F1: DOPPIETTA ROSSA AD HOCKENHEIM

Ferrari in parataNon è servito granché a Sebastian Vettel battere per due millesimi Fernando Alonso nelle qualifiche del sabato, così come non è servito cercare di stampare sul muretto box la F10 dello spagnolo pochi metri dopo il via, contro la Ferrari vista a Hockenheim nemmeno le Red Bull e un Vettel comunque in discreta forma ha potuto farci molto

Ci ha pensato la gestione sportiva Ferrari a inquinare quello che poteva essere una giornata trionfale. Scelta logica certo, ma attuata nel peggior modo possibile, diciamo che in Ferrari “lo fanno peggio”. Il sorpasso di Alonso su Massa, guidato dai box, ha lasciato un amaro in bocca che farà anche parte delle regole del gioco – e della storia della corse – ma non è mai troppo gradevole da assaporare.

Gara comunque regolata a proprio piacimento dai piloti di Maranello, con la sorpresa però che, grazie alla schermaglia al via tra Alonso e Massa, chi si è involato al via non è stato il super favorito Alonso, ma il bistrattato Felipe Massa. Il brasiliano ha visto la luce davanti a sé, e lesto e veloce ha preso il comando e lo ha mantenuto resistendo bene ai tentativi di Alonso e cedendo la posizione solo su “consiglio” dei box. Come detto anche in radio dal suo ingegnere di pista “un peccato” quello che è successo, un peccato perché per Massa sarebbe stato molto bello tornare sul gradino più alto del podio.

Dietro le due Ferrari, solo Vettel ha cercato di resistere, ma sbagliare la partenza questa volta è stata una pessima “iniziativa” da parte del tedesco. A fine gara ha cercato di recuperare il secondo posto, magari sperando in un tracollo psicologico di Massa, ma il risultato per lui è stato solo quello di ridurre il gap nei confronti del brasiliano a un secondo e poco più e di aggiudicarsi il giro più veloce in gara. Alle sue spalle la coppia Mclaren, Hamilton e Button, decisamente sotto tono in terra tedesca, e l’altro depresso ecccellente della prova tedesca, ovverosia il secondo pilota Red Bull, Mark Webber.

Per gli altri solo briciole, la gara è vissuta sulla tensione tra i due compagni di squadra in rosso, il dopo gara e probabilmente anche i prossimi giorni saranno riempiti dalla polemiche sul sorpasso agevolata tra i due ferraristi, e i piazzamenti in zona punti di Kubica, Rosberg e Schumacher in fondo sono una logica conseguenza dei valori visti in gara. Da sottolineare il punticino raccolto da Petrov,
Per fortuna che domenica si va subito in Ungheria, dove le Ferrari sono chiamate alla conferma, certo con Alonso, ma anche – e chi ci sperava più? – anche con il rabbuiato e ritrovato Massa.

Pos  Pilota        Squadra                     Tempo
 1.  Alonso        Ferrari                    1h28:38.866
 2.  Massa         Ferrari                    +     4.196
 3.  Vettel        Red Bull-Renault           +     5.121

 4.  Hamilton      McLaren-Mercedes           +    26.896
 5.  Button        McLaren-Mercedes           +    29.482
 6.  Webber        Red Bull-Renault           +    43.606
 7.  Kubica        Renault                    +     1 lap

 8.  Rosberg       Mercedes                   +     1 lap
 9.  Schumacher    Mercedes                   +     1 lap
10.  Petrov        Renault                    +     1 lap
11.  Kobayashi     Sauber-Ferrari             +     1 lap

12.  Barrichello   Williams-Cosworth          +     1 lap
13.  Hulkenberg    Williams-Cosworth          +     1 lap
14.  De la Rosa    Sauber-Ferrari             +     1 lap
15.  Alguersuari   Toro Rosso-Ferrari         +     1 lap

16.  Liuzzi        Force India-Mercedes       +    2 laps
17.  Sutil         Force India-Mercedes       +    2 laps
18.  Glock         Virgin-Cosworth            +    3 laps
19.  Senna         HRT-Cosworth               +    4 laps

