NUOTO: DELUDONO I 100 SL DELL’ANNO

L’Open de France che doveva sconvolgere le classifiche stagionali si è trasformato in una gara anonima.

Open de France La stagione del Nuoto, come quella dell’Atletica, è dedicata ai Campionati continentali e sono, quindi, poche le occasioni di vedere in gara riuniti i migliori del mondo. Occasione che è stata fornita nello scorso fine settimana dalla quarta edizione dell’Open de France che ha chiamato a raccolta, per la prima volta dopo il ritorno ai costumi in tessuto, tutti i migliori interpreti dei 100 metri stile libero, la gara principe.

Sette degli 11 più veloci del 2009 ai blocchi di partenza ai quali si sono aggiunti personaggi del calibro di Filippo Magnini e dello statunitense Nathan Adrian, unici assenti gli australiani e lo svedese Nystrand: comunque lontani dai tempi ottenuti con i supercostumi, le attese erano per la migliore prestazione dell’anno (48″32 del francese Alain Bernard) con un tempo a ridosso della miglior prestazione mondiale dell’era dei costumi in tessuto, il 47″91 ottenuto da Nystrand nel 2007 e una rivoluzione nelle classifiche stagionali. Ma la montagna ha partorito un topolino. In ombra il campione del mondo, il brasiliano Cesar Cielo, e Michael Phelps che meno di un’ora prima della finale si era imposto nei 200 farfalla, la vittoria è andata a sorpresa al francese Fabien Gilot con un mediocre 48″65. Male Filippo Magnini che nelle dichiarazioni della vigilia ribadiva il suo sollievo per il ritorno ai costumi in tessuto e ai risultati finalmente veritieri: un anonimo 49″94 per lui, molto lontano dai suoi tempi di 3 anni fa. E mancano solo 50 giorni ai Campionati Europei.

Massimo Brignolo

CICLISMO: I FRATELLI DI VISCONTI E PINOTTI

I risultati di tutti i campionati nazionali di ciclismo

Nel weekend si sono disputati la gran parte dei campionati nazionali di ciclismo su strada e a cronometro: quasi tutte le nazioni iscritte all’UCI hanno così potuto incoronare gli atleti che, per un anno, avranno l’onore di portare sulla divisa di gara la bandiera del proprio paese. In Francia Thomas Voeckler si aggiudica il titolo nazionale sei anni dopo il suo successo del 2004; stessa situazione per il russo Aleksandr Kolobnev. In Lussemburgo, come da pronostico, i fratelli Schleck la fanno da padrone, con Andy che si aggiudica la prova a cronometro e Fränk quella in linea. In Spagna un’azione in solitaria di Gutiérrez Palacios permette al corridore della Caisse d’Epargne di riconquistare il massimo alloro nazionale nove anni dopo il trionfo del 2001. Tra i risultati più sorprendenti quello olandese, dove Nick Terpstra della Milram beffa clamorosamente tutti gli uomini della corazzata Rabobank.

Ecco come è andata:

