra cui uno anche perduto prima del limite, è partito fortissimo, ha messo in serio imbarazzo il molto più esperto rivale alla prima ripresa e al tappeto nella seconda. Poi il match girava, e quasi lo prendeva in mano l’irriducibile Di Feto, scarso come tecnica ma un fuoriclasse come cuore. Ne usciva un match bellissimo tutto all’arma bianca e senza un attimo di respiro, e all’ottavo round, complice un richiamo ufficiale attribuito al napoletano, il match pareva in sostanziale equilibrio: la vittoria sarebbe stata di chi avesse fatto meglio le ultime due riprese. E’ qui il cuore ce l’ha messo Esposito, che ha tirato fuori una nona e una decima ripresa di gran temperamento, meritandosi il verdetto di due giudici su tre e la vittoria per decisione contrastata. Onore comunque a Di Feto, che per la quarta volta è sconfitto in un match per il titolo tricolore di categoria.

Nel sottoclou della serata organizzata da Cavallari, buone vittorie per altri underdog della nostra boxe, come Salvatore Costarelli, Frezza e Nettuno.

Andrea Bacci

MOTO: STONER IN POLE AL GP DI ARAGONA

L’australiano della Ducati si aggiudica le prove del GP di Aragona, davanti a Lorenzo e Pedrosa.

Per la serie “guarda un po’ chi si rivede” Casey Stoner partirà domani dal primo posto in griglia nel gran premio di Aragona, terzo dei quattro che si disputano in Spagna dopo quelli di Spagna e di Catalogna. Non succedeva dal 10 aprile, primo Gp dell’anno in Qatar.

La Ducati numero 27 dell’australiano ha tolto il posto ai due padroni di casa Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa, finiti a 3 e 4 decimi. Il risultato di Stoner è in linea con quanto registrato nelle prove di ieri e di questa mattina, che lo avevano sempre visto in cima alla lista dei migliori tempi. Il tempo che ha segnato oggi è stato inavvicinabile: 1’48.942, lontano anni luce per tutti gli altri sempre saldamente sopra all’1’49”.

A parte i tre di testa, che prevedibilmente si giocheranno la vittoria domani, è da registrare la buona prestazione di Nicky Hayden – quarto a conferma che la Ducati qui sa far male – e quella dell’altro americano Ben Spies, ultimo a finire con ritardi umani dalla pole (6 decimi) e capace di piazzare la sua Yamaha clienti davanti all’Honda clienti di De Puniet – ancora convalescente dalla sua frattura “alla Rossi”, ma nessuno glielo dica – e alla Yamaha ufficiale di Valentino Rossi che aprirà la terza fila seguito dagli altri italiani Dovizioso e Simoncelli.

Previsioni per domani (partenza alle ore 14): Pedrosa rimane il pilota più in palla del circuito e forse il favorito per la vittoria finale, ma tra lui e il suo terzo successo consecutivo c’è la Ducati, finora perfetta nel weekend. Tutto dipenderà allora dal ritrovato entusiasmo del fu (?) depresso Stoner e un po’ anche dalla volontà di Lorenzo di forzare la mano in cerca di una vittoria che gli manca da un mese. Cosa che non è certo uno scandalo, ma che quest’anno suona come una notizia.

GRAN PREMIO A-STYLE DI ARAGONA

Classifica qualifiche

Pos. Pilota Naz. Team Moto Km/h Tempo Gap 1st/Prev.
1 Casey STONER AUS Ducati Team Ducati 324.5 1’48.942
2 Jorge LORENZO SPA Fiat Yamaha Team Yamaha 318.6 1’49.251 0.309 / 0.309
3 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 326.8 1’49.343 0.401 / 0.092
4 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 319.0 1’49.506 0.564 / 0.163
5 Ben SPIES USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 317.9 1’49.565 0.623 / 0.059
6 Randy DE PUNIET FRA LCR Honda MotoGP Honda 321.5 1’49.952 1.010 / 0.387
7 Valentino ROSSI ITA Fiat Yamaha Team Yamaha 318.7 1’50.017 1.075 / 0.065
8 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 323.8 1’50.046 1.104 / 0.029
9 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 318.8 1’50.088 1.146 / 0.042
10 Hector BARBERA SPA Paginas Amarillas Aspar Ducati 326.7 1’50.323 1.381 / 0.235
11 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 318.9 1’50.440 1.498 / 0.117
12 Alvaro BAUTISTA SPA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 321.8 1’50.523 1.581 / 0.083
13 Aleix ESPARGARO SPA Pramac Racing Team Ducati 320.2 1’50.537 1.595 / 0.014
14 Marco MELANDRI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 324.7 1’50.580 1.638 / 0.043
15 Hiroshi AOYAMA JPN Interwetten Honda MotoGP Honda 325.4 1’50.836 1.894 / 0.256
16 Mika KALLIO FIN Pramac Racing Team Ducati 321.4 1’51.490 2.548 / 0.654

Riccardo Patrian

UNA NAZIONALE NEL SEGNO DELLA CONTINUITA’

Ecco le convocazioni del ct Paolo Bettini per la nazionale italiana di ciclismo.

