ALL BLACKS INARRESTABILI: LA BLEDISLOE È LORO, IL TRI NATIONS QUASI

Gli All Blacks sconfiggono l’Australia, aggiudicandosi la Bledisloe Cup e mancando di poco la vittoria matematica del Tri Nations.

L’inarrestabile cavalcata degli All Blacks verso la Coppa del Mondo dell’anno prossimo continua con la conquista della Bledisloe Cup e la quarta vittoria neozelandese su quattro incontri disputati in questo Tri Nations: l’Australia, molto migliorata rispetto all’incontro di settimana scorsa, ha comunque dovuto arrendersi con il punteggio di 20-10 al Lancaster Park di Christchurch. Un Tri Nations segnato dalla dominazione dei neozelandesi che oggi hanno avuto la possibilità di chiudere matematicamente il torneo: se gli All Blacks avessero ottenuto una vittoria col bonus avrebbero mantenuto il punteggio pieno e non sarebbero stati più raggiungibili da Australia e Sudafrica. La vittoria segna il nono successo neozelandese di fila contro gli Wallabies, oltre ad essere la tredicesima vittoria consecutiva degli All Blacks.

Per la prima volta nell’edizione di quest’anno l’arbitro non ha estratto nessun cartellino. La Nuova Zelanda ha avuto la meglio grazie a una difesa più attenta (146 placcaggi contro i 91 degli australiani) e all’incapacità della mischia australiana di fornire alla propria mediana una piattaforma avanzante da cui far partire il gioco: agli Wallabies è mancato un Quade Cooper, un’apertura con l’abilità e l’attitudine di attaccare la linea avversaria. L’incontro ha avuto due volti: il quarto d’ora iniziale, disputato a ritmo altissimo e a viso aperto, ha visto le due squadre mettere a segno le tre mete della partita. Solo nove i punti messi a segno complessivamente nei restanti 65 minuti: calo di ritmo fisiologico, errori forzati dalla stanchezza, maggiore attenzione sulla difesa, più falli e infrazioni commessi da ambo i lati.

Al sesto minuto la prima marcatura: Tom Donnelly sfrutta un turnover per infilare la difesa australiana e costringerla a mostrare il fianco per la meta a largo dell’estremo Mils Muliaina. Pronta la reazione degli Australiani che trovano il pareggio dopo appena tre minuti: in un placcaggio Carter perde la palla, recuperata dagli avanti australiani per permettere a Kurtley Beale un impressionante corsa di oltre sessanta metri fino alla linea di meta. Passano appena quattro minuti, e l’inesperienza dell’ala australiana James O’Connor permette a Ma’a Nonu di mandare in meta Conrad Smith.

Dal 14-7 gli australiani, nonostante diverse occasioni, non si riprenderanno più: a ritmo rallentato, l’accento dell’incontro si sposta sulla difesa e aumentano errori e falli. Uno scambio di punizioni tra Giteau e Carter chiude il primo tempo 17-10, mentre nel secondo tempo l’unica marcatura è una punizione di Carter al 70′. Ora agli All Blacks basta racimolare un punto di bonus in almeno uno dei due incontri rimanenti. Non è però difficile immaginare che questa macchina che macina gioco con una determinazione, un ritmo e una precisione inarrivabili possa chiudere quest’edizione del Tri Nations imbattuta, per dare un segnale forte in vista della Coppa del Mondo 2011.

Sabato 7 agosto 2010
NUOVA ZELANDA – AUSTRALIA 20-10 (17-10)
Lancaster Park, Christchurch (NZL)

NUOVA ZELANDA: Muliaina – Jane, Smith, Nonu, Rokocoko – Carter, Weepu (75′ Mathewson) – Read, McCaw (c), Kaino (70′ Vito) – Donnelly (50′ Whitelock), Thorn – O.Franks (42′ B.Franks), Mealamu (76′ Flynn), Woodcock.

AUSTRALIA: Beale – O’Connor, Ashley-Cooper, A.Faingaa, Mitchell – Giteau, Genia – Brown (55′ Hodgson), Pocock, Elsom (c) – Sharpe (65′ Simmons), Mumm – Ma’afu (64′ Slipper), S.Faingaa, Robinson.

ARBITRO: Jonathan Kaplan (RSA)

MARCATORI
6′ m. Muliaina t. Carter NZL 7-0
9′ m. Beale t. Giteau AUS 7-7
13′ m. Smith t. Carter NZL 14-7
18′ p. Giteau AUS 14-10
34′ p. Carter NZL 17-10
Fine Primo Tempo 17-10
70′ p. Carter NZL 20-10
FINALE 28-49

CLASSIFICA: Nuova Zelanda 19, Australia* 4, Sudafrica* 0.
* una partita in meno

Damiano Benzoni

L’ESORDIO AUSTRALIANO AL TRI NATIONS AFFONDA GLI SPRINGBOKS

Terza sconfitta consecutiva per il Sudafrica: da favorita della vigilia a ultima in classifica con tutto da rifare.