PAESE CRONOMETRO GARA IN LINEA
ANTILLE OLANDESI Marc de Maar Marc de Maar
AUSTRIA 5 settembre Harald Starzengruber
BELGIO 15 agosto Stijn Devolder
BENIN Augustin Amoussouvi Aubierge Soglo
BIELORUSSIA Branislaŭ Samojlaŭ Aljaksandr Kučynski
BRASILE Luis Carlos Amorim Ferrão Tavares n.d.
BULGARIA n.d. Danail Andonov Petrov
BURKINA FASO non organizzato Abdul Wahab Sawadogo
CANADA Svein Tuft Will Routley
COSTA RICA José Adrián Bonilla Bonilla n.d.
CROAZIA Matija Kvasina Radoslav Rogina
DANIMARCA Jakob Fuglsang Nicki Sørensen
ESTONIA Tanel Kangert Kalle Kriit
FINLANDIA n.d. Jussi Veikkanen
FRANCIA Nicolas Vogondy Thomas Voeckler
GERMANIA Tony Martin Christian Knees
GIAPPONE Shinichi Fukushima Takashi Miyazawa
GRAN BRETAGNA 5 settembre Geraint Thomas
GRECIA Ioannis Tamouridis Ioannis Tamouridis
GUATEMALA Manuel Rodas Edgar Hoch
IRAN Hossein Askari Mahdi Sohrabi
IRLANDA David McCann Matthew Brammeier
ISRAELE Eyal Rahat Niv Libner
ITALIA Marco Pinotti Giovanni Visconti
KAZAKISTAN Andrej Mizurov Maksim Gourov
LETTONIA Raivis Belohvoščiks Aleksejs Saramotins
LITUANIA Ignatas Konovalovas Vytautas Kaupas
LUSSEMBURGO Andy Schleck Fränk
MALTA Etienne Bonello Maurice Formosa
MOLDOVA n.d. Alexandr Pliuschin
NORVEGIA Edvald Boasson Hagen Thor Hushovd
OLANDA Jos van Emden Niki Terpstra
POLONIA Jarosław Marycz Jacek Morajko
PORTOGALLO Rui Alberto Faria da Costa Rui Miguel Sousa Barbosa
REPUBBLICA CECA František Raboň Petr Bencik
ROMANIA George Anghelache Andrei Nechita
RUSSIA Vladimir Gusev Aleksandr Kolobnev
SAINT KITTS AND NEVIS Reginald Douglas Reginald Douglas
SERBIA Esad Hasanović n.d.
SLOVACCHIA Martin Velits Jakub Novák
SLOVENIA Gregor Gazvoda Gorazd Štangelj
SPAGNA Luis León Sánchez Gil José Ivan Gutiérrez Palacios
SVEZIA Gustav Erik Larsson Michael Stevenson
SVIZZERA Rubens Bertogliati Martin Elmiger
UCRAINA Vitalyj Popkov Vitalyj Popkov
UNGHERIA Peter Kusztor Peter Kusztor
VENEZUELA Tomas Aurelio Gil Martínez José Alirio Contreras

Marco Regazzoni e Nicola Sbetti

ALMANACCO DI SUDAFRICA 2010: 27 GIUGNO

La storia essenziale della Coppa del Mondo di Sudafrica 2010 raccontata, giorno dopo giorno, partita dopo partita, attraverso i tabellini e le reazioni della stampa delle nazioni in campo: una carrellata di prime pagine che fornisce uno spaccato di cultura sportiva, emozioni, tecnica giornalistica e non, design editoriale che permette di costruire un racconto non convenzionale della Coppa del Mondo 2010.



GERMANIA-INGHILTERRA 4-1 (Primo tempo 2-1)

MARCATORI: Klose (G) al 20, Podolski (G) al 32′, Upson (I) al 37′ p.t.; Mueller (G) al 22′ e al 25′ s.t.

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Mertesacker, Friedrich, Boaeting; Schweinsteiger (dal 38′ s.t. Kiessling), Khedira; Mueller (dal 27′ s.t. Trochowski), Oezil, Podolski; Klose (dal 27′ s.t. Gomez). (Wiese, Butt, Jansen, Aogo, Tasci, Badstuber, Kroos, Marin, Cacau). All: Low.

INGHILTERRA (4-4-2): James; G.Johnson (dal 42′ s.t. Wright-Phillips), Terry, Upson, A.Cole; Milner, Lampard, Barry, Gerrard; Defoe (dal 26′ s.t. Heskey), Rooney. (Green, Hart, Dawson, Lennon, J.Cole, Warnock, Carragher, King, Carrick, Crouch). All: Capello.

ARBITRO: Larronda (Uruguay)

NOTE – Spettatori 40.510. Ammoniti Johnson e Friedrich per gioco scorretto. Angoli 4-6. Recuperi p.t. 1′; s.t 2′.