Classifiche campionato, round 11 

Piloti:
 1.  Hamilton     157
 2.  Button       143
 3.  Vettel       136
 4.  Webber       136
 5.  Alonso       123
 6.  Rosberg       94
 7.  Kubica        89
 8.  Massa         85
 9.  Schumacher    38
10.  Sutil         35
11.  Barrichello   29
12.  Kobayashi     15
13.  Liuzzi        12
14.  Petrov         7
15.  Buemi          7
16.  Alguersuari    3
17.  Hulkenberg     2

 Costruttori: 
1.  McLaren-Mercedes          300
2.  Red Bull-Renault          272
3.  Ferrari                   208
4.  Mercedes                  132
5.  Renault                    96
6.  Force India-Mercedes       47
7.  Williams-Cosworth          31
8.  Sauber-Ferrari             15
9.  Toro Rosso-Ferrari         10

Andrea Corbetta

F1: ROSSE COMPETITIVE A HOCKENHEIM, ALONSO IN PRIMA FILA

A Hockenheim pole position per la Red Bull di Sebastian Vettel ma la Ferrari di Alonso è in prima fila a soli due millesimi.

Fernando AlonsoPer una volta i tempi del venerdì hanno detto la verità: le Ferrari viste nelle prove di Hockenheim sono  a un livello di competitività riscontrato sino adesso nella stagione solo nella prima prova in Bahrain. Alonso è stato per due giorni perfetto, riuscendo a trasformare in efficienza in pista la propria aggressività e voglia di vincere, Massa si è ritrovato senza compiere errori, ma di fronte al giro messo in pista da Sebastian Vettel c’è solo da inchinarsi. Facile parlare dell’efficienza aerodinamica della Red Bull, ma qui c’è tanto cuore, e ne è venuto fuori un giro da raccontare a figli, nipoti, e proseguire nelle generazioni a venire. La coppia Red Bull è sempre e comunque veloce, i due piloti sono totalmente presi dalla loro lotta interna e dalla possibilità di vincere il loro primo mondiale, e saranno ancora quelli da battere per la gara di domani, ma questa prima fila di Alonso accende un piccolo lume di speranza nella testa di parecchi ferraristi.

Partenza di qualifiche  col botto per Vitantonio Liuzzi: il pilota italiano perde il posteriore della sua Force India sul cordolo umido prima del rettilineo d’arrivo, e la botta conseguente a muro è una di quelle che stendono chi guida e distruggono la macchina. Qualifiche finite per l’italiano che per l’occasione si unisce ai “soliti” esclusi da Q3: ovverosia i sei piloti delle tre nuove squadre, Hrt, Lotus e Virgin. Davanti a tutti la coppia Alonso e Vettel, che si ripetono esattamente nello stesso ordine in Q2, precedendo i rispettivi compagni di squadra.

Secondo spezzone di qualifiche che lascia sul campo le due Toro Rosso, le due Sauber, Petrov su Renault, Sutil che chiude una deludente sessione di qualifica per la Force India, e soprattutto – duole un poco dirlo, ma ormai non è più una novità – anche Michael Schumacher, beffato dalla Williams di Hulkenberg all’ultimo secondo. Da sottolineare ancora la prestazione di Barrichello con l’altra Williams, quinto in Q2, e ormai abbonato al passaggio in Q1.

Si entra in  Q3 con il rischio pioggia incombente, e con le due Ferrari e le due Red Bull pronte a giocarsi la pole. Ma l’Alonso di questi giorni è determinato e tagliente quanto le sue dichiarazioni alla vigilia,  e solo l’incredibile giro di Vettel riesce ad avere ragione della grinta dello spagnolo . Vettel sopravanza di pochi millesimi Alonso, più indietro un ottimo Massa, che riesce a precedere la seconda Red Bull, quella di un Webber  apparso un poco sotto tono, e forse schiacciato dalle tensioni interne alla squadra. Dietro le due Mclaren, un gradino al di sotto di Red Bull e Ferrari, con Button che riesce a precedere in qualifica il compagno Hamilton. Chiudono i dieci, il solito solido Kubica, l’ottimo inossidabile Barrichello, Rosberg, con una Mercedes che ancora una volta non riesce a spiegare nemmeno a se stessa le proprie prestazioni, e Hulkenberg, comunque positivo.

