ALMANACCO DI SUDAFRICA 2010: 15 GIUGNO

La storia essenziale della Coppa del Mondo di Sudafrica 2010 raccontata, giorno dopo giorno, partita dopo partita, attraverso i tabellini e le reazioni della stampa delle nazioni in campo: una carrellata di prime pagine che fornisce uno spaccato di cultura sportiva, emozioni, tecnica giornalistica e non, design editoriale che permette di costruire un racconto non convenzionale della Coppa del Mondo 2010.



NUOVA ZELANDA-SLOVACCHIA 1-1
(primo tempo 0-0)

MARCATORI: Vittek (S) al 5′, Reid (NZ) al 48′ s.t.

NUOVA ZELANDA (4-5-1): Paston; Reid, Nelsen, Vicelich (dal 33′ st Christie), Smith; Bertos, Elliott, Lochhead, Fallon, Smeltz; Killen (dal 26′ st Wood) (Moss, Bannatyne, Sigmund, Brown, Barron, McGlinchey, Clapham, Mulligan, Boyens, Brockie). All. Ricki Herbert.

SLOVACCHIA (4-4-2): Mucha; Zabavnik, Durica, Skrtel, Cech; Weiss (dal 46′ st Kucka), Strba, Sestak (dal 35′ st Holosko), Hamsik; Vittek (dal 38′ st Stoch), Jendrisek (Pernis, Kuciak, Pekaric, Kozak, Sapara, Pernis, Jakubko, Kopunek, Salata, Petras). All. Vladimir Weiss.

ARBITRO: Jerome Damon (Sudafrica).

NOTE – Spettatori: 23.871. Ammoniti Lochhead, Strba per gioco scorretto e Reid per c.n.r. Angoli: 9-3 per la Slovacchia. Recuperi 1′ e 3′.

Waikato Times dennik Sport

COSTA D’AVORIO-PORTOGALLO 0-0

COSTA D’AVORIO (4-3-3): Barry; Demel, K. Toure, Zokora, Tiené; Eboue (dal 43′ s.t. Romaric), Y. Toure, Tioté; Kalou (dal 20′ s.t. ip information Drogba), Dindane, Gervinho (dal 36′ s.t. Keita). (Zogbo, Bamba, Yeboah, Boka, Angoua, Gohouri, Gosso, Kone, Doumbia): All.: Eriksson.

PORTOGALLO (4-2-3-1): Eduardo; Paulo Ferreira, Alves, Carvalho, Coentrao; Mendes, Meireles (dal 40′ s.t. Amorim); Ronaldo, Deco (dal 17′ s.t. Tiago), Danny (dal 10′ s.t. Simao); Liedson. (Beto, Fernandes, Miguel, Rolando, Costa, Duda, Pepe, Veloso, Almeida): All.: Queiroz.

ARBITRO: Larrionda (Uruguay).

NOTE: spettatori: 37.034. Ammoniti Zokora, Demel, Ronaldo. Angoli: 6-4. Recupero: 1′ p.t., 3′ s.t.

L'inter A Bola

BRASILE-COREA DEL NORD 2-1 (0-0)

MARCATORI: 10′ Maicon (B), 27′ Elano (B), 44′ st Ji Yun (C)

BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan, Bastos; Gilberto Silva, Felipe Melo (39’st Ramires); Elano (27’st Dani Alves), Kakà (33’st Nilmar), Robinho; Luis Fabiano. (Doni, Luisao, Thiago Silva, Josuè, Baptista, Kleberson, Grafite). All. Dunga 6.

COREA DEL NORD (5-3-2): Ri Myong Guk; Cha Jong Hyok, Pak Chol In, Ri Jun Il, Ri Kwang Chon, Ji Yun Nam; Mun In Guk (dal 35’ s.t. Kim Kum Il), An Yong Hak, Pak Nam Chol; Jong Tae Se, Hong Yong Jo. All. Kim Jong Hun.

ARBITRO: Kassai (Hun).

NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni, spettatori 65.000. Ammonito Ramires (B). Angoli: 7-3 per il Brasile. Recupero: 0’pt, 2’st.

O Globo

Massimo Brignolo

ITALIA-PARAGUAY: IL GIORNO DOPO

De Rossi
Foto Ansa.it

Discreto esordio quello della truppa Azzurra: allo stadio Green Point di Città del Capo i nostri ragazzi danno discreta mostra di sé dalla trequarti avversaria in giù, risultando evanescenti solo in fase conclusiva. Ed è un vero peccato questo anche in relazione al fatto che se il nostro attacco si rivelerà sterile ancor peggio riuscirà a fare quello dei nostri avversari, capaci di produrre una sola palla goal, quella con cui ci puniranno, a sei dal termine del primo tempo, con Alcaraz.

