SUPERCOPPA EUROPEA, TRIONFO ATLÉTICO

Sorpresa a Montecarlo: l’Atlético Madrid batte 2-0 l’Inter ed alza la Supercoppa Europea.

Dall’unica squadra capace di vincere l’Intercontinentale senza prima alzare la Coppa dei Campioni c’era da aspettarselo. Quasi sicuramente non si aggiudicherà il campionato, difficilmente ripeterà il successo in Europa League. E, probabilmente, l’idea di essere i migliori d’Europa è frutto più di una convinzione personale che della realtà. Eppure, se vuole, sa battere avversari apparentemente invincibili. L’Atlético di Madrid è così, prendere o lasciare. I colchoneros vincono a sorpresa la Supercoppa Europea, superando per 2-0 un’Inter bruttina e compassata. E così, dopo essere stato nella scorsa stagione l’unica squadra ad affossare il Barcellona nella Liga, l’Atlético sconfigge anche la nuova regina del calcio europeo.

Non sarà una serata memorabile per i nerazzurri e lo si intuisce già dopo una manciata di minuti: Sneijder viene imbeccato da una rimessa laterale di Maicon ma alza oltre la traversa, una conclusione di Milito viene rimpallata dalla difesa e Cambiasso spara alle stelle. Tutto questo in nemmeno cinque minuti dal fischio d’inizio. L’Inter è volenterosa, caparbia, ma poco lucida. In attacco, quantomeno: Stanković trequartista al fianco di Sneijder e Eto’o sembra spaesato, tra incontristi e mezzepunte non c’è collante. Samuel e Lucio, invece, sono due perfetti cerberi della retroguardia e specialmente l’argentino interviene con gran tempismo in più di una circostanza, mentre Chivu non è impeccabile e rischia il rigore su Agüero. Dopo venticinque minuti di tatticismo è proprio Samuel a confezionare un’altra ghiotta occasione: il suo stacco di testa è imperioso, la mira non altrettanto precisa. Due minuti dopo Eto’o si accentra dalla sinistra e conclude dal limite: il suo rasoterra, però, non sortisce alcun effetto e si stampa sui cartelloni pubblicitari. Con un’azione simile Agüero prova (inutilmente) ad intimorire Júlio César partendo dalla fascia opposta: il sinistro non è il suo piede naturale e si vede. Il primo tempo della finale di Montecarlo è tutto qui. E l’atteso confronto a distanza tra Sneijder e Forlán per il Pallone d’oro delude le aspettative.

Qualcosa si muove, invece, ad inizio ripresa: ripartenza dell’Atlético con Forlàn che serve Reyes, l’ex giocatore di Arsenal e Real Madrid rientra sul sinistro e cerca l’angolo lontano, ma Júlio César risponde da gran portiere. Non sarà così tre minuti dopo: percussione in area dello stesso Reyes e scambio, un po’ fortunoso, con Agüero, il mancino andaluso lascia sul posto Maicon e fa secco Júlio César sul primo palo. I nerazzurri reagiscono, seppur con poche idee in testa: Stanković cede il posto a Pandev e lo stesso farà poco dopo – e a sorpresa – Sneijder con Coutinho, non prima di aver disegnato un passaggio invitante che Eto’o non capitalizza. L’Atlético non si asserraglia in difesa e, anzi, segna pure il gol del raddoppio. Il merito è di capitan Simão che percorre la fascia sinistra, portandosi a rimorchio Lucio: la difesa interista è in difficoltà, il portoghese se ne accorge e porge ad Agüero un pallone che l’argentino deve solo accompagnare in rete. La disfatta nerazzurra viene completata all’ultimo minuto, quando Milito si fa parare da De Gea un rigore che sarebbe stato, probabilmente, buono solo ai fini statistici. Gli spagnoli accorsi a Montecarlo iniziano ad intonare il classico “Campeones, campeones”: scena inedita per gli interisti, da un anno in qua. Parafrasando Ligabue, noto tifoso nerazzurro, non si può sempre vincere.

Venerdì 27 agosto 2010

INTER – ATLÉTICO MADRID 0-2 (0-0)

Louis II, Montecarlo (Monaco)

INTER (4-2-3-1): Júlio César; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Cambiasso; Stanković (67′ Pandev), Sneijder (dal 78′ Coutinho), Eto’o; Milito. All. Benitez.

ATLÉTICO MADRID (4-4-2): De Gea; Ujfaluši, Perea, Godín, Domínguez; Reyes (68′ Merida), Assunção, Raul García, Simão (90′ Camacho); Agüero, Forlán (77′ Jurado). All. Sánchez Flores.

ARBITRO: Busacca (Svi).

GOL: 62′ Reyes, 83′ Agüero.

Simone Pierotti