“Bruseghin, Gavazzi, Nibali, Nocentini, Oss, Paolini, Pinotti, Pozzato, Tonti, Tosatto e Visconti”. Li snocciola così Paolo Bettini nuovo commissario tecnico della nazionale di ciclismo, in ordine alfabetico, senza favoritismi dando a ciascuno egual importanze. Dalle parole di Bettini emerge quello spirito di squadra e di coesione a cui Ballerini (che sarà ricordato nelle maglie azzurre con la scritta “Ballero sei sempre con noi”) teneva moltissimo.

Le sue scelte Bettini le ha già fatte ma non le lascia trasparire, quello che appare chiaro fin da ora è che le maglie azzurre saranno propositive fin dall’inizio ,cercando di essere protagonisti per evitare un arrivo allo sprint, dove tuttavia Gavazzi e Paolini potrebbero giocarsi le rispettive chance.

La prima scelta sarà sicuramente Pozzato, ma Visconti, Nibali e lo stesso Oss potrebbero subentrargli nel momento in cui la corsa dovesse prendere una piega inaspettata.  Nei primi chilometri, caratterizzati dal forte vento, sarà fondamentale il contributo dei gregari: Marzio Bruseghin e Matteo Tosatto sono gli uomini di fatica per antonomasia, e non si tireranno certo indietro nemmeno in questa occasione.

Bettini renderà note le due riserve solamente alla vigilia del mondiale proprio per far sentire tutti parte di un unico gruppo, anche se sulla carta i primi indiziati per questo ruolo sono Rinaldo Nocentini ed Andrea Tonti, corridori esperti pronti a subentrare per ogni evenienza, oltre che a “fare gruppo” nei giorni precedenti la corsa.

Per la cronometro le uniche speranze azzurre sono riposte sull’ingegner Pinotti, vincitore quest’anno del suo quinto titolo nazionale consecutivo nella prova contro il tempo: il trentaquattrenne di Osio Sotto ha sfiorato il podio a Mendrisio 2009, e viene da un periodo “di scarico” necessario per recuperare le energie in vista dell’appuntamento iridato.

Nel complesso, la nazionale azzurra sembra presentare quel giusto mix tra uomini di esperienza (Pinotti, Tosatto, Bruseghin, Paolini..) e giovani rampanti che hanno ben impressionato nel corso della stagione, come Daniel Oss, Francesco Gavazzi e logicamente Vincenzo Nibali, protagonista al Giro e alla Vuelta. In teoria, ci sono tutte le carte in regola per riprendere quello straordinario ciclo vincente conclusosi a Varese 2008 col trionfo di Alessandro Ballan: Spagna, Germania, Australia, USA e…Cavendish sono avvisati.

Marco Regazzoni

Nicola Sbetti

IL MOTOMONDIALE PIANGE TOMIZAWA

Dramma al GP di San Marino: perde la vita in un incidente il giapponese Tomizawa nella classe Moto 2.

Nella giornata in cui mister “mezzo secondo a giro” Dani Pedrosa per la seconda volta di fila – quarta in dodici gare – si è messo a seminare tutti fin dal via, il motociclismo ha ben altro a cui pensare. A sette anni dal tragico incidente di Daijiro Kato, ex stella nascente e campione del mondo 250 nel 2002, un altro ragazzo giapponese ha perso la vita: Shoya Tomizawa, diciannove anni. È successo in Moto2, la ex 250. Aveva vinto la prima gara del motomondiale in Qatar. Aveva stampato sulla tuta il numero di Kato, il numero 74.

Tomizawa paga con la vita un cordolo preso male che l’ha spedito in pista appena prima che due suoi colleghi, De Angelis e Redding, arrivassero a tutta. Non c’era modo di evitarlo. Due moto che ti passano sopra non lasciano scampo. Il decesso è avvenuto all’ospedale di Riccione alle ore 14.20. Le immagini dell’incidente dicono tutto, le lacrime del dottor Costa a fine Gp anche.