Partita ordinata quella della compagine di Lippi che tiene piuttosto bene il campo e subisce goal solo su situazione di palla inattiva, senza dare poi molti altri spazi agli avanti paraguayani. Buone le prestazioni di molti dei nostri ragazzi: Zambrotta disputa una gara molto solida risultando il migliore del nostro reparto arretrato, Criscito esordisce in una competizione così importante con buona disinvoltura, così come Montolivo. De Rossi, poi, ci salva andando a sfruttare il buco di Justo Vilar per infilare il goal del pareggio e Pepe risulta essere molto volenteroso. Note parzialmente dolenti della serata restano quindi solo un Marchisio un po’ smarrito in una posizione che non gli appartiene, un Iaquinta che pare ancora essere alla ricerca della forma migliore ed un Gilardino da una parte lasciato troppo solo e dall’altra incapace di pungere come ai bei tempi.

Ora sotto con la Nuova Zelanda per trovare quei tre punti mancati ieri: posto il livello medio di questo Mondiale, comunque, ben figurare è assolutamente nelle nostre corde!

Francesco Federico Pagani

BASKET: SECONDA VITTORIA PER SIENA IN FINALE SCUDETTO

Montepaschi Siena vince anche gara due e si porta sul 2-0 nella finale play-off per il titolo nazionale del campionato di pallacanestro di serie A1. Dopo un primo quarto piuttosto equilibrato, i senesi hanno piazzato l’allungo decisivo con un parziale di 22-6 nella seconda frazione di gioco e hanno potuto permettersi di gestire la seconda metà dell’incontro.

Grandi mattatori della partita sono stati Henry Domercant e Romain Sato, entrambi autori di sedici punti individuali. Domercant, statunitense di passaporto bosniaco, è stato decisivo nella seconda frazione di gioco, mettendo a segno otto punti, tra cui due triple: nell’intero corso della partita, in quattro occasioni su cinque tentativi ha centrato il canestro da fuori dalla lunetta. Il centrafricano Sato, invece, ha messo a segno un 6/7 sui tiri da due. Buono anche il lavoro di Ress, Lavrinovič e Stonerook nel recuperare palloni.

Per l’Armani in evidenza il lituano Jonas Mačiulis e Jamie Arnold, statunitense di passaporto israeliano, autori di 25 punti complessivi, e Mike Hall, migliore rimbalzista della serata con tre palloni recuperati in attacco e quattro in difesa.

MONTEPASCHI SIENA – ARMANI JEANS MILANO 81-59
(17-18; 22-6; 16-18; 26-17) – play-off: 2-0
Palasport Mens Sana, Siena

Montepaschi Siena: McIntyre 12, Eze 7, Sato 16, Hawkins 12, Stonerook (Domercant 16, Zisis 6, D’Ercole, Carraretto, Lavrinovič 3, Ress 9, Marconato).

Armani Jeans Milano: Hall 7, Mačiulis 13, Mordente 5, Finley, Rocca Mason 8 (Mancinelli 8, Bulleri, Monroe 6, Ianes, Viggiano, Arnold 12, Bečirovič).

Arbitri: Facchini, Mattioli, Chiari

MP
Siena
STATISTICHE AJ
Milano
21/40 Tiri da due 21/39
9/23 Tiri da tre 2/17
12/18 Tiri liberi 11/13
13-25 Rimbalzi (off-dif) 10-24
19-5 Palle recuperate-Stoppate 13-3

Damiano Benzoni

IRB NATIONS CUP, SECONDA GIORNATA: L’ITALIA E’ L’UNICA BIG A NON CADERE

IRB Nations CupSeconda giornata dell’IRB Nations Cup, torneo disputato annualmente allo stadio Arcul de Triumf di Bucarest e voluto dall’International Board per permettere a squadre di seconda fascia come Romania e Georgia di misurarsi con le seconde squadre di alcune delle nazioni più importanti rugbisticamente. Nello specifico quest’anno stanno partecipando le rappresentative maggiori di Namibia, Romania e Georgia (sebbene quest’ultima sia stata definita una nazionale “depotenziata”) e le seconde squadre di Italia, Scozia e Argentina.

La nazionale italiana ha portato a casa una vittoria 21-3 contro i georgiani: un buon risultato considerando che i Lelos avevano battuto la Scozia ‘A’ di un punto nella prima giornata, ma una partita con veramente pochi contenuti tecnici. Le due squadre hanno commesso entrambe diversi errori e tante scelte tattiche sbagliate, rendendo l’incontro un noioso ping-pong di calci e di punizioni causate per impedire alla squadra avversaria di giocare. A parziale discolpa del XV azzurro si possono citare le alte temperature della capitale rumena (34°C) e la fisicità e aggressività che caratterizzano il rugby caucasico.