Terzo KO consecutivo per gli Springboks che, a metà della loro campagna di difesa del titolo del Tri Nations, si trovano a guardare la graduatoria dal basso, senza aver ancora guadagnato nessun punto in classifica. Tre sconfitte segnate da un marchio ripetuto, ovvero il sin-binning di un giocatore nei minuti di apertura del match, sintomatico dei problemi di disciplina dei sudafricani, alle prese, con troppa fatica, con le nuove interpretazioni del regolamento. Non sono mancate le polemiche da parte di Peter de Villiers, bacchettato dal comitato organizzatore del SANZAR per le sue dichiarazioni: il coach del Sudafrica ha sostenuto di essere vittima di una cospirazione da parte degli arbitri che, in vista della Coppa del Mondo del 2011, starebbero spingendo la Nuova Zelanda per attrarre più pubblico alle partite dell’anno prossimo. Sorprende invece l’Australia che, con una squadra piuttosto giovane e sperimentale sapientemente guidata dall’esperienza di Ashley-Cooper, Giteau, Elsom e Sharpe, è riuscita a mettere i campioni uscenti con le spalle al muro.

Di nuovo il Sudafrica si è trovato a dover arretrare di fronte a un avversario determinato e più aggressivo nel cercare di superare la linea del vantaggio, il che ha reso l’Australia dominante nella gestione del breakdown, l’area del placcaggio: le terze linee Rocky Elsom e soprattutto David Pocock sono stati decisivi nei raggruppamenti, permettendo agli Wallabies di sviluppare il loro gioco di trequarti arrembanti e abili nel far girare la palla. Per contro i sudafricani, orfani tra l’altro di Fourie du Preez, hanno mancato troppi placcaggi decisivi e hanno concesso di nuovo troppo sul versante della disciplina: undici punizioni concesse (sei delle quali spedite in mezzo ai pali da Matt Giteau e James O’Connor per un totale di diciotto punti, guardacaso un punto solo in più rispetto allo scarto finale tra le due squadre) e due ammonizioni.

La prima ammonizione, dopo soli due minuti di gioco, è quella di Jaque Fourie, punito per un placcaggio irregolare. I sudafricani reggono senza concedere punti fino al ritorno del centro, ma anche in parità numerica continuano a subire il ritmo del gioco australiano: Giteau è infallibile dalla piazzola e poco dopo la mezz’ora il risultato è fissato sul 12-3 dalle sue punizioni. Per la prima meta bisogna aspettare i minuti finali del primo tempo: un ottimo break di Elsom da una rimessa laterale e un colpo di maestria di Giteau aprono la strada per la marcatura di Drew Mitchell e fissano il punteggio sul 17-3 all’intervallo.

La ripresa si apre subito con altri tre punti di Giteau e soprattutto con l’ammonizione di BJ Botha, seguita dalla sesta punizione per gli Wallabies, stavolta messa a segno da O’Connor. Al 54′ il Sudafrica si trova per la prima volta in superiorità numerica, con l’ammonizione di Quade Cooper per un placcaggio irregolare. Gli Springboks ne approfittano e cercano di riportarsi in partita: due mete non trasformate di Fourie e Gurthrö Steenkamp portano il risultato sul 23-13 per l’Australia a dieci minuti dal fischio finale. A richiudere definitivamente l’incontro ci pensa Will Genia, coronando con una meta trasformata da O’Connor un’ottima prestazione con la maglia numero nove che fu di George Gregan.

Sabato 24 luglio 2010
AUSTRALIA – SUDAFRICA 30-13 (17-3)
Lang Park, Brisbane (AUS)

AUSTRALIA: Ashley-Cooper – O’Connor, Horne, Giteau (74′ Barnes), Mitchell – Cooper, Genia – Brown (70′ McCalman), Pocock, Elsom (c) – Sharpe, Mumm (68′ Simmons) – Ma’afu, Faingaa (54′ Moore), Robinson (58′ Slipper).

SUDAFRICA: Kirchner – Aplon, Fourie, Olivier (54′ de Jongh), Habana – M.Steyn (54′ James), Pienaar (72′ Hougaard) – Spies (48′-55′ van der Linde), Kankowski (56′ Potgieter), Burger – Matfield, Rossouw (68′ van der Merwe) – BJ Botha (68′ van der Linde), Smit (c) (72′ Ralepelle), Steenkamp.

ARBITRO: George Clancy (IRL)

MARCATORI
2′ amm. Fourie RSA
14′ p. Giteau AUS 3-0
17′ p. M.Steyn RSA 3-3
19′ p. Giteau AUS 6-3
23′ p. Giteau AUS 9-3
31′ p. Giteau AUS 12-3
39′ m. Mitchell AUS 17-3
Fine Primo Tempo 17-3
42′ p. Giteau AUS 20-3
45′ amm. BJ Botha RSA
46′ p. O’Connor AUS 23-3
54′ amm. Cooper AUS
62′ m. Fourie RSA 23-8
71′ m. Steenkamp RSA 23-13
75′ m. Genia t. O’Connor AUS 30-13
FINALE 30-13

CLASSIFICA: Nuova Zelanda* 10, Australia** 4, Sudafrica 0.
* una partita in meno
** due partite in meno

Damiano Benzoni