Montepaschi Siena vince anche gara due e si porta sul 2-0 nella finale play-off per il titolo nazionale del campionato di pallacanestro di serie A1. Dopo un primo quarto piuttosto equilibrato, i senesi hanno piazzato l’allungo decisivo con un parziale di 22-6 nella seconda frazione di gioco e hanno potuto permettersi di gestire la seconda metà dell’incontro.
Grandi mattatori della partita sono stati Henry Domercant e Romain Sato, entrambi autori di sedici punti individuali. Domercant, statunitense di passaporto bosniaco, è stato decisivo nella seconda frazione di gioco, mettendo a segno otto punti, tra cui due triple: nell’intero corso della partita, in quattro occasioni su cinque tentativi ha centrato il canestro da fuori dalla lunetta. Il centrafricano Sato, invece, ha messo a segno un 6/7 sui tiri da due. Buono anche il lavoro di Ress, Lavrinovič e Stonerook nel recuperare palloni.
Per l’Armani in evidenza il lituano Jonas Mačiulis e Jamie Arnold, statunitense di passaporto israeliano, autori di 25 punti complessivi, e Mike Hall, migliore rimbalzista della serata con tre palloni recuperati in attacco e quattro in difesa.
MONTEPASCHI SIENA – ARMANI JEANS MILANO 81-59
(17-18; 22-6; 16-18; 26-17) – play-off: 2-0
Palasport Mens Sana, SienaMontepaschi Siena: McIntyre 12, Eze 7, Sato 16, Hawkins 12, Stonerook (Domercant 16, Zisis 6, D’Ercole, Carraretto, Lavrinovič 3, Ress 9, Marconato).
Armani Jeans Milano: Hall 7, Mačiulis 13, Mordente 5, Finley, Rocca Mason 8 (Mancinelli 8, Bulleri, Monroe 6, Ianes, Viggiano, Arnold 12, Bečirovič).
Arbitri: Facchini, Mattioli, Chiari
MP
SienaSTATISTICHE AJ
Milano21/40 Tiri da due 21/39 9/23 Tiri da tre 2/17 12/18 Tiri liberi 11/13 13-25 Rimbalzi (off-dif) 10-24 19-5 Palle recuperate-Stoppate 13-3
Damiano Benzoni
Seconda giornata dell’IRB Nations Cup, torneo disputato annualmente allo stadio Arcul de Triumf di Bucarest e voluto dall’International Board per permettere a squadre di seconda fascia come Romania e Georgia di misurarsi con le seconde squadre di alcune delle nazioni più importanti rugbisticamente. Nello specifico quest’anno stanno partecipando le rappresentative maggiori di Namibia, Romania e Georgia (sebbene quest’ultima sia stata definita una nazionale “depotenziata”) e le seconde squadre di Italia, Scozia e Argentina.
La storia essenziale di Sudafrica 2010 attraverso i tabellini delle partite e le reazioni della stampa delle nazioni in campo: uno spaccato di cultura, emozioni, tecnica giornalistica e non per costruire un racconto non convenzionale della Coppa del Mondo 2010.





La Formula 1 lascia Montreal con avvenimenti meno esplosivi rispetto alla collisione turca tra Webber e Vettel, ma certo non meno interessanti. Pensiamo alla soddisfazione di aver ritrovato la piccola perla di Montreal nel panorama parecchio anonimo dei circuiti del calendario 2010; o al meritatissimo primo posto in classifica mondiale di Lewis Hamilton, ricercato e voluto a suon di rimonte furiose da fondo griglia e sorpassi da cineteca, nonostante si stesse creando intorno a lui un’aura da bello e impossibile al cospetto del compagno Button; o alla – c’è da credere momentanea – pausa delle formidabili Red Bull; per non parlare della super prestazione di Alonso in grado di arrivare a pochi secondi dalla vittoria con una vettura che in altre mani non è sembrata un granché.