Poco da dire sulla gara di MotoGp, monopolizzata da Pedrosa fin dal primo giro e condotta in porto senza patemi. Lorenzo ha mantenuto sempre il secondo posto, resistendo a un timido inseguimento di Stoner nelle prime fasi. Proprio il pilota australiano ha vissuto una netta involuzione nel corso della gara, subendo l’attacco sia di Valentino Rossi, ottimo terzo di fronte al pubblico di casa, sia di Andrea Dovizioso, anche lui autore di una buona prova chiudendo al quarto posto. Le migliori cose si sono viste proprio con i sorpassi di Rossi e Dovizioso su Stoner a 18 e 17 giri dalla fine, insieme con la rimonta di Spies che ha chiuso sesto.

In classifica qualche punto in meno di vantaggio per Lorenzo su Pedrosa, ma il succo non cambia. L’ordine delle notizie da dare oggi, purtroppo, neppure.

CLASSIFICA GP APEROL DI SAN MARINO E RIVIERA DI RIMINI MOTOGP

Pos. Points Pilota Naz. Team Moto Time/Gap
1 25 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 44’22.059
2 20 Jorge LORENZO SPA Fiat Yamaha Team Yamaha +1.900
3 16 Valentino ROSSI ITA Fiat Yamaha Team Yamaha +3.183
4 13 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda +6.454
5 11 Casey STONER AUS Ducati Team Ducati +18.479
6 10 Ben SPIES USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha +28.385
7 9 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha +34.934
8 8 Alvaro BAUTISTA SPA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki +38.157
9 7 Hector BARBERA SPA Paginas Amarillas Aspar Ducati +40.943
10 6 Marco MELANDRI ITA San Carlo Honda Gresini Honda +42.377
11 5 Aleix ESPARGARO SPA Pramac Racing Team Ducati +45.906
12 4 Hiroshi AOYAMA JPN Interwetten Honda MotoGP Honda +46.394
13 3 Randy DE PUNIET FRA LCR Honda MotoGP Honda +50.481
14 2 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini Honda +1’23.143
Mika KALLIO FIN Pramac Racing Team Ducati 11 Laps
Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 25 Laps
Loris CAPIROSSI ITA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 0 Lap

CLASSIFICA MOTOMONDIALE (12 Gp su 18)

Pos. Rider Bike Nation Points
1 Jorge LORENZO Yamaha SPA 271
2 Dani PEDROSA Honda SPA 208
3 Andrea DOVIZIOSO Honda ITA 139
4 Valentino ROSSI Yamaha ITA 130
5 Casey STONER Ducati AUS 130
6 Ben SPIES Yamaha USA 120
7 Nicky HAYDEN Ducati USA 109
8 Randy DE PUNIET Honda FRA 81
9 Marco MELANDRI Honda ITA 67
10 Colin EDWARDS Yamaha USA 66
11 Marco SIMONCELLI Honda ITA 65
12 Hector BARBERA Ducati SPA 61
13 Aleix ESPARGARO Ducati SPA 44
14 Alvaro BAUTISTA Suzuki SPA 41
15 Loris CAPIROSSI Suzuki ITA 41
16 Mika KALLIO Ducati FIN 31
17 Hiroshi AOYAMA Honda JPN 26
18 Alex DE ANGELIS Honda RSM 11
19 Roger Lee HAYDEN Honda USA 5
20 Kousuke AKIYOSHI Honda JPN 4
21 Wataru YOSHIKAWA Yamaha JPN 1

Riccardo Patrian

BASKET: IL PUNTO SUI MONDIALI / 4

In Turchia si è chiusa la prima fase dei Mondiali: il punto su qualificate ed eliminate.

Giornata conclusiva della fase a gironi tra sorprese, delusioni e interrogativi.

Girone A. Dopo tante vittorie stiracchiate, l’Argentina perde la sua prima partita del Mondiale ed è una sconfitta che le costa la prima posizione nel girone. Nonostante il solito Luís Scola (ancora 30 punti per il fortissimo argentino degli Houston Rockets), i serbi riescono ad imporsi soprattutto grazie a Duško Savanović (19 punti in 22 minuti e 5 rimbalzi). Una delle caratteristiche che più impressionano della squadra serba è che in ogni partita riescono a trovare un protagonista diverso (Savanović con l’Argentina, Teodosić con l’Australia, Rašić con l’Angola), rendendo complicato per le difese avversarie capire quale sia il giocatore più pericoloso da neutralizzare. L’Australia si impone facilmente sull’Angola per 76-55 e conquista il terzo posto. Valida solo per le statistiche le gara tra Germania e Giordania, vinta dai tedeschi per 91-73 (23 punti per il talento tedesco Pleiß, scelto quest’anno al draft da New Jersey e ora finito ad Oklahoma City).

