LA FORMULA 1 ISPIRA HOLLYWOOD: DUE NUOVI FILM SU AYRTON SENNA E JAMES HUNT

Il film documentario sulla vita di Ayrton Senna sarà nei cinema italiani dal 11 febbraio. Appena cominciata, invece, la lavorazione della fiction su James Hunt.

Ayrton SennaBisogna risalire al 1999, l’anno in cui è stato distribuito Operación Fangio”, film argentino di modesto rilievo sul rapimento di Juan Manuel Fangio da parte dei rivoluzionari castristi cubani nel 1958, per ritrovare la storia della Formula 1 nel cinema. Ma in queste settimane si è avuta la conferma della ripresa di interesse da parte degli studios internazionali sull’automobilismo d’antan, con l’annuncio di due film, un documentario e una fiction, su due campioni, dalle storie personali profondamente diverse, che hanno dominato la scena delle corse mondiali tra gli anni settanta e i novanta: il brasiliano Ayrton Senna e l’inglese James Hunt.

Il film documentario su Ayrton, distribuito dalla Universal Pictures e intitolato semplicemente “Senna”, è stato presentato il 26 gennaio, contemporaneamente al Bif&st di Bari e al Sundance Festival di Salt Lake City, dopo quasi due anni dall’inizio delle riprese. Con il conforto del World Cinema Award, conquistato proprio oggi al Sundance Festival, il film, made in UK, arriverà nelle sale italiane il prossimo 11 febbraio, prima di approdare alla versione dvd e blue ray un paio di mesi dopo. Accolto piuttosto bene dalla critica statunitense ed europea alle proiezioni in anteprima, è stato presentato la scorsa settimana dal trentottenne regista anglo indiano Asif Kapadia e dallo sceneggiatore e produttore Manesh Pandey, nel corso di in un’intervista al giornale online americano F1blog.com.

Asif Kapadia, specializzato in cortometraggi, ma con qualche lungometraggio di discreto successo nel curriculum, a suo ammettere era completamente a digiuno di Formula 1 e non aveva mai sentito nominare Ayrton Senna, fino alla primavera del 2006, quando gli è stato presentato il progetto proprio da Manesh Pandey. L’idea, che inizialmente doveva incentrarsi sul dualismo tra Ayrton Senna e Alain Prost, lo ha convinto a pieno; e per quattro anni la troupe si è immersa nel personaggio, visionando un immenso materiale d’archivio, messo a disposizione dall’associazione dei costruttori di Formula 1 di Bernie Ecclestone, dalla televisione brasiliana e dalla famiglia dello stesso Senna. Alla fine della lavorazione era stato partorito un film lungo cinque ore, forse più adatto a una serie televisiva, ma che per essere portato nelle sale, è stato inevitabilmente ridotto all’attuale durata di 104 minuti.

Con un’apprezzabile scelta di campo, Kapadia ha deciso di rendere protagoniste le immagini d’archivio e ha deliberatamente risparmiato il pubblico dagli stucchevoli stacchi con le interviste a mezzo busto, onnipresenti nei documentari di produzione americana. E a suo parere, tra le sequenze del film destano particolare emozione quelle della prima vittoria in patria di Senna al GP del Brasile del 1991, anche grazie alla colonna sonora del compositore brasiliano Antonio Pinto.

Notizie molto più essenziali arrivano invece sul film Shunt: The Story of James Hunt, annunciato lo scorso metà dicembre, sul pilota inglese James Hunt, campione mondiale nel 1976, playboy di fama internazionale (secondo l’omonima biografia di Tom Rubython, a cui il film si ispira, avrebbe avuto all’attivo cinquemila conquiste femminili), anticonformista, nonché amante della dolce vita e degli eccessi, morto per un arresto cardiaco nel 1993 a quarantacinque anni. La sua parte dovrebbe essere affidata al giovanissimo attore inglese Alex Pettyfer, mentre la produzione porterebbe la targa della Dreamworks di Steven Spielberg, che ha acquisito per l’occasione i diritti sulla biografia di Tom Rubython.