Berliner Kurier



The Independent


ARGENTINA-MESSICO 3-1 (primo tempo 2-0)

MARCATORI: Tevez (A) al 26’, Higuain (A) al 33’ p.t.; Tevez (A) al 7’, Hernandez (M) al 26’ s.t.

ARGENTINA (4-3-1-2): Romero; Otamendi, Demichelis, Burdisso, Heinze; Maxi Rodriguez (dal 42’ s.t. Pastore), Mascherano, Di Maria (dal 34’ s.t. Gutierrez); Messi; Tevez (dal 24’ s.t. Veron), Higuain. (Pozo, Andujar, Samuel, Clemente Rodriguez, Garce, Bolatti, Palermo, Milito, Aguero). All. Maradona.

MESSICO (4-4-2): Perez, Juarez, Osorio, Rodriguez, Salcido; Giovani, Marquez, Torrado, Guardado (dal 16’ s.t. Franco); Hernandez, Bautista (dal 1’ s.t. Barrera). (Ochoa, Michel, Castro, Blanco, Vela, Aguilar, Moreno, Magallon, Torres, Medina). All. Aguirre.

ARBITRO: Rosetti.

NOTE: spettatori 84.377. Ammonito Marquez. Recupero 2’ p.t., 3′ s.t.

Diario Uno

La Prensa


Massimo Brignolo

EL TRI FUORI A TESTA ALTA

L’Argentina passa ai quarti di finale, ma il Messico non delude ed è fermato solo da due errori.

Carlos Tevez
Foto: Ansa.it

Esprime un buon gioco, ma questo non basta. Finisce quindi ancora una volta agli ottavi contro l’Argentina, esattamente come accaduto nel 2006, il Mondiale messicano. Questa volta, a dispetto di quanto accadde quattro anni fa, sono bastati i novanti minuti regolamentare agli argentini per regolare i propri avversari, che comunque si sono fatti valere eccome. Esattamente come accaduto nel pomeriggio all’Inghilterra, poi, decisivo ai fini dello sbloccare il match è stato un errore arbitrale, questa volta compiuto dalla terna italiana: Ayroldi e Rosetti non notano infatti la nettissima posizione di fuorigioco di Tévez, liberissimo nell’insaccare di testa a porta vuota. Una volta convalidato quel gol, quindi, ecco arrivare anche l’attimo di follia di Osorio, che regala scioccamente il 2 a 0 ad Higuaín, chiudendo di fatto il match.

Come dicevo, comunque, a livello di gioco sono stati sicuramente superiori i messicani, bravi a sfruttare in campo in tutta la sua ampiezza per poi provare a bucare centralmente la non certo irreprensibile difesa argentina.

Il gol più bello della serata lo segna, comunque, Tévez: il suo destro da fuori si infila infatti imparabile alla sinistra di un Pérez che per quanto appesantito non avrebbe potuto parare quel missile nemmeno se si fosse reincarnato in Jašin. Bello anche il goal di Hernández, che si conferma punta molto interessante: curiosi, quindi, di vedere cosa possa combinare in quel di Manchester.

Sempre tra le fila messicane, poi, sarà interessante seguire l’evoluzione di un giocatore come Barrera, che sarebbe bene qualche nostro dirigente si decida a portare in Italia. Allo stesso modo interessantissimi anche, per il futuro, i gioiellini dell’ex under 17 campione del mondo, Dos Santos e Vela. Squadra giovane, quindi, questo Messico. Se saprà crescere a dovere nei prossimi quattro anni chissà che non possa superare lo scoglio degli ottavi, nel corso della prossima competizione iridata.

