VOLLEY: UN’ITALIA BELLA E SFORTUNATA SBATTE SUI GIGANTI RUSSI

MuserskyiPallavolo spettacolo a Cordoba. Se il livello si manterrà su quello espresso da questo match inaugurale allora questa final six argentina della World League si prospetta davvero emozionante. Unica pecca, i troppi errori in battuta.

La Russia è una squadra molto fisica e potente che, non a caso, è sempre salita sul podio nelle ultime 4 edizioni della World League. Una Russia anche molto italiana, visto che in panchina siedono Daniele Bagnoli (allenatore) Roberto Piazza (vice). In campo la diagonale palleggio opposto è composta da Grankin-Mikhaylov, le bande sono Khtey e il neo-modenese Berezhko con al centro giganteggiano Muserskiy e il neo-cuneese Volkov. Anastasi schiera il sestetto che lo ha portato fino in Argentina con Parodi preferito a Savani.

Partenza a razzo della Russia che mette davvero in difficoltà gli azzurri soprattutto in battuta. La fisicità e la tecnica dei russi li porta avanti per 8 a 3 dopo il primo time out tecnico. Al secondo (10-16) è il solo Fei a tenere a galla l’Italia. Nel finale di primo set Anastasi toglie Parodi e inserisce Savani, più incisivo in battuta. La Russia però chiude con estrema facilità il set per 25 a 14.

Nel secondo set, con Savani al posto di Parodi, si vede tutta un’altra Italia. Il servizio di Fei costringe Bagnoli a chiamare un time out (5 a 3). Sul 13 a 10 per gli azzurri, Bagnoli si gioca la carta del doppio cambio per avere tre attaccanti in prima linea; fuori Grankin e Mikhaylov dentro Makarov e Poltavskiy. Al secondo time out tecnico l’Italia è davanti per 16 a 11. La rimonta russa però non si compie e l’Italia chiude 25 a 22.

Stesse formazioni e grande equilibrio nel 3° set; le due squadre vanno al primo time out tecnico sull’8 a 7 per gli azzurri. La partita prosegue punto a punto fino al 22 a 20 Russia; l’Italia paga quattro errori in battuta consecutivi. Il turno al servizio di Birarelli riporta gli azzurri sul 24 pari ma non è sufficiente a portare a casa il set chiuso dal solito Muserskiy e da una difficile palla murata a Savani.

Nel quarto set Bagnoli dopo il primo time out tecnico inserisce Biryukov per Berezhko e benché lo schiacciatore russo non porti un gran contributo realizzativo la Russia si trova d’avanti 16 a 14 alla seconda interruzione forzata. Sul 18 a 17 Russia dentro Sala per Mastrangelo. Il solito doppio cambio di Bagnoli però non si rivela efficace, l’Italia recupera due palle break e prolunga la partita al 5° set grazie a due fantastiche schiacciate del grintosissimo Cernic.

Nel 5° set Bagnoli riparte da Biryukov, Anastasi da Sala. Dopo aver picchiato duro in battuta entrambe le squadre impostano battute di sicurezza. Al cambio di campo con Vermiglio che protesta per una doppia in palleggio la Russia è già avanti 8 a 4. Nervosismo e fortuna giocano a favore dei nostri avversari che chiudono l’incontro vincendo il tie breack 15 a 7.

La Russia ha dominato a muro e nonostante gli errori ha fatto la differenza con il servizio. Il centrale Muserskiy, che ha una media punti da opposto, è risultato decisivo. Per l’Italia, trascinata dalla sapiente regia di Vermiglio (oggi un po’ nervoso) , il mattatore è risultato senz’altro Fei. Ottimo anche il contributo di Cernic (decisivo nel 4° set). Savani meglio di Parodi, Birarelli si è fatto preferire a Mastrangelo.

L’Italia ha ora davanti a se un compito arduo ma non impossibile, per raggiungere la semifinale ora serve la vittoria con Cuba. Più morbido appare il compito dei nostri eventuali probabili avversari; il Brasile (campione in carica)  per qualificarsi dovrà vedersela con la Serbia, qualificatasi come migliore seconda, e con l’Argentina, padrona di casa.

Mercoledì 21 luglio 2010
ITALIA RUSSIA 2 – 3
(14-25; 25-22; 24-26; 7-15)
Cordoba (ARG)

ITALIA: Mastrangelo 7, Marra (L), Parodi 3, Vermiglio (C), Fei 20, Birarelli 7, Cernic 12, (Lasko, Maruotti, Savani 13, Travica , Sala 1).

RUSSIA: Khtey 14, Grankin 6, Berezhko 13, Muserskiy 17, Volkov 11, Mikhaylov 18, Komarov (L) (Poltavskiy 1, Krasikov, Kazakov (c) Biryukov 1, Makarov)

Nicola Sbetti