Domani ci sarà spazio per tanti possibili risultati, Alonso e Vettel sembrano i favoriti, ma molto dipenderà dalla partenza che si preannuncia a rischio contatti, dal meteo, e dall’usura delle gomme che potrebbe determinare una gara con più di un cambio pneumatici.



Pos. # Pilota Macchina Q1 Q2 Q3
1 5 Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1′15.152 1′14.249 1′13.791
2 8 Fernando Alonso Ferrari 1′14.808 1′14.081 1′13.793
3 7 Felipe Massa Ferrari 1′15.216 1′14.478 1′14.290
4 6 Mark Webber Red Bull-Renault 1′15.334 1′14.340 1′14.347
5 1 Jenson Button McLaren-Mercedes 1′15.823 1′14.716 1′14.427
6 2 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1′15.505 1′14.488 1′14.566
7 11 Robert Kubica Renault 1′15.736 1′14.835 1′15.079
8 9 Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1′16.398 1′14.698 1′15.109
9 4 Nico Rosberg Mercedes 1’16.178 1’15.018 1′15.179
10 10 Nico Hulkenberg Williams-Cosworth 1′16.387 1′14.943 1′15.339
11 3 Michael Schumacher Mercedes 1′16.084 1′15.026
12 23 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1′15.951 1′15.084
13 12 Vitaly Petrov Renault 1′16.521 1′15.307
14 22 Pedro de la Rosa Sauber-Ferrari 1′16.450 1′15.550
15 17 Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1’16.664 1′15.588
16 16 Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1′16.029 1′15.974
17 18 Jarno Trulli Lotus-Cosworth 1′17.583
18 19 Heikki Kovalainen Lotus-Cosworthi 1′18.300
19 14 Adrian Sutil Force India-Mercedes 1′16.220 1’15.467
20 21 Bruno Senna HRT-Cosworth 1′18.592
21 15 Vitantonio Liuzzi Force India-Mercedes 1′18.952
22 20 Sakon Yamamoto HRT-Cosworth 1′19.844
23 24 Timo Glock Virgin-Cosworth 1′18.343
24 25 Lucas di Grassi Virgin-Cosworth

Andrea Corbetta

F1: ALONSO IL PIU’ VELOCE NELLE LIBERE DI HOCKENHEIM

Alonso ha ottenuto il miglior tempo nella seconda sessione di prove libere del GP di Germania. Alle sue spalle il tedesco della Red Bull Sebastian Vettel, con un ritardo di 29 centesimi di secondo.

Fernando AlonsoSi torna a Hockenheim dopo una pausa di un anno, si torna con lo spauracchio pioggia sopra le teste di tutti. E infatti la sessione mattutina parte sotto una pioggia insistente che costringe le vetture a iniziare il turno con gomme “extreme wet”. Gran festival di testacoda e uscite di pista, con protagonisti un po’ tutti i piloti, su tutti Massa autore di ben tre testacoda – a cui comunque va dato perlomeno atto di non aver danneggiato la macchina – e Hamilton che invece sbatte pesantemente alla curva 3, andando a muro e giocandosi l’anteriore della sua Mclaren. A un ora dall’inizio la pioggia inizia a diminuire, si passa alle intermedie, ma la pista rimane scivolosa e piena di insidie. Prima sessione quanto mai frustrante per la Mclaren, incidente di Hamilto a parte, alla ricerca di conferme per il nuovo diffusore, e che invece si trova alle prese con una pista che non ha permette proprio di valutare la bontà delle nuove soluzioni.

Alla fine del turno, tempi quanto mai poco significativi, forse sarebbe stato più interessante pubblicare il numero dei testacoda: comunque Sutil precede Massa e Button, poi Barrichello, Petrov e Rosberg. Vettel chiude undicesimo, Webber quattordicesimo, Alonso diciannovesimo.

