CRICKET: VERSO HONG KONG CON TANTA SPERANZA

Manca solo una settimana all’inizio delle partite della World Cricket League – Division 3

CricketÈ ancora dolce il gusto della promozione ottenuta dai ragazzi di Joe Scuderi nella World Cricket League di quarta divisione disputatasi lo scorso agosto sui campi della provincia bolognese, ma è ormai giunto il tempo di tornare sui pitch, questa volta nella lontana Hong Kong, per cercare di confermare quanto di buono fatto pochi mesi fa.

La comitiva azzurra si ricongiungerà nell’ex colonia britannica giovedì 20 gennaio e avrà un giorno a disposizione per allenarsi prima di sfidare Danimarca e Papua Nuova Guinea nel weekend. Dopo un giorno di riposo sarà la volta dell’Oman, dei padroni di casa e degli Stati Uniti. A quel punto si saprà se l’ultima gara servirà per provare a conquistare il torneo, per festeggiare la salvezza in un’inutile sfida per il 3° e 4° posto oppure per rendere meno amara la retrocessione. Il torneo di Hong Kong si presenta, almeno sulla carta, molto più equilibrato di quello bolognese dove Argentina e Isole Cayman sembravano, come poi dimostrato sul campo, inferiori alle rivali. Fare un pronostico risulta quindi assai difficile.

HONG KONG: Per il semplice fatto di giocare in casa merita grande considerazione. In quanto ex colonia britannica la tradizione di certo non manca, il primo incontro internazionale fu infatti disputato addirittura nel 1866, ma da allora molte cose sono cambiate. Non solo il paese è tornato sotto la giurisdizione cinese, pur mantenendo numerosi privilegi come quello di preservare la propria indipendenza sportiva, ma la squadra è diventata sempre meno anglofona e sempre più pachistana. Nel 2008 in Tanzania, Hong Kong sconfisse gli azzurri per 46 runs nella partita inaugurale del torneo di quarta divisione, che portò gli asiatici nuovamente in terza divisione. La squadra, allenata dal giovane australiano Charlie Burke, ha recentemente partecipato agli Asian Games vincendo facile contro le Maldive, di 30 runs contro il Nepal e perdendo ai quarti contro l’Afghanistan medaglia d’argento.

ICC PLAYER TO WATCH: Irfan Ahmed

STATI UNITI: Neopromossi ma ambiziosi, l’obiettivo neanche troppo celato delle alte sfere del cricket  statunitense è infatti quello di partecipare al mondiale del 2015. È una squadra che l’Italia conosce bene avendoci giocato per ben due volte lo scorso agosto a Bologna. Alla stupenda e decisiva vittoria del 18 agosto firmata dalle corse di Northcote e Petricola e dai lanci di Munasinghe, è però seguita il netto successo degli americani nella finale per il titolo. L’età media della squadra capitanata da Steve Massiah è abbastanza elevata ma in questi tornei l’esperienza conta. La maggioranza dei cricketer americani è nata nei Caraibi, anche se non mancano gli autoctoni. Sushil Nadkarni, eletto miglior giocatore del torneo bolognese, è invece di origini indiane.

ICC PLAYER TO WATCH: Sushil Nadkarni

PAPUA NUOVA GUINEA: L’Italia non ha sicuramente dei bei ricordi legati a questa forte compagine oceanica. Nel 2007, all’esordio in questa competizioni fummo battuti malamente per otto wicket. La squadra è composta da cricketer autoctoni di una certa esperienza. Molti di essi giocano anche nel campionato australiano. Dopo il rugby, giocato soprattutto nella versione a 13, il cricket rappresenta del resto uno degli sport nazionali anche se si è diffuso soprattutto nella parte orientale del paese. Di recente sono stati fatti anche numerosi investimenti in infrastrutture con l’obiettivo di allargare ulteriormente la base dei praticanti. La squadra sembra essere abbonata al terzo posto conquistato sia nell’edizione del 2007 che in quella del 2009.

ICC PLAYER TO WATCH: Rarua Dikana

OMAN: In Oman il cricket è uno sport giovane, per non dire giovanissimo, tuttavia, a seguito della forte immigrazione dai paesi del subcontinente indiano, è in forte crescita. Tutti gli atleti della nazionale dell’Oman sono nati in Pakistan o in India, questo spiega come mai un paese dalla scarsa tradizione in questo gioco abbia un ranking mondiale così elevato. Un po’ come Hong Kong anche l’Oman ha ringiovanito notevolmente la propria rosa. La squadra capitanata dal talentuoso trentaseienne Hemal Mehta pare essere molto aggressiva in battuta e punta senza mezzi termini a una nuova promozione in seconda divisione.

ICC PLAYER TO WATCH: Hemal Mehta

DANIMARCA: Gli scandinavi sembrano avere una maggiore tradizione rispetto all’Italia, tuttavia la squadra ha cambiato capitano e molti di quegli atleti che avevano contribuito alle buone prestazioni degli ultimi anni. La rosa è formata da un buon numero di atleti nati in Danimarca e punta molto sul talento del capitano e wicket keeper Freddie Klokker, il quale ha accumulato notevole esperienza giocando nel campionato inglese. Nell’ultimo Europeo i danesi ci hanno sconfitto per 3 wicket tuttavia, per una squadra abituata a rivaleggiare con l’Olanda per essere la regina non anglosassone d’Europa, un’eventuale battuta d’arresto contro l’Italia potrebbe comportare una notevole perdita di rango.

ICC PLAYER TO WATCH: Freddie Klokker

ITALIA: In mezzo a queste corazzate quale può essere il destino dell’Italia dopo l’inattesa promozione di quest’estate? I pronostici dei media internazionali non sono certo dalla nostra parte ma il capitano, Alessando Bonora è stato chiaro, si punta a restare nella categoria, strizzando l’occhio anche alla promozione. Inutile farsi illusioni, vero, ma lo scorso anno ci disse lo stesso e portò fortuna. Rispetto a Bologna mancherà Nic Northcote, wicket-keeper titolare, ma tornerà a far parte dell’undici titolare l’ottimo lanciatore Vincenzo Pennazza. Scuderi e Bruno hanno puntato forte sugli oriundi che giocando nei campionati dell’emisfero australe potrebbero garantire maggiore forma. Il nostro auspicio è che la nazionale più multietnica d’Italia non smetta più di sognare.

ICC PLAYER TO WATCH: Peter Petricola

La prossima settimana, prima dell’inizio del torneo, che cercheremo di seguire al meglio, la rubrica “Pionieri” tornerà a parlare di cricket per conoscere gli atleti che difenderanno a Hong Kong la maglia azzurra.

Un pensiero riguardo “CRICKET: VERSO HONG KONG CON TANTA SPERANZA”

  1. bellissimo articolo…

    speriamo che l’Italia ci facci un bel regalo di nuovo anno.

    Viva l’Italia

I commenti sono chiusi