Bene dalla piazzola Luciano Orquera, apertura italo-argentina esclusa dalla nazionale dopo alcune discrete, ancorchè acerbe, prestazioni datate ormai cinque anni fa. Il numero dieci è stato l’autore di tutti i punti dell’Italia, giunti da sette calci piazzati, e solo in un’occasione ha mancato i pali. Soddisfatto a metà il tecnico della nazionale ‘A’ Gianluca Guidi: “Non è stata la gara che mi aspettavo”. Guidi ha sottolineato l’incapacità degli azzurri di chiudere in maniera netta l’incontro, ma si è comunque detto contento della vittoria e di puntare la nazionale rumena per aggiudicarsi per la prima volta il torneo. Nella prima giornata gli azzurri avevano rimontato i Jaguares, ovvero la seconda squadra della nazionale argentina.

Negli altri incontri del giorno una Scozia ‘A’ in crisi ha dovuto concedere la seconda sconfitta in due partite, stavolta alla Namibia, squadra in netta crescita i cui progressi rappresentano il buon tasso di sviluppo che sta dimostrando il rugby africano. I namibiani hanno portato a casa l’incontro per 23-20, dopo che gli scozzesi si erano riportati a distanza di tiro, costringendo gli avversari a resistere a un forcing prolungato a ridosso della propria area di meta. Risultato positivo anche per la Romania che, dopo la disfatta con la Namibia di pochi giorni fa, ha steso i Jaguares 24-8. Come nella partita dell’Italia, i punti dei rumeni sono arrivati solo dalla piazzola. Ottima prestazione per i rumeni, che han dominato la mischia chiusa e le ruck, costringendo gli argentini a commettere troppi falli, prontamente puniti dal piede di Dan Dumbrava prima, e di Florin Vlaicu poi.

ITALIA ‘A’ – GEORGIA 21-3 (12-0)
Stadionul National Arcul de Triumf, Bucarest (ROU)

ITALIA: Pace – Benvenuti (68′ Chiesa), Quartaroli, Pratichetti, Sgarbi – Orquera, Semenzato (49′ Toniolatti) – Erasmus, Minto (58′ Orlando), Barbieri – Pavanello E., Pavanello A. (c) (69′ Tveraga) – Chistolini (49′ Ravalle), Festuccia (64′ Giazzon), Muccignat (54′ De Marchi).

GEORGIA: Urjukashvili – Todua, Zibzibadze (c), Korkelia (54′ Khmaladze), Chkhikvadze – Kvirikashvili (61′ Guigauri), Samkharadze (61′ Rokhvadze) – Bolgashvili, Tavartkiladze, Sakvarelidze (47′ Koleishvili) – Mikautadze (58′ Uchava), Sutiashvili – Kakovin (58′ Sheklashvili), Natriashvili (59′ Dadunashvili), Dadunashvili (54′ Asieshvili).

Primo tempo: 7′ p. Orquera (ITA), 10′ p. Orquera (ITA), 34′ p. Orquera (ITA), 38′ p. Orquera (ITA).
Secondo tempo: 47′ p. Orquera (ITA), 49′ p. Orquera (ITA), 53′ p. Kvirikashvili (GEO), 59′ p. Orquera (ITA)

Ammonizioni: 7′ Chkhikvadze (GEO), 48′ Urjukashvili (GEO)

Arbitro: Marius Jonker (RSA)
Giudici di linea: Vlad Iordachescu (ROU), Andy MacPherson (SCO)

Damiano Benzoni

IL BRASILE E’ GIA’ IN FUGA

Maicon
Foto Ansa.it

Slovacchia e Nuova Zelanda impattano con lo stesso risultato uscito dal match degli Azzurri contro il Paraguay. I giochi nel gruppo dell’Italia, insomma, sono ancora tutti da fare. A passare in vantaggio sono gli slovacchi, che tutto sommato qualcosa di più meriterebbero, con un colpo di testa sotto misura portato da Vittek. A pareggiare il conto ci penserà quindi Reid, con un goal tutto sommato simile a quello precedentemente segnato dalla punta slovacca.

Nel girone di ferro di questi Mondiali, invece, interessantissimo il match che vede la Costa d’Avorio opposta al Portogallo: lo 0 a 0 che ne esce scontenta un po’ entrambe le squadre già costrette ad inseguire il Brasile, in serata vittorioso 2 a 1 sulla Corea del Nord, e quindi candidate ad essere eliminate già prima degli ottavi. Costa d’Avorio che, comunque, ben impressiona pur con un Droga a mezzo servizio. Riuscissero a passare questo girone davvero dai tratti proibitivi, quindi, potrebbero realmente essere Gli Elefanti a segnare un nuovo record per il calcio africano. Perché tutti se l’aspettano: una squadra del Continente Nero che arrivi almeno in semifinale nel corso del primo Mondiale africano della storia.

Francesco Federico Pagani