Le previsioni che davano pioggia torrenziale falliscono clamorosamente e la seconda sessione vede la pista con solo qualche macchie d’umidità residua. Finalmente gomme da asciutto per tutti. Via il bagnato dalla pista ci si accorge però che il nuovo asfalto nel tratto della frenata dal tornantino presenta dossi che rendono parecchio problematica la staccata. Partono subito forte le due Ferrari, issandosi in cima alla classifica, con Alonso e Massa A mezz’ora dall’inizio delle prove riprende a piovere, con Hamilton ancora ai box  a causa del protrarsi delle operazioni di riparazione sulla vettura incidentata nella sessione mattutina. Lo scroscio dura pochi minuti, e non crea particolari problemi a pista e piloti; si rivedono allora le Red Bull, con Webber e Vettel che scalano le posizioni portandosi, insieme alle due Ferrrari, in cima alla lista dei tempi. Per l’unica Mclaren in pista, quella di Button, il programma prevede long run per valutare la soluzione degli scarichi bassi,

Solo a un quarto d’ora dalla fine l’altra Mclaren riesce a uscire dai box. Per Lewis Hamilton è la seconda volta consecutiva che si ritrova con una partenza ad handicap durante un week end di gara: dopo il venerdì di Silverstone, perso per problemi derivanti dall’introduzione sulla sua Mclaren, degli scarichi bassi, questo di Hockenheim, gettato al vento a causa della rovinosa uscita di strada. Sessione pomeridiana che si conclude con le due Ferrari e le due Red Bull davanti a tutti, a posizioni alterne, poco dietro le due Mercedes, e poi Hamilton. nonostante riesca a compiere solo una decina di giri, a seguire Kubica con la Renault e Barrichello.

Al solito tempi da venerdì, ma questa volta l’impressione è che i primi quattro possano restare quelli, magari con l’aggiunta di una Mclaren, anche per il resto del fine settimana.

Pos. Pilota Macchina
Tempo Giri
1 8 Fernando Alonso Ferrari 1′16.265 35
2 5 Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1′16.294 0.029 26
3 7 Felipe Massa Ferrari 1′16.438 0.173 37
4 6 Mark Webber Red Bull-Renault 1′16.585 0.32 40
5 4 Nico Rosberg Mercedes 1′16.827 0.562 32
6 3 Michael Schumacher Mercedes 1′16.971 0.706 20
7 2 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1′17.004 0.739 10
8 11 Robert Kubica Renault 1′17.009 0.744 37
9 9 Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1′17.056 0.791 37
10 10 Nico Hülkenberg Williams-Cosworth 1′17.204 0.939 44
11 23 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1′17.336 1.071 44
12 12 Vitaly Petrov Renault 1′17.547 1.282 35
13 22 Pedro de la Rosa Sauber-Ferrari 1′17.573 1.308 39
14 14 Adrian Sutil Force India-Mercedes 1′17.701 1.436 38
15 1 Jenson Button McLaren-Mercedes 1′17.739 1.474 36
16 15 Vitantonio Liuzzi Force India-Mercedes 1′17.871 1.606 33
17 16 Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1′18.147 1.882 45
18 17 Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1′19.327 3.062 48
19 24 Timo Glock Virgin-Cosworth 1′19.553 3.288 30
20 18 Jarno Trulli Lotus-Cosworth 1′20.008 3.743 34
21 25 Lucas di Grassi Virgin-Cosworth 1′20.106 3.841 31
22 19 Heikki Kovalainen Lotus-Cosworth 1′20.377 4.112 37
23 21 Bruno Senna HRT-Cosworth 1′21.988 5.723 37
24 20 Sakon Yamamoto HRT-Cosworth 1′23.066 6.801 37

Andrea Corbetta

F1: SILVERSTONE, VINCE WEBBER

Mark Webber
Foto: Ansa.it

A Silverstone 2010 si è visto di nuovo il vero Mark Webber. Una roccia, granitico, dentro e fuori dell’abitacolo. Non si è fatto influenzare dalla decisione del team di riservargli il telaio scartato da Vettel; non è stato zitto di fronte all’altra decisione della Red Bull di privilegiare il compagno tedesco per l’utilizzo dell’unica nuova ala anteriore; ha chiuso la visiera e dal primo metro di gara ha fatto valere la sue legge, la legge dei piloti che arrivano dalla terra di due ossi duri del calibro di Jack Brabham e Alan Jones. Per Sebastian Vettel la gara si è complicata subito al via, prima con una partenza fiacca, e poi con una leggera toccatina da parte di Lewis Hamilton che gli ha forato una gomma posteriore costringendolo a un giro completo a ruota sgonfia.