CLASSIFICA

1) Serbia 9

2) Argentina 9

3) Australia 8

4) Angola 7

5) Germania 7

6) Giordania 5

Girone B. Visto che sia gli Stati Uniti che la Slovenia erano già certi della loro posizione nel girone (rispettivamente primi e secondi), la partita più interessante era lo scontro diretto tra Brasile e Croazia. Finisce con la vittoria piuttosto netta dei carioca che, seppur reduci da due brucianti sconfitte contro USA e Slovenia, riescono a risollevarsi. I brasiliani tirano meglio – 82% ai liberi contro il 73% dei croati, 55% da due contro il 40% e 52% da tre (con 4/5 di Machado) contro il 30% della Croazia -, prendono undici rimbalzi in più (39-28) e giocano più di squadra (16 assist contro i 9 dei croati). Una partita che, viste queste cifre, il Brasile non poteva perdere in alcun modo: così succede, visto che già nel secondo quarto l’accelerazione dei brasiliani risulta fatale per la Croazia. Partita di grande sostanza per Anderson Varejao, solo due punti ma 12 rimbalzi, bravi anche Barbosa e Garcia. Alla fine 92-74 per il Brasile che si prende il terzo posto, mentre la Croazia finisce quarta. Con la fine della fase eliminatoria termina anche il supplizio della Tunisia, vittima sacrificale del girone: peggior attacco con soli 300 punti realizzati e peggior scarto tra canestri realizzati e subiti con 107 (21,7 lo scarto medio). Un’apparizione non proprio indimenticabile.

CLASSIFICA

1) USA 10

2) Slovenia 9

3) Brasile 8

4) Croazia 7

5) Iran

6) Tunisia 5

Girone C. Proprio nell’ultima giornata il girone C regala due sorprese inaspettate, prima tra tutte la sconfitta della Grecia contro la Russia. Una gara strana: nel primo quarto i russi si portano avanti di dieci punti, ma all’intervallo gli ellenici riescono a riportare la gara in parità. Altro parziale della Russia che si trova a condurre anche di venti punti quando mancano 9 minuti alla fine della partita, due triple nel finale di Diamantidis e Spanoulis rendono meno amaro il risultato ma non impensieriscono la Russia: finisce 73-69, grande protagonista Timofej Mozgov, nuovo acquisto dei New York Knicks e autore di 18 punti (tutti nei primi tre quarti di gioco). E ha destato molta sorpresa anche la vittoria della Costa d’Avorio sul Porto Rico: a decidere è stata la differenza canestri che sorride alla Cina (+ 2) e beffa Porto Rico e Costa d’Avorio (-1 per entrambe). Così la Cina, con la notizia della vittoria degli ivoriani, non si è nemmeno dovuta impegnare per provare a strappare la vittoria ai padroni di casa della Turchia. E in una partita priva di qualsiasi significato, i turchi vincono 87-40 (!) e i cinesi si qualificano alla fase finale in modo immeritato, soprattutto per il pessimo gioco mostrato nelle partite precedenti.

CLASSIFICA

1) Turchia 10

2) Russia 9

3) Grecia 8

4) Cina 6

5) Porto Rico 6

6) Costa d’Avorio 6

Girone D. La Francia perde contro la Nuova Zelanda e dalla seconda posizione scivola fino alla scomodissima quarta posizione. E allo stesso tempo ne approfitta la Spagna che compie il cammino inverso – da quarta passa seconda – grazie alla facile vittoria sul Canada (89-67) e al contemporaneo autogol dei francesi. Un girone che ha regalato diverse sorprese: innanzitutto la Spagna ha faticato non poco per ottenere una seconda posizione che, comunque, soddisfa fino ad un certo punto (anche se, dopo la sconfitta contro la Lituania, poteva essere considerato il miglior risultato possibile), la Francia che batte la Spagna ma perde con la Nuova Zelanda, la Lituania che pur senza tanti giocatori importanti vince quello che era considerato il girone di ferro, la Nuova Zelanda che conquista la seconda posizione. Insomma, tanti risultati a sorpresa e tanti dubbi che verranno risolti con la fase ad eliminazione diretta. Chiude senza vittorie un Canada in ricostruzione: una punizione troppo severa per la squadra nordamericana, che in più di un occasione ha messo in difficoltà le avversarie del gruppo.

CLASSIFICA

1) Lituania 10

2) Spagna 8

3) Nuova Zelanda 8

4) Francia 8

5) Libano 6

6) Canada 5

Questo il programma degli ottavi di finale:

Sabato 4 settembre

Serbia-Croazia

Spagna-Grecia

Domenica 5 settembre

Slovenia-Australia

Turchia-Francia

Lunedì 6 settembre

Stati Uniti-Angola

Russia-Nuova Zelanda

Martedì 7 settembre

Lituania-Cina

Argentina-Brasile

Andrea Marchesi