DOPO DAVIS E HUTAROVICH, IN POLONIA TAPPA E MAGLIA PER LORENZETTO

Mirko LorenzettoDopo il successo di Guarnieri nella tappa d’apertura, il Giro di Polonia prosegue con un paio di tappe pianeggianti: la seconda tappa si chiude a Dabrowa Gornicza col tedesco André Greipel (HTC-Columbia) che si impone d’autorità in uno sprint senza storia, andando a cogliere la quindicesima vittoria stagionale davanti ad Allan Davis (Astana), che strappa la leadership della classifica a Guarnieri, e al belga Wouter Weylandt (Quick Step). La terza frazione si conclude invece a Katowice, città della Slesia a due passi dal campo di concentramento di Auschwitz che verrà toccato venerdì dalla corsa, premiando il bielorusso Yauheni Hutarovich (Française des Jeux) davanti a Lucas Haedo, il più giovane dei due fratelli velocisti argentini in forza allo Saxo Bank, e alla maglia gialla Davis. Hutarovich, già vincitore di due tappe al Giro del Mediteranneo in questa stagione, si impone grazie ad uno sprint davvero lungo ma efficace, in grado di sorprendere i più quotati rivali.

I 177.9 km odierni tra Tichy, sede del principale stabilimento polacco della Fiat, e Cieszyn sono invece caratterizzati da tre salite di media difficoltà nel cuore della tappa e da un ultimo strappo a una trentina di chilometri dall’arrivo. Nel circuito finale, c’è un’ottima azione di Marco Marcato (Vacansoleil) che prende un vantaggio significativo, ma si trasforma in un psicodramma sportivo: passato sotto il traguardo, il ragazzo di San Donà di Piave alza le braccia al cielo, esultando convinto di aver centrato la prima vittoria stagionale, quando invece manca ancora un giro al termine della corsa. Il plotone, forte di una trentina di unità, lo riassorbe dopo questo smacco incredibile, e lo sprint ristretto sul pavé premia Mirco Lorenzetto (Lampre-Farnese Vini), al settimo successo in carriera, davanti al compagno di squadra Grega Bole e ad un pimpante Alessandro Ballan (BMC), che lancia ottimi segnali in vista delle prossime tappe. Lorenzetto conquista anche la maglia gialla di leader della classifica generale, grazie al gioco degli abbuoni.

Domani 149 km tra Jastrzebie Zdroj e Uston, con la parte finale di corsa che sarà in un circuito da ripetere cinque volte caratterizzato dall’ascesa di Zameczek, classificata come prima categoria, e da un arrivo in salita a quota 764 metri.


Marco Regazzoni

POLONIA, LA TERRA PROMESSA DI GUARNIERI

Jacopo GuarnieriLa sessantasettesima edizione del Giro di Polonia è scattata ieri con la prima frazione, 175 km quasi interamente pianeggianti tra Sochaczew e Varsavia. Al via di questa corsa che, anno dopo anno, acquisisce sempre maggiore importanza troviamo, tra gli altri, il trionfatore dell’ultima edizione Alessandro Ballan, i velocisti Angelo Furlan, Daniele Bennati, Danilo Napolitano, André Greipel, Juan José Haedo e Wouter Weylandt, la giovane stella slovacca Peter Sagan, il belga Leif Hoste, l’idolo di casa Sylvester Szmyd, il bielorusso Vasil Kiryenka, il bergamasco Matteo Carrara e il vincitore del Tour de France 2006 Óscar Pereiro Sio.

Come previsto, la prima tappa si conclude in volata, anche se sono solo una trentina gli atleti in grado di cimentarsi nello sprint, visto che una maxicaduta ai 3 km dal traguardo spezza il plotone in più parti: è il ventitreenne lombardo Jacopo Guarnieri (Liquigas-Doimo) ad avere la meglio sul basco Aitor Galdos Alonso (Euskaltel-Euskadi) e sull’australiano Allan Davis (Astana), conquistando così la prima maglia gialla di leader della competizione. Il ragazzo di Vizzolo Predabissi, comune dell’alta Val Padana, è solamente alla seconda stagione da professionista: lo scorso anno aveva già trionfato proprio sulle strade polacche, nella tappa di Lublino di questa stessa corsa. Questo giovanissimo atleta ha delle potenzialità enormi: infatti,  lo ricordiamo alla prima gara da professionista, il GP Costa degli Etruschi nella primavera 2009,  giungere secondo dietro ad Alessandro Petacchi, e oggi ha dato un’ulteriore prova delle sue interessantissime doti.

Domani e martedì altre due tappe per velocisti, mentre mercoledì si inizierà a fare sul serio con la Tychy-Cleszyn, adattissima per i tentativi di fuga da lontano: forse, già lì capiremo se Alessandro Ballan è nelle condizioni di riconfermare la vittoria dell’anno scorso.


Marco Regazzoni