Quello che non era riuscito a Hamilton alla prima curva di Valencia riesce alla prima di Silverstone, anche qui l’inglese cerca di infilarsi con il muso e se in Spagna non c’erano state conseguenze questa volta per il tedesco è calato il buio. D’altra parte Vettel ha fatto il massimo possibile per complicarsi la vita, con un’esitazione di troppo in partenza, e poi hai voglia di lamentarsi del traffico. Si è rifatto in parte con una grande rimonta – certo favorita dall’ingresso della Safety Car – e a tutta una serie di sorpassi che lo hanno se non altro portato in zona punti, ma certi errori gli stanno facendo perdere il treno per il mondiale

Gara da dimenticare per la Ferrari, per Alonso, ma anche per Massa. Alonso però deve prima di tutto prendersela con se stesso, per la sua partenza lenta che lo ha relegato lontano dalla lotta tra i primi; per il suo contatto con Massa che ha messo fuori gioco subito il brasiliano; per il suo  – e della squadra – non rendersi conto che dopo un sorpasso con taglio nei confronti di Kubica una qualche decisione dei commissari era da aspettarsela. E’ arrivata la stessa penalizzazione inflitta ad Hamilton a Valencia – e qui conviene ancora una volta calare un velo pietoso su certe decisioni – ma gli effetti sono stati completamente squilibrati dalle vicende in pista e dall’ingresso della Safety Car.

Viene solo da pensare che anni fa all’esterno di quella chicane ci sarebbe stata solo sabbia e ghiaia, e allora non sarebbe stata necessaria nessuna decisione di commissari, la lotta Kubica – Alonso si sarebbe risolta a favore di uno dei due nella natura delle corse, natura stravolta da certe vie di fuga troppo buone e permissive e dalla “febbre” da penalizzazione a tavolino manifestata troppe volte dalla FIA e dai propri funzionari.

Ancora più deludente di Alonso, Felipe Massa, che si è lasciato travolgere dalla spirale negativa che ha imprigionato la gara inglese della Ferrari.  Superlativo Lewis Hamilton, che ha viaggiato costantemente a pochi secondi dalla Red Bull di Webber, portandosi a casa un secondo posto che vale il mantenimento della leadership nel campionato. Anche Jenson Button con l’altra McLaren si è ripreso quel ruolo perso momentaneamente nei due giorni di prove: per il campione del mondo in carica un quarto posto miracoloso – per lui che partiva dalla quattordicesima posizione – ancora una volta frutto della sua immensa razionalità applicata alle corse, che solo in Lauda e Prost ha avuto eguali nel recente passato. Sul terzo gradino del podio un – finalmente – determinato e grintoso Nico Rosberg che tiene a bada il gruppo degli inseguitori ai due battistrada e si guadagna un podio meritatissimo. Da sottolineare anche la coppia Barrichello-Kobayashi che ripetono a braccetto le belle prestazioni di Valencia classificandosi al quinto e sesto posto.

Kubica autore di un bella partenza e protagonista del fattaccio con Alonso subisce il primo ritiro della stagione, a punti oltre a Vettel settimo, anche Sutil – uomo veloce e corretto come pochi – lo Schumacher formichina 2010, e un buon Hulkenberg. Certo che i primi due si sono avvantaggiati dal “taglio” effettuato al gruppo da parte della Renault di Kubica partito bene e alle prese con una macchina non troppo veloce, ma l’impressione è che comunque – fuori gioco Vettel e Alonso – la gara sarebbe stata comunque affare loro. Certo che adesso in casa Red Bull la situazione sembra tutt’altro che tranquilla, in Ferrari – per altri motivi – anche; solo in Mclaren, con Hamilton e Button in cima alla classifica piloti, sembrano sempre e comunque sorridere.