Domenica 27 giugno 2010
ARGENTINA-MESSICO 3-1 (2-0)
Soccer City, Johannesburg (RSA)

ARGENTINA : Romero – Otamendi, Demichelis, Burdisso, Heinze – Maxi Rodríguez (87’ Pastore), Mascherano, di María (79′ Gutiérrez) – Messi – Tévez (69′ Verón), Higuaín. All. Maradona.

MESSICO: Pérez – Juárez, Osorio, Rodríguez, Salcido – dos Santos, Márquez, Torrado, Guardado (61′ Franco) – Hernández, Bautista (46′ Barrera). All. Aguirre.

ARBITRO: Rosetti (ITA)

MARCATORI: 26′ Tévez (ARG), 33′ Higuaín (ARG), 52′ Tévez (ARG), 71′ Hernández (MEX)

NOTE: spettatori 84.377. Ammonito Márquez. Recupero 2’ p.t., 3′ s.t.

Francesco Federico Pagani

WORLD LEAGUE: L’ITALVOLLEY OTTIENE UN’IMPORTANTE VITTORIA SULLA FRANCIA

Vittoria vitale per la nazionale italiana, che resta in gioco per il primo posto nella World League.

I cinque punti su sei ottenuti dalla Serbia obbligavano i ragazzi di Anastasi a raccogliere il risultato pieno è così è stato. Allo stesso tempo il punticino perso in Oriente dai serbi lascia ben sperare in prospettiva primo posto in World League. Quella dell’Italia è una vittoria davvero importante per la classifica poiché consente di raggiungere quota 18 a soli due punti dalla Serbia.

Rispetto al sestetto schierato venerdì, Anastasi introduce due le novità, Fei per un pur positivo Lasko e Birarelli per un impalpabile Sala. È tutta un’altra Italia; gli azzurri giocano un ottimo primo set soprattutto dopo l’innesto di Savani per Parodi. Rispetto a due giorni fa Vermiglio chiama in causa con più continuità i centrali, il muro funziona e soprattutto gli azzurri non permettono mai ai francesi di prendere il ritmo. Così facendo anche il secondo set diventa preda di Fei e compagni. Nel terzo set gli azzurri commettono però l’errore di sottovalutare i francesi che partono forte creando un break importante. I ragazzi di Anastasi recuperano dimostrando carattere ma il set finisce 25 a 23 per i transalpini. Dopo lo stop per infortunio l’ottimo Fei mostra sulla distanza qualche segno di cedimento. Anastasi però conferma i suoi che, grazie a un Savani irresistibile a alla costante presenza a muro di Mastrangelo, gelano il palazzetto di Tolosa e portano a casa la vittoria.

L’Italia quindi reagisce prontamente allo scivolone di Parigi. Il ritorno di Fei è fondamentale soprattutto in ottica mondiale. Con un ancora incerto Parodi non si può certo rinunciare a Savani, oggi davvero straripante. Top scorer con 21 punti lo schiacciatore si è fatto anche apprezzare per una difesa in tuffo finita millimetricamente nelle mani del palleggiatore. Consueto contributo carismatico di Černic che però è stato meno efficace di venerdì in attacco e ottima prestazione dei centrali Mastrangelo e Birarelli. Ancora una volta N’Gapeth si è rivelato il migliore in campo per i francesi; nel finale però è dovuto uscire per un brutto infortunio alla caviglia.

Domenica 27 giugno 2010
FRANCIA ITALIA 3–1
(19-25; 22-25; 25-23; 23-25)
Tolosa (FRA)

FRANCIA: Hardy-Dessources 6, Vadeleux 7, Toniutti,  N’Gapeth 17, Maréchal 3, Kieffer (c) 9, Henno (l) (Rouzier 15, Tolar 5, Geiler 9, Rowlandson, Takaniko).

ITALIA: Mastrangelo 15, Parodi 2, Vermiglio (c) 1, Fei 18, Birarelli 11, Černic 9, Manià (l) (Maruotti n.e., Savani 21, Travica n.e., Lasko, Buti 1).

Nicola Sbetti