WCL III: SALVEZZA SOFFERTA, SALVEZZA MERITATA

La Nazionale di Cricket raggiunge la salvezza alla penultima giornata nella World Cricket League III Division

PetricolaQuella del cricket sarà anche la squadra più multietnica fra le nazionali italiane, ma il suo multiculturalismo non si riflette di certo nelle sue prestazioni che tendono semmai a confermare uno dei più celebri stereotipi legati alla mitologia del nostro Stivale, ovvero: raggiungere gli obiettivi prefissi solo dopo estreme sofferenze e attraverso i percorsi più difficili. Un mito nato nella prima guerra mondiale e rafforzato dalle prestazioni della nazionale di calcio nel 1982 e nel 2006.

Dopo la prima benaugurante vittoria con la Danimarca e la sconfitta di misura con Papua, gli azzurri sono incappati in due sconfitte beffarde contro l’Oman e Hong Kong. In entrambe le partite, quando il risultato sembrava ormai acquisito, è sopraggiunta una sorta di paura di vincere che ha portato mediocri battitori a indovinare le giocate della vita capaci di capovolgere l’esito dell’incontro. All’ultimo appello però, nello scontro salvezza contro gli Stati Uniti, gli azzurri hanno scacciato ogni timore portando a casa la meritata salvezza, ottenuta grazie al migliore net run rate (in gergo calcistico può essere paragonato alla differenza reti). In questo senso si è rivelata decisiva la partita contro Papua Nuova Guinea in cui gli americani sono stati umiliati; tutti eliminati a sole 44 runs dopo 20 overs mentre gli italiani hanno venduto cara la pelle.

Domani si giocherà contro l’Oman una partita pressoché inutile. Sarà però l’occasione per vedere all’opera uno dei migliori battitori del campionato, Thushara Kurukulasuriya e il prospetto, Roshendra Abewikrama.

ITALIA – STATI UNITI
Italia vince di 4 wicket
Stati Uniti 222-8, 50 overs / Italia 225-6, 47 overs

La scelta di iniziare al lancio si rivela decisiva. Gli Stati Uniti in cinquanta overs raggiungono una quota importante, 222; sono soprattutto Alaud Din, Munasinghe e Northcote a limitare le corse degli americani, mentre Petricola conclude il primo inning con ben quatto wicket e un catch.

In battuta l’inizio non è dei più promettenti dopo 13.3 overs quattro dei nostri migliori battitori sono già stati eliminati: Northcote (13 runs) Damian Fernando (17) Bonora (10) Crowley (2). In questa delicata fase è bravo Petricola (69 not out) a non prendersi rischi che avrebbero potuto compromettere l’incontro. L’italo-australiano, in partnership con Patrizi, trova una splendida intesa che produce 102 runs e rimette in carreggiata gli azzurri. Dopo l’eliminazione di Patrizi è Michael Raso con, il suo gioco aggressivo, a prendere punti pesanti per chiudere l’incontro portando, con 38 runs in 29 palle, gli azzurri a quota 217, a sole 5 runs dalla vittoria. Con i compagni di squadra oltre ai boundary già pronti a festeggiare, Petricola e Jayasena chiudono la pratica. Gli ambiziosi Stati Uniti si devono arrendere alla nostra nazionale che, dopo essersi enormemente complicata la vita, raggiunge la meritata salvezza.

Papua Nuova Guinea e Hong Kong sono promossi in seconda divisione, Danimarca e Stati Uniti scendono in quarta.

CLASSIFICA
Giocate vinte perse PT Net RR
PAPUA NUOVA GUINEA 5 4 1 8 1.114
HONG KONG
5 3 2 6 0.833
OMAN 5 3 2 6 0,077
ITALIA 5 2 3 4 -0.004
STATI UNITI
5 2 3 4 -0.661
DANIMARCA 5 1 4 2 -1.503