Ecco comunque la classifica del Gp d’Inghilterra 2010 e le classifiche di campionato aggiornate:

Pos. # Driver Team
1 6 Mark Webber Red Bull
2 2 Lewis Hamilton McLaren
3 4 Nico Rosberg Mercedes
4 1 Jenson Button McLaren
5 9 Rubens Barrichello Williams
6 23 Kamui Kobayashi Sauber
7 5 Sebastian Vettel Red Bull
8 14 Adrian Sutil Force India
9 3 Michael Schumacher Mercedes
10 10 Nico Hülkenberg Williams
11 15 Vitantonio Liuzzi Force India
12 16 Sebastien Buemi Toro Rosso
13 12 Vitaly Petrov Renault
14 8 Fernando Alonso Ferrari
15 7 Felipe Massa Ferrari
16 18 Jarno Trulli Lotus
17 19 Heikki Kovalainen Lotus
18 24 Timo Glock Virgin
19 20 Karun Chandhok HRT
20 21 Sakon Yamamoto HRT

Classifica Piloti

Position Driver Points
1 Lewis Hamilton 145
2 Jenson Button 133
3 Mark Webber 128
4 Sebastian Vettel 121
5 Fernando Alonso 98
6 Nico Rosberg 90
7 Robert Kubica 83
8 Felipe Massa 67
9 Michael Schumacher 36
10 Adrian Sutil 35
11 Rubens Barrichello 29
12 Kamui Kobayashi 15
13 Vitantonio Liuzzi 12
14 Sebastien Buemi 7
15 Vitaly Petrov 6
16 Jaime Alguersuari 3
17 Nico Hülkenberg 2
=18 Pedro de la Rosa 0
=18 Karun Chandhok 0
=18 Heikki Kovalainen 0
=18 Lucas di Grassi 0
=18 Jarno Trulli 0
=18 Bruno Senna 0
=18 Timo Glock 0
=18 Sakon Yamamoto 0

Classifica Costruttori

Position Team Points
1 McLaren 278
2 Red Bull 249
3 Ferrari 165
4 Mercedes 126
5 Renault 89
6 Force India 47
7 Williams 31
8 Sauber 15
9 Toro Rosso 10
=10 HRT 0
=10 Lotus 0
=10 Virgin 0

Andrea Corbetta

F1: POLE PER VETTEL, ALONSO PARTE DALLA SECONDA FILA

Sono le Red Bull a monopolizzare la prima fila del GP d’Inghilterra di Silverstone. La Ferrari di Alonso è terza davanti a Hamilton

Red BullIncredibili, volanti, fantastiche Red Bull. Ma incredibile, volante, fantastico Sebastian Vettel. Pole position strappata con velocità, ma anche tattica, molta tattica, quando il tedesco ha “giocato” con il compagno di squadra mascherando le proprie prestazioni durante la Q2. Prestazione eccezionale della Red Bull che hanno oscurato in parte il grande lavoro compiuto dalla Ferrari, che con Alonso, ma in parte anche Massa, è sembrata l’unica in grado di poter contrastare il passo delle due lattine volanti. Grossa delusione Mclaren, bocciato il pacchetto di modifiche agli scarichi dopo le prove del venerdì, le monoposto di Woking apparivano a vista lontane anni luce dall’equilibrio e stabilità delle Red Bull. Solo la classe cristallina di uno come Hamilton ha evitato la disfatta completa. Notevoli anche Barrichello, con una Williams che al contrario della Mclaren sembra aver azzeccato gli aggiornamenti, e de La Rosa che arriva in Q3 e si prende il lusso di stare davanti alla sua ex maestà Schumacher, ancora una volta poco convincente.

Ma andiamo con ordine, si parte con la seria prospettiva di vedere le rosse nelle prime file a Silverstone, e storicamente questo sarebbe un segnale decisamente positivo per la stagione rossa.  Nelle prima fase solita tragica – sportivamente parlando – apparizione dei tre team debuttanti che si collocano negli ultimi sei posti lasciando la lotta per l’esclusione ridotta a una sola posizione.Posizione che con ben poca gloria viene occupata da Alguersuari imprigionato – dopo un avvio di stagione promettente – in un declino prestazionale che dura ormai da parecchi Gp. Q2 raggiunta per un soffio da Liuzzi, che lamenta un distacco preoccupante rispetto al compagno di squadra Sutil, e da Michael Schumacher che onestamente non sembra così distante dal compagno Rosberg, ma il problema a questo punto è come non si riesca nemmeno a capire quanto Rosberg sia una pietra di paragone effettivamente valida.

In Q2 qualcuno esce confidente della propria forza con gomme dure – Alonso, Webber e Vettel – altri preferiscono non correre troppi rischi e montano da subito gomme morbide – Massa e Hamilton. E proprio con le gomme dure, a dimostrazione della perfetta attitudine della Red Bull alla pista inglese, davanti si piazzano ancora i due piloti in blu, con Alonso e Massa alle loro spalle, confermando così quello che sembra ormai il motivo dominante di questo fine settimana. E’ in questa fase che Vettel “gioca”, e per ben due volte rientra ai box senza segnare il tempo quando nei primi due settori gira su tempi molto simili al compagno di squadra. Petrov, apparso parecchio in palla su questa pista, lamenta problemi tecnici e si autoesclude dalla contesa, Button fatica con una Mclaren con poco grip, classificandosi 14° e deludendo una marea di fans accorsi in suo onore, mentre Hamilton, nonostante tutto, sfrutta ogni millimetro di pista, anche se non fa meglio di un settimo tempo che viste le previsioni della vigilia suona come una mezza sconfitta. Kubica aggancia il treno della Q3 per pochi millesimi,  bella prestazione di de La Rosa, dell’inossidabile Barrichello, e anche per le due Mercedes, con Schumacher che precede di poco il compagno Rosberg, e anche di Massa che senza far troppo rumore si piazza non troppo distante da Alonso.

In Q3 i due della Red Bull giocano a carte scoperte, e Vettel – rinfrancato dalla vittoria di Valencia e comunque spaventosamente veloce a Silverstone – si aggiudica la lotta in casa Red Bull, con Webber per un’inezia alle sue spalle, e Alonso eccellente terzo, con una Ferrari che può dirsi inferiore solo alle Red Bull, perlomeno qui a Silverstone.Fantastico Lewis Hamilton che riesce a classificarsi quarto nonostante la giornata persa di ieri, e una Mclaren sorprendentemente fuori forma, e bene anche Rosberg autore di un bel giro che lo ha portato al quinto posto. Alle sue spalle Kubica precede Massa, un poco sotto tono in Q3, gli ottimi Barrichello e de La Rosa, e lo Schumacher 2010, ovverosia un buon pilota e niente di più.

Per domani la prima curva dirà probabilmente molto su chi tra Vettel e Webber si aggiudicherà il Gp di Inghilterra, certo Alonso permettendo.

Pos. # Pilota Macchina Q1 Q2 Q3
1 5 Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1′30.841 1′30.480 1′29.615
2 6 Mark Webber Red Bull-Renault 1′30.436 1′30.114 1′29.758
3 8 Fernando Alonso Ferrari 1′31.019 1′30.700 1′30.426
4 2 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1′31.297 1′31.118 1′30.556
5 4 Nico Rosberg Mercedes 1′31.406 1′31.085 1′30.625
6 11 Robert Kubica Renault 1′31.680 1′31.344 1′31.040
7 7 Felipe Massa Ferrari 1′31.313 1′31.010 1′31.172
8 9 Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1′31.424 1′31.242 1′31.175
9 22 Pedro de la Rosa Sauber-Ferrari 1′31.533 1′31.327 1′31.274
10 3 Michael Schumacher Mercedes 1′31.720 1′31.022 1′31.430
11 14 Adrian Sutil Force India-Mercedes 1′31.109 1′31.399
12 23 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1′31.851 1′31.421
13 10 Nico Hülkenberg Williams-Cosworth 1′32.144 1′31.635
14 1 Jenson Button McLaren-Mercedes 1′31.435 1′31.699
15 15 Vitantonio Liuzzi Force India-Mercedes 1′32.226 1′31.708
16 12 Vitaly Petrov Renault 1′31.638 1′31.796
17 16 Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1′31.901 1′32.012
18 17 Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1′32.430
19 19 Heikki Kovalainen Lotus-Cosworth 1′34.405
20 24 Timo Glock Virgin-Cosworth 1′34.775
21 18 Jarno Trulli Lotus-Cosworth 1′34.864
22 25 Lucas di Grassi Virgin-Cosworth 1′35.212
23 20 Karun Chandhok HRT-Cosworth 1′36.576
24 21 Sakon Yamamoto HRT-Cosworth 1′36.968